ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04440

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 361 del 13/01/2015
Firmatari
Primo firmatario: BORGHESI STEFANO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 13/01/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BRAGANTINI MATTEO LEGA NORD E AUTONOMIE 13/01/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 13/01/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 13/01/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04440
presentato da
BORGHESI Stefano
testo di
Martedì 13 gennaio 2015, seduta n. 361

   BORGHESI e MATTEO BRAGANTINI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   la Commissione europea ha avviato, nell'ambito del sistema di comunicazione EU Pilot, il caso 6955/14/ENVI in merito a dubbi di violazione della direttiva 2009/147/CE concernente la conservazione degli uccelli selvatici;
   in ragione di ciò, la Commissione europea, chiede che le autorità italiane chiariscano, in particolare che i calendari venatori di alcune regioni italiane siano coerenti con la direttiva 2009/147/CE;
   varie sentenze dei Tar regionali e del Consiglio di Stato hanno ritenuto congrue le motivazione regionali sostenute a supporto dei calendari venatori con chiusure al 31 gennaio, in merito alla caccia di tordo bottaccio, cesena e beccaccia, in discostamento dal parere ISPRA;
   tali pronunciamenti prendono in esame necessariamente anche il diritto comunitario, in quanto prevalente sul diritto nazionale;
   ciò nonostante il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare con nota dei primi di dicembre 2014 ha formalmente diffidato le regioni a modificare tempestivamente il calendario venatorio per la stagione in corso (2014/2015) chiedendo di anticipare almeno al 20 gennaio 2015 il termine di chiusura per la caccia tardo bottaccio, cesena e beccaccia;
   nella stessa nota, vengono ammonite le amministrazioni regionali scrivendo che, qualora non venisse urgentemente adeguata la data di chiusura dell'attività venatoria alle specie sopra citate, verrà avviata la procedura per l'esercizio sostitutivo di cui all'articolo 8, commi 1 e 2, della legge 5 giugno 2003, n. 131;
   la Costituzione italiana riserva allo Stato la legislazione esclusiva in materia di tutela dell'ambiente e dell'ecosistema (articolo 117, secondo comma, lettera s)) e la Corte Costituzionale ritiene che le disposizioni della legge 157 del 1992 concernenti la tutela delle specie oggetto di disciplina siano pertanto riservate alla competenza dello Stato. Il rispetto della normativa statale da parte delle regioni in fase di predisposizione e approvazione dei calendari venatori fa presumere la coerenza con le normative comunitarie, di cui la legge 157 del 1992 costituisce formale recepimento per lo Stato italiano;
   non si ritengono esistenti i presupposti previsti dalla legge 5 giugno 2003, n. 131, per procedere all'esercizio del potere sostitutivo nei confronti delle regioni –:
   quali siano stati i motivi e quali siano i presupposti che hanno spinto il Ministero interrogato a intimare addirittura l'utilizzo del potere sostitutivo ministeriale;
   quali siano le ragioni per le quali il Ministero interrogato abbia inviato ben due diffide alle regioni Italiane, chiedendo l'accorciamento della stagione di caccia, quando la comunicazione UE PILOT 6955/2014 ENVI della Commissione europea è una semplice richiesta di informazioni sui calendari venatori italiani e su cui la Commissione dovrà esprimersi successivamente;
   quali siano state le logiche che hanno spinto il Ministero interrogato ad evitare un tavolo di confronto serio e democratico con le regioni italiane, che sono per legge gli enti deputati alla gestione della caccia, scegliendo di comprimerne le competenze con una diffida ad utilizzare il potere sostitutivo contraria allo spirito collaborativo fra enti pubblici;
   quale sia stata l'origine della decisione del Ministro interrogato di non applicare articoli 2.7.3 e 2.7.10 della guida europea alla disciplina della caccia nell'ambito della direttiva 79/409/CE (oggi 147/2009/CE), che esplicitamente prevedono che le regioni degli Stati membri possano discostarsi dal dato key concepts nazionale, quando in possesso di dati scientifici che dimostrino una differenza nei tempi di migrazione delle specie cacciabili. (5-04440)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione della fauna

caccia

regolamentazione della caccia