ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04327

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 352 del 18/12/2014
Firmatari
Primo firmatario: PARENTELA PAOLO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 18/12/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 18/12/2014
GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 18/12/2014
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 18/12/2014
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 18/12/2014
BENEDETTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 18/12/2014
ROSTELLATO GESSICA MOVIMENTO 5 STELLE 18/12/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 18/12/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 18/12/2014

ATTO MODIFICATO IL 14/01/2015

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 29/01/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04327
presentato da
PARENTELA Paolo
testo presentato
Giovedì 18 dicembre 2014
modificato
Mercoledì 14 gennaio 2015, seduta n. 362

   PARENTELA, MASSIMILIANO BERNINI, GAGNARLI, L'ABBATE, GALLINELLA, BENEDETTI e ROSTELLATO. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   il viceministro delle politiche agricole, alimentari e forestali rispondendo all'atto di sindacato ispettivo n. 5-04188 presentato dall'interrogante e discusso il 3 dicembre 2014 in merito alla «Aethina tumida», – un coleottero parassita degli alveari sconosciuto fino a qualche tempo fa alle nostre latitudini ora approdato in Sicilia dopo aver causato danni agli apicoltori calabresi per oltre un milione e mezzo di euro – ha illustrato gli interventi messi in atto dal Ministro della salute che ha competenza specifica in materia;
   emerge che sarebbe stata attivata pedissequamente la procedura imposta dall'Europa che prevede «all'inizio di questi fenomeni, e fintantoché essi non diventino endemici, una strategia molto drastica, volta all'eradicazione»;
   il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali ha affermato:
    «sono stati esaminati i dati più recenti sulla diffusione dell’Aethina tumida e si è prospettata la necessità di studiare eventuali linee di intervento non più volte alla eradicazione, bensì solo al contenimento. A tal riguardo il Ministero della salute si è dichiarato disponibile a esaminare le condizioni normative europee per un adattamento della strategia, ferme restando le garanzie sul controllo della movimentazione da assicurare all'Unione europea»;
    «siamo consapevoli, come Governo, che le misure di eradicazione, con la distruzione totale degli alveari, hanno comportato danni rilevanti agli operatori economici»;
    «per poter attivare un regime di aiuto a favore degli apicoltori danneggiati da infestazioni di Aethina tumida e vespa velutina è necessaria una nuova base giuridica, possibilmente con adeguate dotazioni finanziarie (tenuto conto della scarsità di risorse a disposizione per gli interventi compensativi del Fondo) che dovrà preventivamente essere notificata alla Commissione come aiuto di Stato»;
    «ritengo inoltre indispensabile lanciare un piano di tutela dell'apicoltura a più lungo termine»;
   il suddetto piano di eradicazione è stato attuato con lo stesso protocollo con il quale si trattano le altre specie zootecniche da reddito (bovini, ovini, suini) senza tenere conto che sia il parassita che l'ospite sono degli insetti; il tribunale amministrativo regionale per la Calabria in data 18 dicembre 2014, a fondamento della propria pronuncia sul ricorso numero di registro generale 1856 del 2014 contro la regione Calabria e il Ministero della salute per l'annullamento del decreto n. 94 del 2014 emesso dal Presidente della giunta regionale avente ad oggetto ordinanza contingibile ed urgente a tutela del patrimonio apistico regionale e comunitario per rinvenimento di aethina tumida in alveari, ha riconosciuto che «dalla lettura del provvedimento impugnato e da quello adottato dal Ministero della salute non emergono specifiche e circostanziate motivazioni sulla necessaria distruzione degli apiari», e che «non si rinvengono nei provvedimenti indicati specifiche motivazioni sull'effettiva idoneità degli strumenti adottati a determinare l'estinzione del coleottero»;
   l'articolo 3, comma 1, lettera a), della decisione di esecuzione della Commissione del 12 dicembre 2014 relativo ad alcune misure di protezione a seguito della presenza confermata del piccolo scarabeo dell'alveare in Italia [notificata con il numero C(2014) 9415] dispone che:
    « 1. L'Italia garantisce l'attuazione delle seguenti misure di protezione nelle zone elencate nell'allegato:
   a) un divieto di spedizione di partite dei seguenti prodotti dalle zone elencate nell'allegato verso altre zone dell'Unione:
    i) api mellifere;
    ii) calabroni;
    iii) sottoprodotti apicoli non trasformati;
    iv) attrezzature apistiche;
    v) miele in favo per il consumo umano»;
   tra le sopracitate «zone elencate nell'allegato» soggette a misure di prevenzione di cui al GUL359 del 16 dicembre 2014 vengono inserite la regione Calabria e la regione Sicilia per l'intero territorio; le aziende calabresi e siciliane specializzate nell'allevamento e nell'esportazione di api, oltre a vedere svanire anni di lavoro, ricerche, sperimentazioni ed investimenti, non potranno più nemmeno alienare le attrezzature apistiche utilizzate come ultimo disperato tentativo per recuperare un po’, di liquidità provando una riconversione verso altre produzioni –:
   se non ritenga, in linea con quanto già affermato dal Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, che non sussistano più i requisiti probabilistici e di convenienza economica per continuare a perseverare nel tentativo di eradicazione dell’Aethina Tumida, a fronte di danni oramai oltre la soglia di accettabilità ad apicoltura, agricoltura e ambiente;
   se il Ministro non ritenga più opportuno elaborare una strategia che preveda un intervento diretto sul coleottero, la limitazione del proliferare delle popolazioni tramite le trappole per il controllo degli adulti, i trattamenti larvici nonché l'utilizzo della lotta integrata non sussistendo secondo il TAR della Calabria con pronuncia del 18 dicembre 2014 sul ricorso numero di registro generale 1856 del 2014 «specifiche motivazioni sull'effettiva idoneità degli strumenti adottati a determinare l'estinzione del coleottero»;
   quali interventi siano stati messi in atto allo stato attuale al fine di attivare un regime di aiuto a favore degli apicoltori danneggiati da infestazioni di Aethina tumida;
   se non ritenga opportuno, al fine di agevolare la riconversione delle aziende agricole apistiche, in deroga a quanto stabilito dalla decisione della Commissione del 12 dicembre 2014, assumere iniziative per permettere il commercio delle attrezzature apistiche, sottoprodotti apicoli non trasformati, attrezzature apistiche, miele in favo per il consumo umano, esclusivamente a seguito di controllo ed eventuale rilascio della certificazione fitosanitaria dal parte degli ispettorati fitosanitari competenti per territorio, nelle regioni comprese nell'allegato alla decisione europea. (5-04327)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

regime di aiuto

sostegno agricolo

apicoltura