Legislatura: 17Seduta di annuncio: 366 del 20/01/2015
Primo firmatario: LIUZZI MIRELLA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 20/01/2015
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
- MINISTERO DELLA SALUTE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega Delegato a rispondere Data delega MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE 20/01/2015 Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 12/03/2015
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 20/01/2015
MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 12/03/2015
LIUZZI. —
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
nel mese di novembre 2014 alcuni organi stampa hanno riportato la notizia che l'ARPAB della regione Basilicata ha riscontrato la radioattività 9 volte superiore a quanto previsto nei limiti di legge delle acque prelevate da un'autobotte proveniente dal Centro Oli di Viggiano e diretta a Pisticci Scalo, nell'impianto di Tecnoparco, che smaltisce i reflui petroliferi dell'Eni e poi li immette attraverso un canale di scolo nel fiume Basento;
proprio lo smaltimento dei reflui petroliferi che partono dal Cento Oli dell'Eni e giungono tramite autobotti a Tecnoparco, sono finiti nel mese di febbraio 2014 sotto la lente della procura antimafia di Potenza. «Smaltimento illecito di rifiuti» è l'ipotesi di reato, consumato, secondo gli inquirenti, per «almeno 3 anni e mezzo»;
nei giorni scorsi i carabinieri del Noe stanno compiendo dei sopralluoghi nel comune di Montemurro centro della Val d'Agri in provincia di Potenza, per il grave inquinamento delle sorgenti in zona di estrazione del petrolio in modo da definire l'entità del grave fenomeno che ha reso inutilizzabile la sorgente La Rossa a qualche chilometro dal centro abitato. Acque maleodoranti, di colore grigio ferro, palesemente contaminate da sostanze contenenti idrocarburi che emettono il tipico odore nauseabondo del greggio appena estratto e non ancora raffinato;
se si entra in contatto con queste acque si avvertono varie reazioni a livello di cute. Inoltre, in questi anni, una serie di foto e di riprese documentano il ripercuotersi del danno ambientale sulla salute del bestiame e sulle nascite di agnelli e capretti con serie malformazioni, addirittura privi di testa o con il corpo mutilato. Cosa mai accaduta in zona dove le acque della sorgente sono state, fino a qualche anno fa, perfettamente potabili in un ambiente integro;
inoltre l'Associazione italiana registro tumori ha registrato che la Basilicata ha una percentuale di morti per tumore più alta della media nazionale;
in primo piano, ritorna, prepotente, la questione del petrolio e dei danni arrecati da Eni in Basilicata. E questo proprio al culmine di un periodo che ha visto studenti in piazza e un intero popolo, quello lucano, manifestare contro il decreto-legge «sblocca Italia» e in particolare contro lo «sblocca trivelle», che consentirà di raddoppiare le estrazioni e che di fatto consegna la potestà sulle nuove concessioni petrolifere in mano allo Stato, scavalcando il «volere» dei territori –:
di quali elementi disponga il Governo in merito a quanto esposto in premessa;
quali iniziative di competenza intendano adottare, per il tramite dell'Istituto superiore di sanità e dell'Istituto superiore per la ricerca e lo studio ambientale, al fine di verificare se il quantitativo di acqua trattata rappresenti un pericolo per le popolazioni del territorio, per la salute e per la catena alimentare e per fare chiarezza sulla situazione e su eventuali rischi per l'uomo e per l'ambiente.
(5-04516)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):statistica della sanita'
mortalita'
ricerca sull'ambiente