ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04332

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 352 del 18/12/2014
Firmatari
Primo firmatario: BUSTO MIRKO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 18/12/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 18/12/2014
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 18/12/2014
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 18/12/2014
SEGONI SAMUELE MOVIMENTO 5 STELLE 18/12/2014
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 18/12/2014
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 18/12/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE 18/12/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 02/04/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 18/12/2014

SOLLECITO IL 02/03/2015

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 02/04/2015

SOLLECITO IL 05/05/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04332
presentato da
BUSTO Mirko
testo di
Giovedì 18 dicembre 2014, seduta n. 352

   BUSTO, DAGA, DE ROSA, MICILLO, SEGONI, TERZONI e ZOLEZZI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   la discarica di Chivasso, la più grande del Piemonte, è una vasta estensione di terreno fra Chivasso e Montanaro, fatta di 4 discariche e contenente 4 milioni di metri cubi di rifiuti, a pochi metri dalle case della frazione Pogliani, Montegiove, Mosche e a 350 metri da 5 cascine;
   le 4 discariche sono la Chivasso 0 per rifiuti urbani e le Chivasso 1, 2 e 3 per rifiuti industriali, di queste la 0 e la 3 sono attive, mentre la 1 e la 2 non lo sono più;
   la proprietà della discarica è di «Smaltimenti Controllati S.M.C. Spa», controllata da WASTE Italia, a sua volta controllata da Kinexia e Sostenya, le holding che fanno capo a Pietro Colucci, fratello di Francesco, arrestato a gennaio per presunto traffico illecito di rifiuti nel milanese;
   il 31 ottobre 2014 la SMC deposita, presso la provincia di Torino, il progetto «Centro integrato per il recupero di materiali di origine urbana ed industriale e valorizzazione di rifiuti non pericolosi denominato “WastEnd — L'officina del futuro”», per il quale si è in attesa della valutazione d'impatto ambientale;
   il progetto prevede l'installazione, nei pressi della discarica di Chivasso, di un impianto di recupero e riciclo dei rifiuti – opera tecnologicamente avanzata, che ha riscosso l'entusiasmo del sindaco del comune –, a condizione, però, di portare altri 1,06 milioni di metri cubi di rifiuti fra la Chivasso 2 e la Chivasso 3, arrivando, dunque, a 5 milioni di metri cubi di rifiuti. La nuova discarica si chiamerebbe Chivasso 2.1;
   il territorio circostante subisce, da anni, la pressione e gli effetti ambientali negativi delle discariche, motivo per cui gli abitanti, il comitato cittadino «Terra Sana» e il MoVimento 5 Stelle del Piemonte sono contrari a quella che gli interroganti appare una ennesima operazione speculativa della SMC con la realizzazione della Chivasso 2.1; 
   nel 2005, nell'ambito dei monitoraggi per il rilascio dei provvedimenti autorizzativi provinciali, viene rilevata la presenza di nichel, manganese e ammoniaca, oltre la quantità consentita, nelle falde acquifere superficiali, tanto che viene impostata SMC l'effettuazione di una bonifica. Nel 2012, il comune deve emanare dieci ordinanze comunali per imporre, ad altrettanti proprietari di immobili circostanti, di astenersi dall'uso idropotabile dell'acqua della falda;
   la SMC, nel tempo e a più riprese, ha chiesto autorizzazioni per la realizzazione e gestione di discariche di rifiuti speciali ed urbani, ha integrato le documentazioni a seguito delle tante diffide su segnalazione dell'Arpa, nonché nel 2010, ha richiesto e ottenuto anche una variante all'autorizzazione integrata ambientale rilasciata nel 2008 — per la quale viene coinvolta nelle indagini legate alla bonifica dell'ex area Sisas;
