ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04451

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 362 del 14/01/2015
Firmatari
Primo firmatario: ROSTELLATO GESSICA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 14/01/2015


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 14/01/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 14/01/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04451
presentato da
ROSTELLATO Gessica
testo di
Mercoledì 14 gennaio 2015, seduta n. 362

   ROSTELLATO. — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   dal 2003 il dipartimento amministrazione penitenziaria, ha avviato un progetto sperimentale in dieci istituti penitenziari italiani (Trani, Siracusa, Ragusa, Rebibbia circondariale, Rebibbia reclusione, Torino, Milano-Bollate, Padova, Ivrea e Rieti) al fine di promuovere l'attività lavorativa in carcere attraverso l'affidamento del servizio mensa alle cooperative sociali, con il compito di formare i detenuti, assumerli con paga regolare, attraverso la formazione e affrancamento con professionisti del settore;
   tale intervento, finanziato dal dipartimento amministrazione penitenziaria a partire dal 2004 e successivamente dalla Cassa ammende, aveva dato risultati molto positivi, sia per quanto riguarda la produzione di pasti di qualità, sia per la nascita di vere realtà imprenditoriali (servizi di catering a Torino e Bollate, produzione di panettoni a Padova, taralli a Trani e dolci di mandorla e catering a Siracusa e Ragusa) e sia in termini di legalità;
   infatti, l'impiego dei detenuti in attività lavorative, non solo aumenta le possibilità di reinserimento del detenuto nella società ma abbatte drasticamente l'eventualità di recidiva come dimostrato dalle statistiche: chi in carcere inizia a svolgere un'attività professionalizzante, più difficilmente torna a commettere nuovi reati tornato in libertà; solo due su 100, a fronte di un tasso di recidiva del 70 per cento tra quanti scontano tutta la pena senza far nulla;
   nonostante l'apprezzamento generale, anche secondo l'allora direttore del dipartimento amministrazione penitenziaria, Giovanni Tamburino, nei giorni scorsi, con una circolare ministeriale inviata ai dieci direttori carcerari interessati, è stata comunicata la proroga del progetto fino al 15 gennaio 2015 e la successiva chiusura della sperimentazione, con il ritorno della gestione delle cucine all'amministrazione penitenziaria;
   non è stata quindi nemmeno concessa la proroga di 16 giorni alla gestione delle cucine (dal 16 al 31 gennaio 2015), annunciata il 30 dicembre nell'incontro con il Ministro Andrea Orlando, il capo di gabinetto Giovanni Melillo e il capo del dipartimento amministrazione penitenziaria Santi Consolo;
   i 15 giorni dovevano servire a incontrare le cooperative e trovare delle soluzioni per evitare l'interruzione dei progetti di gestione delle cucine in dieci carceri, che hanno dato risultati estremamente positivi;
   la decisione di cessare la sperimentazione sembra essere dettata da motivi economici: la cassa delle ammende, infatti, non finanzierà più il progetto ritenendo conclusa la fase di start up;
   dal punto di vista economico, con questa scelta, l'amministrazione penitenziaria non realizzerà alcun risparmio reale per le Casse dello Stato e quindi per i cittadini. Anzi il rischio concreto è di una maggior spesa e di maggiori costi per la collettività sul lungo periodo, e non solo, dal punto di vista della legalità si verificherà un incremento dei rischi per sanzioni e di sicurezza per i cittadini –:
   se il Ministro non ritenga opportuno assumere iniziative per rinnovare alle cooperative sociali tuttora operanti l'appalto delle cucine, per preservare così il lavoro e l'esperienza maturata dai detenuti negli istituti di pena già coinvolti nella sperimentazione;
   quali provvedimenti urgenti si intendano adottare per salvaguardare la gestione delle cucine negli istituti coinvolti nella sperimentazione, anche al fine di garantire la possibilità ai detenuti coinvolti di continuare a svolgere un lavoro vero e proprio;
   in linea generale, quali siano le scelte in materia di lavoro penitenziario che il Ministro intende adottare nel prossimo futuro. (5-04451)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

detenuto

stabilimento penitenziario

amministrazione penitenziaria