ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04326

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 352 del 18/12/2014
Firmatari
Primo firmatario: SCAGLIUSI EMANUELE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 18/12/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI STEFANO MANLIO MOVIMENTO 5 STELLE 18/12/2014
FRUSONE LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 18/12/2014
DI BATTISTA ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE 18/12/2014
GRANDE MARTA MOVIMENTO 5 STELLE 18/12/2014
SIBILIA CARLO MOVIMENTO 5 STELLE 18/12/2014
SPADONI MARIA EDERA MOVIMENTO 5 STELLE 18/12/2014
DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 18/12/2014
DA VILLA MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 06/05/2015


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 18/12/2014
Stato iter:
06/05/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/05/2015
Resoconto VICARI SIMONA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 06/05/2015
Resoconto DA VILLA MARCO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 18/12/2014

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 06/05/2015

DISCUSSIONE IL 06/05/2015

SVOLTO IL 06/05/2015

CONCLUSO IL 06/05/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04326
presentato da
SCAGLIUSI Emanuele
testo presentato
Giovedì 18 dicembre 2014
modificato
Mercoledì 6 maggio 2015, seduta n. 422

   SCAGLIUSI, MANLIO DI STEFANO, FRUSONE, DI BATTISTA, GRANDE, SIBILIA, SPADONI, DEL GROSSO, DA VILLA. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
come si apprende da un articolo di Repubblica online del 14 dicembre 2014, il più importante porto-terminale di carico del petrolio in Libia, quello di Es Sider, al confine fra Tripolitania e Cirenaica, è chiuso dal 13 dicembre 2014;
in quelle aree infuria la battaglia fra i miliziani della petroleum protection guard del capo-milizia Ibrahim Jadran e quelli della coalizione Misurata-Islamisti che da agosto controlla Tripoli e che da settimane è sottoposta agli attacchi aerei del Governo che si è rifugiato a Tobruk;
il governo del premier libico Al Thinni, sostenuto dall'Egitto, da settimane ha lanciato un'offensiva contro il governo di Tripoli del premier Omar Al Hassi, sostenuto dalla città di Misurata e dalle milizie islamiste;
dal 13 dicembre 2014 alcuni attacchi aerei messi a segno dall'aviazione del generale Haftar hanno rallentato l'avanzata delle forze di Misurata che stavano marciando verso Es Sider e, conseguentemente, i capi della Al Waha Oil Company hanno preferito chiudere il terminal e fare allontanare le petroliere che erano pronte a caricare il greggio;
i capi militari e tribali di Zwara, comunità che sorge ad Ovest, lungo il percorso del gasdotto che alimenta l'Italia, stanno valutando l'opportunità di bloccare o meno il gasdotto per ritorsione contro gli attacchi aerei del governo di Tobruk;
il gas che arriva dal Sud della Libia, estratto al confine con l'Algeria, viene compresso e «lavorato» nella stazione di Mellita e di lì viene introdotto nel gasdotto che attraversa il canale di Sicilia. Di conseguenza, se Mellita venisse bloccata dalle tribù di Zwara automaticamente il flusso di gas verso l'Europa verrebbe interrotto, eventualità che danneggerebbe innanzitutto l'Italia;
in questo quadro di guerra civile generalizzata e confusa, l'inviato dell'Onu, Bernardino Leon, sta lavorando per provare a tenere un incontro politico fra tutte le fazioni e le milizie convocato per il 17 dicembre 2014;
l'importanza relativa del consumo di gas naturale in Italia rispetto alle altre fonti di energia, anche per colpa della miopia del Governo italiano evidenziata dall'assoluta assenza di una pianificazione energetica che viri verso le energie rinnovabili, è ancora più rilevante perché ammonta al 34 per cento del totale, ovvero a circa 70 miliardi di metri cubi;
il Nord Africa teoricamente rappresenta un'alternativa anche per gli approvvigionamenti dell'Italia, ma è difficile comprendere fino a che punto paesi come Libia e Algeria possono essere considerati paesi stabili e affidabili con cui impostare una collaborazione di lungo periodo;
qualora gli equilibri tra Europa, Russia e Ucraina degenerassero, Gazprom potrebbe decidere di ridurre, se non addirittura bloccare, le esportazioni di risorse energetiche verso il Vecchio Continente –:
quali siano le intenzioni del Governo circa il rischio che la stazione di Mellita venga bloccata con la conseguente interruzione del flusso di gas verso l'Europa e degli approvvigionamenti di gas da parte dell'Italia e quali eventuali azioni intenda intraprendere in merito;
quali misure alternative intenda adottare per assicurare l'approvvigionamento di gas necessario a soddisfare il fabbisogno dei cittadini italiani, qualora dovesse riscontrarsi un'interruzione.
(5-04326)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 6 maggio 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-04326

  Circa il primo quesito, si fa presente che la possibilità di riduzioni delle forniture di gas dalla Libia non destano, attualmente, preoccupazioni significative.
  Infatti le contrazioni di flusso dalla Libia, iniziate verso la metà di dicembre 2014, non hanno subito ulteriori riduzioni, essendosi stabilizzate, anche se in minor volume, a gennaio 2015. Nei primi undici mesi del 2014 il volume di gas importato dalla Libia è ammontato a circa 6 miliardi di metri cubi, con un incremento del 15,7 per cento sul medesimo periodo del 2013, e con quota di circa l'11,8 per cento sul totale importato, a conferma di una attuale tendenziale stabilità dell'import di questa commodity, nonostante le crisi sistemiche del Paese.
  L'eventuale riduzione di flusso dalla Libia può essere compensata da un maggiore utilizzo delle altre fonti di approvvigionamento (Russia, Norvegia ed Olanda). Nel caso essa avvenisse durante la stagione invernale potrebbe essere compensata anche da un maggior prelievo da stoccaggi, che potrebbero presentare problemi in caso di concomitante punta eccezionale di erogazione, conseguente a un picco di freddo.
  Premesso quanto sopra, la situazione italiana resta comunque condizionata anche dalla instabilità della situazione russo-ucraina che potrebbe portare in futuro a nuove riduzioni dell'import. Pertanto, dovrebbe anche ipotizzarsi in tale scenario la necessità di ricorrere a nuovi flussi di Gas Naturale Liquefatto (GNL) verso i terminali di rigassificazione italiani o del Nord Europa, e ciò dipende da due variabili interconnesse: la domanda mondiale ed il prezzo.
  Le attività intraprese Ministero dello Sviluppo Economico, con effetto medio termine, sono le seguenti:
   a) diversificare le fonti e le rotte del gas, a mezzo di gasdotti e rigassificatori GNL;
   b) promuovere ulteriormente l'efficienza energetica;
   c) implementare le infrastrutture di interconnessioni in Europa;
   d) rendere più liquido ed accessibile il mercato di GNL con nuovi fornitori (USA e Canada quando sarà possibile), modernizzando le infrastrutture già esistenti nonché costruendo nuovi rigassificatori;
   e) sviluppare una politica di ricerca e sfruttamento nel Mediterraneo orientale e del Nord Africa sia per il petrolio che per il gas;
   f) incrementare la produzione domestica sia di petrolio che di gas in modo sicuro per l'ambiente, come da implementazione della Direttiva 2013/30/EU sulla Sicurezza delle operazioni offshore.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

gas naturale

sicurezza d'approvvigionamento

approvvigionamento d'energia