ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/04390

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 358 del 08/01/2015
Firmatari
Primo firmatario: PRATAVIERA EMANUELE
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 07/01/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 07/01/2015
Stato iter:
08/01/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 08/01/2015
Resoconto PRATAVIERA EMANUELE LEGA NORD E AUTONOMIE
 
RISPOSTA GOVERNO 08/01/2015
Resoconto CASSANO MASSIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 08/01/2015
Resoconto PRATAVIERA EMANUELE LEGA NORD E AUTONOMIE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 08/01/2015

SVOLTO IL 08/01/2015

CONCLUSO IL 08/01/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04390
presentato da
PRATAVIERA Emanuele
testo di
Giovedì 8 gennaio 2015, seduta n. 358

   PRATAVIERA. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   è notizia pubblicata su Il Gazzettino Nordest del 22 dicembre 2014 quella di una donna costretta a pagare una rilevante somma per essere assunta da una cooperativa e licenziata dopo un mese dal rinnovo del contratto perché incinta;
   secondo quanto riportato dall'articolo di stampa, la donna ha pagato mille euro a fondo perduto e tremila euro come quota sociale per poter lavorare con Codess sociale, una cooperativa di Padova che aderisce alla lega delle cooperative;
   la donna, pur di essere assunta alla Casa di riposo Villa Fiorita di Spinea, ha accettato qualunque richiesta, sottoscrivendo peraltro un contratto che prevedeva innumerevoli clausole e vincoli, nonché l'inquadramento ad una categoria inferiore;
   dopo neanche un anno di lavoro, ad ottobre 2014, la donna resta incinta, le viene comunque rinnovato il contratto, in scadenza a fine ottobre, ma solo per un mese; da novembre la donna è senza lavoro e neanche più incinta, avendo subito, forse per colpa dello stress, un aborto spontaneo –:
   se e quali provvedimenti di propria competenza il Ministro intenda adottare, in generale, per intervenire sul sistema delle cooperative che appare all'interrogante inquinato e, con riguardo al caso specifico, a tutela della lavoratrice raggirata e se non ritenga opportuno, alla luce dei continui scandali che investono il mondo delle cooperative, intensificare i controlli orientandoli specificatamente su quelle false e malsane, che hanno rapporti border line con vere e proprie associazioni criminali e che molto spesso operano speculazioni sui soggetti più deboli e bisognosi. (5-04390)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 8 gennaio 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-04390

