ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04334

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 352 del 18/12/2014
Firmatari
Primo firmatario: SCUVERA CHIARA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 18/12/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZAMPA SANDRA PARTITO DEMOCRATICO 18/12/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE AUTONOMIE
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE AUTONOMIE delegato in data 18/12/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 18/12/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04334
presentato da
SCUVERA Chiara
testo di
Giovedì 18 dicembre 2014, seduta n. 352

   SCUVERA e ZAMPA. — Al Ministro per gli affari regionali e le autonomie, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   secondo gli ultimi dati di Save the Children (dicembre 2014), il 23 per cento dei minori, che corrisponde a 2 milioni e 400 mila tra bambini e adolescenti, vive in condizioni di povertà relativa, in famiglie con un reddito molto basso e quindi costrette a rinunciare a spese anche per necessità essenziali come il cibo;
   la povertà minorile non è solo un fenomeno inaccettabile dal punto di vista etico e della violazione dei diritti, ma anche una pesante ipoteca sul destino di centinaia di migliaia di bambini e bambine, nonché sul futuro dell'intero Paese;
   la critica situazione economica che sta attraversando il Paese viene pagata duramente dalle nuove generazioni e rischia di creare nei prossimi anni drammatiche ripercussioni sociali;
   il 19 novembre 2013 la Camera dei deputati ha approvato la mozione n. 1-00108 che impegna il Governo, tra le altre cose, a «definire una strategia nazionale che preveda una pluralità di misure per contrastare le diverse manifestazioni della povertà» infantile, a «contrastare la povertà minorile e giovanile, nonché a combattere la dispersione scolastica», ad «evitare che finanziamenti e obiettivi concordati con le regioni e gli, enti locali vengano disattesi, al fine di garantire i diritti di cittadinanza, come, ad esempio, il diritto all'istruzione, alla fruizione delle mense, al trasporto scolastico e altri»;
   in data 22 ottobre 2013 in Commissione affari sociali il Governo ha risposto all'interrogazione n. 5-00854 relativa ai casi di esclusione di minori dalle mense scolastiche annunciando «forme di monitoraggio per verificare sistematicamente se siano garantiti in modo uniforme su tutto il territorio nazionale i diritti civili e sociali ai sensi dell'articolo 117, comma 2, lettera m), della Costituzione con particolare riferimento ai minori in particolare su come gli enti locali garantiscano un servizio di refezione coerente con i principi sopra elencati»;
   è stato accolto come raccomandazione l'ordine del giorno 9/01574-A/063 del 31 ottobre 2013 per «promuovere al più presto iniziative in materia di livelli essenziali delle prestazioni e, nelle more, a svolgere una forte moral suasion, anche in Conferenza Stato, regioni, per trovare, rispetto alla questione degli insoluti nelle mense scolastiche, soluzioni diverse dall'esclusione dei minori da un fondamentale momento non solo di alimentazione, ma anche di educazione e socializzazione»;
   in occasione della Giornata internazionale dell'infanzia e dell'adolescenza, la Camera ha approvato la mozione n. 1-00671 sul tema della povertà infantile con cui, tra le altre cose, si impegna il Governo a «prevedere misure in grado di garantire ai bambini e agli adolescenti il diritto di accesso a tutti i servizi, in particolare a titolo gratuito alle famiglie e ai bambini in condizioni di povertà certificata, in primo luogo quelli collegati all'istruzione (nidi, scuola primaria a tempo pieno/prolungato), al servizio mensa scolastica e ad attività pedagogiche, sportive e ricreative»;
   in tema di povertà infantile legata alla negazione dei diritti civili e sociali dei minori, uno dei casi più eclatanti riguarda il comune di Vigevano in cui i bambini esclusi dalla mensa scolastica oggi sarebbero 164 (contro i 150 dell'anno scolastico precedente) tra i frequentanti nido, scuola primaria e secondaria di primo grado;
   l'esclusione dalla refezione scolastica è dovuta alla morosità delle famiglie, riferita sia a debiti pregressi relativi ad altri figli maggiori che abbiano frequentato la scuola in passato (sia a debiti ascrivibili all'anno in corso;
   i bambini esclusi devono accontentarsi di consumare un pasto freddo, di solito un panino, in locali diversi e separati da quelli adibiti a mensa, venendo così a trovarsi non solo sottoposti ad un regime alimentare non equilibrato e corretto secondo le «Linee di indirizzo nazionale per la ristorazione scolastica» stabilite dal Ministero della salute, ma altresì soggetti a discriminazione, in violazione dell'articolo 3 della Costituzione italiana, nonché dell'articolo 3 della Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza del 1989 e ratificata dall'Italia nel 1991, secondo cui «in ogni legge, provvedimento, iniziativa pubblica o privata e in ogni situazione problematica, l'interesse del bambino/adolescente deve avere la priorità»;
   come illustrato nella risposta all'interrogazione n. 5/00854 del 2013, «l'Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia — Ufficio XIX — Pavia, con circolare in data 15 ottobre 2012, in relazione a segnalazioni pervenute sul servizio di refezione scolastica nelle scuole della provincia di Pavia, ha posto in rilievo che il momento delle refezione, come ogni altro periodo della frequenza scolastica, è occasione di formazione, e di convivenza e come tale deve rispondere alle finalità generali dell'istruzione»;
   nella suddetta circolare si ricorda che il Documento d'indirizzo per la sperimentazione dell'insegnamento di «Cittadinanza e Costituzione» del 4 marzo 2009, ha richiamato la necessità di sviluppare «significati e azioni della pari dignità sociale, della libertà e dell'uguaglianza di tutti i cittadini» e di «riconoscere situazioni nelle quali non si sia Stati trattati o non si siano trattati gli altri da persone umane; riconoscere valori che rendono possibile la convivenza umana e testimoniarli nei comportamenti familiari e sociali» e infine di «conoscere e rispettare la funzione delle regole e delle norme; nonché il valore giuridico dei divieti; partecipare consapevolmente al processo di accoglienza e di integrazione tra studenti diversi all'interno della scuola»;
   la circolare recita inoltre che «nessun momento della vita scolastica può diventare occasione di discriminazione tra alunni anche per motivi riconducibili alle inadempienze delle loro famiglie, raccomandando quanto segue: gli alunni non dovrebbero essere separati nel momento della refezione; nei limiti del possibile tutti dovrebbero poter usufruire del medesimo servizio, sviluppando anche adeguate forme di solidarietà» –:
   se il Ministro sia a conoscenza del fatto che sul territorio nazionale l'esclusione di minori dalla mensa scolastica nell'anno in corso persista, se non addirittura che in alcuni territori sia aumentata nei numero rispetto all'anno scolastico 2012-13, e se sia stato già avviato, e in quali forme, il monitoraggio dei servizi scolastici, affinché gli stessi siano garantiti a tutti i minori in egual modo e su tutto il territorio nazionale, di cui alla risposta all'interrogazione n. 5/00854 del 22 ottobre 2013. (5-04334)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

mensa scolastica

diritti del bambino

frequenza scolastica