ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/04393

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 358 del 08/01/2015
Firmatari
Primo firmatario: ZOLEZZI ALBERTO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 07/01/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SEGONI SAMUELE MOVIMENTO 5 STELLE 07/01/2015
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 07/01/2015
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 07/01/2015
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 07/01/2015
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 07/01/2015
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 07/01/2015
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 07/01/2015
VIGNAROLI STEFANO MOVIMENTO 5 STELLE 07/01/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 07/01/2015
Stato iter:
08/01/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 08/01/2015
Resoconto ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 08/01/2015
Resoconto DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 08/01/2015
Resoconto ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 08/01/2015

SVOLTO IL 08/01/2015

CONCLUSO IL 08/01/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04393
presentato da
ZOLEZZI Alberto
testo di
Giovedì 8 gennaio 2015, seduta n. 358

   ZOLEZZI, SEGONI, BUSTO, DAGA, DE ROSA, MANNINO, MICILLO, TERZONI e VIGNAROLI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   al chilometro 113,200 della strada statale n. 4 Salaria si ergono 13 piloni in cemento realizzati allo scopo di collegare attraverso uno svincolo, il nuovo tratto stradale della Salaria con la strada che porta al comune di Micigliano in provincia di Rieti. L'attuale opera per imponenza e caratteristiche copre completamente alla vista l'Abbazia benedettina di Santi Quirico e Giulitta, del X secolo, distante circa trenta metri dal nuovo impianto infrastrutturale;
   la zona per la sua rilevanza è sottoposta ad una serie di vincoli di carattere ambientale e paesaggistico: l'Abbazia, sottoposta a vincolo diretto e diffuso ai sensi del decreto legislativo n. 42 del 2004, e il cantiere stradale sono a ridosso di due grandi aree ZPS-SIC (ZPS IT6020005 Monti Reatini ZPS SIC IT 6020013 Gole del Velino), distanti tra di loro poche centinaia di metri, e di una grande area ritenuta importante per l'avifauna; l'area è altresì soggetta a vincolo paesaggistico apposto con decreto ministeriale 23 luglio 2010;
   considerata l'importanza e singolarità dell'abbazia per le sue valenze monumentali e paesaggistiche, il comune di Micigliano negli anni del Giubileo si prodiga e ottiene i fondi per il restauro ed il rilancio turistico del monumento religioso e dopo un lungo periodo di degrado ne viene avviata la completa ristrutturazione, ma, con la legge obiettivo, si predispone un piano di adeguamento della piattaforma stradale proprio all'altezza dell'abbazia;
   l'opera ribattezzata «l'otto volante», per le estreme dimensioni, sproporzionate rispetto alle reali necessità del traffico locale, rientra nel più vasto progetto di riqualificazione di un tratto di 3 chilometri della Salaria funzionale alla rettifica dell'attuale impianto stradale. Il Ministero delle infrastrutture e trasporti autorizzava i lavori che la società Anas appaltava all'impresa SAFAB spa, in data 13 novembre 2007;
   transitandovi, sono ben visibili i tredici piloni di cemento armato che si alzano al cielo a 30 metri dall'abbazia di Santi Quirico e Giulitta, costata 3,5 miliardi di vecchie lire nel Giubileo 2000, per costruire, in zona protetta, uno svincolo a tre uscite per il comune a più bassa densità abitativa della provincia (140 abitanti);
   nonostante il ricorso presentato al Tar Lazio dalla società Anas Spa contro il Ministero dei beni e le attività culturali (rg. n. 11137 del 2010), il 5 maggio 2010 viene emesso da parte della soprintendenza ai beni architettonici del Lazio nei confronti della Safab spa l'ordine di sospensione dei lavori e ripristino dello stato dei luoghi, ai sensi degli «articoli 28, 160, 169 del decreto legislativo n. 42 del 2004, indirizzata unitamente al Nucleo Tutela del Patrimonio culturale dei Carabinieri di Roma e Antrodoco»;
   nella risoluzione in Commissione 7-00675 presentata il primo agosto 2011 l'onorevole Zamparutti segnala che «la ditta beneficiata dell'appalto, Safab spa, è stata oggetto di un'ostativa antimafia dalla prefettura di Roma nel novembre 2009 ed il ricorso proposto avverso la citata informativa antimafia e i conseguenti recessi dai contratti è stato respinto dal Tar Lazio – sezione 1-ter, con sentenza n. 3458 del 24 marzo 2011, depositata il 19 aprile 2011; recentemente, il 19 luglio 2011, Consiglio di Stato, sezione III, Nr. 4360, ha respinto, come già il Tar, il ricorso della Safab, nuova società derivante dalla precedente dopo che tre amministratori e un dipendente, vennero estromessi perché arrestati, avverso le informative antimafia emanate nei suoi confronti dalla prefettura di Roma (n. 220406, 220617 e 22654 del 23 novembre 2010)»;
   in un convegno del 5 maggio 2009 cui aderiscono Legambiente, Fai, WWF, Cai, Mountain Wildemess, ed Anisa (associazione nazionale insegnanti storia dell'arte), Italia Nostra propone un'alternativa per limitare i danni: un rettifilo con due semplici stop «a raso», il tutto con uno studio su popolazione, traffico e residenti realizzato dall'ingegnere Aldo Riggio docente di tecnica urbanistica a contratto dell'Università Tor Vergata di Roma, con l'intervento di Carlo Cecere ordinario d'ingegneria alla Sapienza di Roma;
   risulta ad oggi che non sia stata avviata alcuna opera di demolizione per il ripristino ambientale e paesaggistico. Le uniche operazioni di rilievo riguardano la copertura dei piloni in cemento con inerti ottenuti dallo scavo di una galleria distante pochi chilometri dallo svincolo in realizzazione. Tale operazione non può essere ritenuta congrua, visto che il riempimento della sopraelevazione condurrebbe, necessariamente, alla totale chiusura visiva dell'antica abbazia –:
   se il Ministro interrogato non ritenga opportuno valutare l'opportunità di revocare ogni autorizzazione, contratto o affidamento dei lavori di realizzazione del progetto di modifica del tratto stradale in questione, procedendo alla revisione del progetto e, comunque, adottando ogni intervento necessario all'effettivo ripristino dei luoghi al fine di attenuare la gravità del danno e ricondurre l'assetto dell'area alla situazione originaria, compatibile con il contesto ambientale paesaggisticamente tutelato e con la salvaguardia e la valorizzazione dell'abbazia. (5-04393)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 8 gennaio 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-04393

