ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04505

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 366 del 20/01/2015
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 3/00253
Firmatari
Primo firmatario: LIUZZI MIRELLA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 20/01/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE 20/01/2015
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 20/01/2015
TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 20/01/2015
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 20/01/2015
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 20/01/2015
SEGONI SAMUELE MOVIMENTO 5 STELLE 20/01/2015
GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 20/01/2015
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 20/01/2015
LUPO LOREDANA MOVIMENTO 5 STELLE 20/01/2015
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 20/01/2015
BENEDETTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 20/01/2015
BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 20/01/2015
D'AMBROSIO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 20/01/2015
ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE 20/01/2015
SCAGLIUSI EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 20/01/2015
CARIELLO FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 20/01/2015
CASO VINCENZO MOVIMENTO 5 STELLE 20/01/2015
D'INCA' FEDERICO MOVIMENTO 5 STELLE 20/01/2015
CASTELLI LAURA MOVIMENTO 5 STELLE 20/01/2015
FRUSONE LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 20/01/2015
RIZZO GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 20/01/2015
BASILIO TATIANA MOVIMENTO 5 STELLE 20/01/2015
PESCO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 20/01/2015
ARTINI MASSIMO MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 20/01/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELLA DIFESA 20/01/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 20/01/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 20/01/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04505
presentato da
LIUZZI Mirella
testo di
Martedì 20 gennaio 2015, seduta n. 366