   la delibera di giunta della provincia di Torino n. 31 del 29 luglio 2008, nel concedere parere positivo di compatibilità ambientale al progetto della SMC «Discarica controllata per rifiuti non pericolosi ampliamento Chivasso 3 lotti 5 e 6», poneva una serie di condizioni, la più importante delle quali è che «considerata l'elevata pressione delle discariche di regione Pozzo sul territorio circostante, l'ampliamento della discarica di Chivasso 3 dovrà considerarsi conclusivo e finalizzato al recupero della discarica stessa»;
   la stessa delibera sottolineava, altresì, una serie di problematiche ambientali, ritenendo «opportuna l'istituzione di un Tavolo Tecnico con funzioni di osservatorio ambientale, di controllo delle attività della discarica e di realizzazione delle opere di mitigazione e di compensazione ambientale», organo che si è di fatto costituito, ma che, al momento, risulta non riunirsi da oltre 1 anno;
   nel 2011 si scopre che 69.200 tonnellate di rifiuti speciali, provenienti dal polo chimico di Pioltello-Rodano (Milano), a seguito della bonifica dell'ex Sisas, vengono scaricati a Chivasso. Sono rifiuti classificati con il codice CER 191212 («altri rifiuti compresi materiali misti prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti diversi da quelli di cui alla voce 191211»), ma, in realtà, a Chivasso 3 conferivano rifiuti pericolosi, attraverso una serie di richieste di nuove autorizzazioni e, soprattutto, allo scambio di tipologia delle etichette sui rifiuti — vicenda che ha aperto un'indagine pendente, anche, sull'amministratore delegato della SMC e Waste Italia –. Ne consegue l'ordinanza comunale n. 98/11 del 4 marzo 2011 per la sospensione immediata del conferimento di rifiuti provenienti dall'ex area Sisas, a cui SMC risponde con una relazione ad hoc che non permette di risalire all'entità dei rifiuti;
   sempre nel 2011, a seguito della segnalazione da parte dell'ARPA, la SMC viene diffidata «in merito alla gestione delle acque meteoriche (presenza di liquame di colore scuro in un fossato... e liquido nella canaletta di raccolta delle acque meteoriche») — determinazione del dirigente del SGReB n. 56-11563 del 29 marzo 2011;
   nel 2012 il comitato Terra Sana denuncia odori malsani, probabilmente da biogas, e si scopre che la SMC ha scollegato i pozzi di estrazione del gas senza darne comunicazione. Due sono le segnalazioni dell'ARPA in merito, del 2009 e del 2012, con conseguenti diffide comunali alla società;
   infine, il 14 ottobre 2014 scoppia un incendio — il terzo dopo quelli del 2002 e del 2008 – nel capannone di lavorazione di pneumatici e, nonostante le relazioni rassicuranti di Arpa e Asl, il sindaco, il 24 ottobre, invita i cittadini e le attività delle zone circostanti a seguire una serie di raccomandazioni per il trattamento degli ortaggi coltivati negli orti, degli animali da cortile e delle altre specie per produzione zootecnica;
   quanto sopra riportato – in merito ai problemi dei rifiuti provenienti da Pioltello, allo scollegamento dei pozzi di estrazione del gas, alla gestione delle acque meteoriche – è citato e documentato nel verbale della conferenza di servizi, che si è svolta l'8 ottobre 2014, presso la provincia di Torino, relativa al procedimento di riesame con valenza di rinnovo dell'autorizzazione integrata ambientale 2008 della vasca 3 –:
   di quali elementi disponga il Governo in relazione a quanto esposto in premessa e se intenda avviare una verifica da parte del comando carabinieri per la tutela dell'ambiente sullo stato dei luoghi;
   se si ritenga opportuno, alla luce di quanto esposto in premessa, promuovere una indagine epidemiologica, anche per il tramite dell'Istituto superiore di sanità per conoscere la reale condizione di salute dei cittadini e valutare l'incidenza, nel tempo, dell'impatto delle discariche. (5-04332)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

deposito dei rifiuti

rifiuti

protezione dell'ambiente