  Con riferimento al quesito posto dagli Onorevoli interroganti, la società ANAS informa di quanto segue.
  Per il progetto definitivo dei «lavori di adeguamento in sede della piattaforma stradale al tipo C1 – tratto tra il Bivio di Micigliano (km 113+200) e l'inizio della galleria Gola del Velino (km 117+000) della SS 4 Salaria» è stato emesso parere favorevole in sede di Conferenza dei Servizi nel settembre 2005. È stata quindi redatta la progettazione esecutiva, seguendo le prescrizioni dettate in Conferenza di Servizi dagli Enti interessati, poi approvata dall'ANAS nel dicembre 2009.
  Successivamente all'avvio dei lavori, il Ministero dei beni e delle attività culturali ha attivato, ai sensi dell'articolo 46 del decreto legislativo n. 42 del 2004, il procedimento per l'apposizione del vincolo paesaggistico sul territorio ove sorge l'abbazia dei SS. Quirico e Giulitta, che si trova su una superficie adiacente lo svincolo di Micigliano. Detta procedura si è conclusa il 23 luglio 2010 con l'adozione del provvedimento di vincolo sull'area in questione. Per tale motivo, la Soprintendenza ai BB.CC.AA. ha imposto alla società ANAS di apportare alcune modifiche alle opere dello svincolo, parzialmente realizzate, per renderle compatibili con il vincolo paesaggistico imposto.
  Si sono, pertanto, svolti ripetuti incontri tra l'ANAS, la Direzione regionale dei beni culturali e paesaggistici e la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per il Lazio, necessari per trovare una nuova ipotesi progettuale che potesse consentire il riavvio delle lavorazioni.
  Tra le soluzioni proposte dall'ANAS per mitigare l'inserimento dell'opera nel contesto ambientale, è stata prescelta, d'intesa con tutti gli Enti interessati, ivi compresi i Comuni di Micigliano, di Posta, di Antrodoco, di Borbona, di Città Reale e la Comunità Montana Alto Velino, quella che prevede la sostituzione dello svincolo di Micigliano su piani sfalsati in viadotto con una rotatoria dotata di adeguati rami stradali su rilevato, da realizzarsi il più lontano possibile dall'abbazia. Inoltre, è stata prevista la demolizione delle parti d'opera già costruite incompatibili con la nuova soluzione e la realizzazione di nuovi percorsi ciclo-pedonali, con la sistemazione di aree a verde.
  La procedura approvativa della soluzione individuata, si è conclusa positivamente il 10 giugno 2014 con l'emissione del Provvedimento finale di localizzazione di raggiunta intesa, previo accoglimento di tutti i pareri compresi quelli della citata Direzione regionale e Soprintendenza.
  Al fine di recepire la nuova soluzione progettuale, è stata redatta una perizia di variante dei nuovi lavori connessi allo svincolo e ad altre parti dell'opera; tale perizia è stata approvata, in data 24 novembre 2014, dal Consiglio di Amministrazione dell'ANAS.
  Da ultimo segnalo che i lavori relativi allo svincolo, recentemente riavviati, prevedono anche la rimozione degli inerti provenienti dallo scavo della galleria S. Quirico (temporaneamente stoccati nell'area in esame) e saranno ultimati entro la metà del 2015, congiuntamente agli interventi di adeguamento in sede della piattaforma stradale della SS 4 Salaria dal km 113+200 al km 117+000.
  Infine, i competenti uffici del Ministero dei beni e della attività culturali e del turismo specificano che il riutilizzo e lo stoccaggio in cantiere dei materiali di risulta degli scavi è stato autorizzato dalla competente Soprintendenza nell'agosto del 2013. Pertanto, la copertura dei piloni in cemento con gli inerti provenienti dagli scavi costituisce un'operazione provvisoria, finalizzata al riutilizzo del materiale idoneo alla realizzazione del rilevato, evitando i costi di smaltimento in discarica e di successivo acquisto.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

risoluzione

protezione dell'ambiente

zona protetta