   LIUZZI, DE LORENZIS, TERZONI, TOFALO, BUSTO, DAGA, SEGONI, GAGNARLI, L'ABBATE, LUPO, MASSIMILIANO BERNINI, BENEDETTI, BRESCIA, D'AMBROSIO, ALBERTI, SCAGLIUSI, CARIELLO, CASO, D'INCÀ, CASTELLI, FRUSONE, RIZZO, BASILIO, PESCO e ARTINI. — Al Ministro della difesa, al Ministro dell'interno, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   in seguito alla denuncia del blog Toghe lucane dei giornalisti Nicola Piccenna e Ivano Farina e successivamente alle dichiarazioni degli aderenti dell'associazione No Scorie Trisaia, i quali hanno visto transitare sulla SS106 Jonica il convoglio con al seguito blindati delle forze dell'ordine, un tir motrice e due mezzi dei vigili del fuoco «di cui uno particolare», si apprende di un presunto trasporto di materiale radioattivo dal Centro Itrec di Trisaia di Rotondella verso l'aeroporto militare di Gioia del Colle con destinazione finale ignota avvenuta alle 3,10 della notte tra il 28 ed il 29 luglio 2013, con un imponente schieramento di forze dell'ordine, circa 300 tra poliziotti, carabinieri e finanzieri;
   a detta dell'interrogante, si tratterebbe dell'ennesimo allarme sociale generato in Basilicata dalla presenza del centro Itrec della Sogin, sito all'interno del centro di ricerca Enea di Rotondella in Basilicata, che contiene materiali radioattivi di seconda e terza categoria. La terza categoria è il livello più pericoloso nella gestione sia per lo stoccaggio che, in caso di contaminazione, per fuoriuscita di materiale radioattivo. Per le scorie di terza categoria, nessun Paese al mondo è ancora riuscito a trovare una soluzione definitiva e l'unico progetto di deposito geologico in profondità, studiato per molti decenni e Yucca Mountain, nel Nevada, è stato abbandonato. Neppure la strategia ipotizzata negli anni novanta, limitata ad un deposito superficiale temporaneo, si è rivelata realizzabile finora;
   nel centro di Rotondella sono presenti 84 barre di uranio-torio che, negli anni tra il 1969 e il 1971, ai sensi di un accordo mai ratificato dal Parlamento italiano, giunsero dal reattore di Elk River, nel Minnesota (Stati Uniti d'America) all'allora Cnen, oggi Itrec. Occorre ricordare che la presenza delle barre americane ha, fra l'altro, impedito ogni ipotesi di trasformazione della struttura in un centro universitario di studi e di ricerca;
   l'impianto Itrec, ormai inattivo da molti anni, ha svolto attività di ritrattamento di combustibile nucleare irraggiato e presso di esso vengono attualmente svolte, oltre alle operazioni di mantenimento in sicurezza, operazioni propedeutiche alla disattivazione e alla sistemazione dei rifiuti radioattivi. Tra tali attività rientra il condizionamento di una soluzione acida di nitrati di uranio e torio (prodotto finito) fortemente radioattiva, risultante dal trattamento di 20 elementi di Elk River e di una soluzione nitrica di uranio-torio non irraggiata derivante da prove nucleari;
   i menzionati 64 elementi di combustibile irraggiato (ciclo uranio-torio) Elk River, constatata la non disponibilità da parte degli USA a riacquisirne la proprietà e la mancanza di impianti industriali adatti al riprocessamento di questo tipo di combustibile (come riferito nella risposta all'atto di sindacato ispettivo n. 4/04942, presentato nella XVI legislatura, il 5 aprile 2011, presso il Senato della Repubblica) sono contenuti in una piscina all'interno dell'Itrec e raffreddate con acqua;
   a detta dell'interrogante, se il trasferimento non previsto di materiali ha riguardato sostanze radioattive, non può essere ignorato il rischio grave che sia avvenuta una perdita importante di acque contaminate delle piscine che raffreddano le barre di Elk River;
   la cittadinanza lucana e calabrese da tempo chiede di essere informata circa i rischi che la struttura di stoccaggio può generare soprattutto in relazione alla facilità con cui si propagherebbe un'eventuale contaminazione radioattiva;
   ai sensi dell'articolo 130 del decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 230, recante «Attuazione delle direttive 89/618/Euratom, 90/641/Euratom, 96/29/Euratom e 2006/117/Euratom in materia di radiazioni ionizzanti», la popolazione che rischia di essere interessata dall'emergenza radiologica viene informata e regolarmente aggiornata sulle misure di protezione sanitaria ad essa applicabili nei vari casi di emergenza prevedibili, nonché sul comportamento da adottare in caso di emergenza radiologica. Ai sensi del comma 3 del medesimo articolo, si prevede che informazioni dettagliate siano rivolte a particolari gruppi di popolazione in relazione alla loro attività, funzione e responsabilità nei riguardi della collettività nonché al ruolo che eventualmente debbano assumere in caso di emergenza;
   secondo l'interrogante, sulla base di quanto precedentemente riportato, è evidente che le norme sopra citate non siano state assolutamente rispettate nel contesto della pianificazione dei trasferimenti di materiali avvenuti nel centro Itrec –:
   quali iniziative urgenti i Ministri interrogati intendano assumere riguardo ai fatti di cui in premessa, alla luce dell'allarme che si sta diffondendo presso la popolazione a causa della mancanza di chiarezza ed informazione su quanto accaduto nella notte tra il 28 ed il 29 luglio 2013;
   se siano stati rispettati tutti i protocolli di sicurezza a tutela dell'ambiente e del territorio, qualora un carico di materiali sia stato effettivamente trasferito dal centro Itrec verso l'aeroporto militare di Gioia del Colle;
   quali iniziative si intenda intraprendere per assicurare la piena informazione e documentazione sul materiale presente, stoccato e trattato nell'impianto, ivi compresa la situazione e il destino delle barre di Elk River, al fine di garantire che la struttura non generi rischi per la salute e per l'ambiente;
   se i Ministri interrogati non ritengano di dover urgentemente valutare la possibilità di restituzione agli Stati Uniti d'America delle barre provenienti dalla centrale di Elk River, come già avvenuto in passato per i centri Itrec di Trino Vercellese e di Saluggia. (5-04505)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

uranio

controllo sanitario

sostanza tossica