  L'onorevole interrogante – con il presente atto parlamentare – chiede di conoscere quali iniziative, anche a carattere di controllo, intenda assumere il Governo nel settore delle cooperative ed in particolare nei confronti della società cooperativa Codess Sociale di Padova.
  A tale proposito rappresento che al Ministero del lavoro e delle politiche sociali è attribuita la vigilanza in materia di rapporti di lavoro e dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali, con particolare attenzione alla prevenzione e alla promozione dell'osservanza delle norme di legislazione sociale e del lavoro, ivi compresa l'applicazione dei contratti collettivi di lavoro e della disciplina previdenziale anche da parte delle società cooperative.
  In particolare, il Ministero che rappresento ha fornito ai propri uffici territoriali, con due distinte lettere circolari del 2010 e del 2012, specifiche istruzioni operative in materia di attività ispettiva nel settore cooperativistico.
  A tale proposito, faccio presente che nell'ambito della vigilanza svolta, nel 2014, dagli uffici territoriali del Ministero che rappresento sono state ispezionante, per i predetti profili di competenza, circa 5.000 cooperative e di queste circa 3.200, pari al 64 per cento, sono risultate irregolari. In particolare sono stati rilevati: 7.200 circa di lavoratori irregolari, di cui più di mille in nero e 3.300 casi di somministrazione. Sono stati, inoltre, riqualificati circa 1.500 rapporti di lavoro.
  Ricordo, inoltre, che al fine di controllare e contrastare il fenomeno delle cooperative spurie (quelle, cioè, che utilizzano i soci come mera forza lavoro escludendoli dalla gestione, dalla partecipazione e dal controllo e non perseguendo, dunque, lo scopo mutualistico) e la sua proliferazione, il Ministero del lavoro e quello dello sviluppo economico, con l'AGCI, la CONFCOOPERATIVE, la LEGACOOP, nonché la CGIL, la CISL e la UIL, hanno siglato, nell'ottobre del 2007, il Protocollo della Cooperazione.
  Con tale Protocollo sono stati istituiti, presso le Direzioni territoriali del lavoro, gli Osservatori sulla cooperazione, che hanno il compito di fornire elementi utili per l'attività ispettiva nel settore cooperativistico, al fine di renderla più efficace nel sanzionare i comportamenti scorretti e più efficiente nell'utilizzazione delle risorse a disposizione.
  Per quanto concerne più specificatamente la società cooperativa Codess Sociale, la Direzione territoriale del lavoro di Padova ha fatto sapere che tutti i dipendenti, circa 3.500, sono anche soci lavoratori. Secondo quanto previsto dallo statuto societario, i soci vengono ammessi a fronte del versamento rateale di 3.000 euro a titolo di tassa di ammissione.
  La quota associativa viene versata da tutti i dipendenti, in modo rateale, mediante una trattenuta sulla busta paga del 7,5 per cento. Tale somma viene rimborsata al lavoratore, a conclusione del rapporto associativo, solo dopo l'approvazione del bilancio a consuntivo. La tassa di ammissione, invece, viene trattenuta nella misura del 20 per cento per i rapporti di lavoro di durata inferiore a tre mesi mentre, per quelli di durata superiore, è previsto il conguaglio al termine del rapporto.
  Per quanto concerne il licenziamento della lavoratrice cui si fa riferimento nel presente atto parlamentare, sulla basse dei primi accertamenti compiuti dagli ispettori del lavoro di Padova è emerso che la Codess Sociale ha effettuato 9 licenziamenti, di cui 2 per motivi disciplinari e 7 per il superamento del periodo di comporto. Nessuno di questi, però, riguarda lavoratori operanti nell'ambito della regione Veneto.
  Per quanto riguarda il lamentato «inquadramento ad una categoria inferiore» non risultano presentati, sino ad oggi, presso la Direzione territoriale di Padova, richieste di intervento o segnalazioni e da parte di lavoratori o di organizzazioni sindacali.
  Ad ogni modo, faccio presente che il Ministero che rappresento, nell'ambito della Commissione centrale di coordinamento dell'attività di vigilanza, presieduta dal Ministro del lavoro, ha intenzione di dare, nell'anno in corso, maggiore impulso all'attività di vigilanza del settore cooperativo stimolando maggiormente l'attività di indirizzo degli osservatori sulle cooperazione.
  Voglio ricordare, inoltre, che il decreto legislativo n. 300 del 1999 ha attribuito al Ministero dello sviluppo economico la competenza in materia di vigilanza sulla cooperazione e, più specificatamente, l'attività di revisione amministrativo-contabile con riferimento alla verifica dei requisiti di mutualità.
  A tal proposito, il Ministero dello sviluppo economico ha reso noto che la Codess Sociale è sottoposta a revisione annuale da parte della Lega delle cooperative, a cui è associata, e che nell'ultima revisione non sono emerse irregolarità nella gestione amministrativa e contabile, con riferimento alla verifica dei requisiti di mutualità.
  Ricordo, inoltre, che la Codess Sociale è sottoposta ad ulteriori controlli, da parte di una società di revisione privata, al fine di ottenere la certificazione Europea ed a controlli interni da parte del collegio sindacale e del comitato etico (elettivo e composto da lavoratori).
  Con riguardo, infine, all'opportunità di intensificare i controlli sulle società cooperative, il Ministero dello sviluppo economico sta lavorando per approntare un piano straordinario di ispezioni e per prevedere anche procedure coordinate tra le amministrazioni pubbliche che a vario titolo effettuano controlli sugli enti cooperativi.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

tensione mentale

contratto

attrezzatura sociale