ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/04314

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 351 del 17/12/2014
Firmatari
Primo firmatario: CAON ROBERTO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 17/12/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 17/12/2014
Stato iter:
18/12/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 18/12/2014
Resoconto CAON ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE
 
RISPOSTA GOVERNO 18/12/2014
Resoconto OLIVERO ANDREA VICE MINISTRO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 18/12/2014
Resoconto CAON ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 18/12/2014

SVOLTO IL 18/12/2014

CONCLUSO IL 18/12/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04314
presentato da
CAON Roberto
testo di
Mercoledì 17 dicembre 2014, seduta n. 351

   CAON. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   la Cassa nazionale di assistenza e previdenza allenatori e guidatori trotto e allenatori e fantini da galoppo, fondata nel 1968, ha come scopo quello di assistere i professionisti ippici durante e al termine della propria attività soprattutto in ragione delle condizioni usuranti delle attività svolte;
   attualmente sono iscritte alla Cassa circa 420 persone e sono assistite 267, di cui 103 ultraottantenni e 16 ultranovantenni che a tutt'oggi non percepiscono il sussidio, che a causa della mancanza di fondi dovuta alla minor contribuzione corrisposta a partire dal 2007 da ex UNIRE e ex ASSI sono scesi da 500 a 410 euro lordi e da 300 a 246 euro per i superstiti;
   l'UINIRE e poi l'ASSI avevano il compito di contribuire finanziariamente affinché la Cassa potesse disporre di sufficienti risorse economiche per assolvere alle sue finalità, anche in ragione di disposizioni di legge che prevedevano, appunto, tra i compiti di UNIRE quello di promuovere iniziative previdenziali ed assistenziali a favore dei lavoratori dell'ippica;
   nel 1997 il Consiglio di Stato definiva legittima la contribuzione nei confronti della Cassa affermando che poteva essere, addirittura, aumentata in misura dei tassi annui di svalutazione monetaria;
   con il decreto-legge n. 95 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 135 del 2012, si disponeva la soppressione dell'ASSI, subentrata nel 2011 all'UNIRE, e con decreti di natura non regolamentare del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali adottati di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, si stabiliva che si ripartissero tra il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali e l'Agenzia delle dogane e dei monopoli le funzioni attribuite ad ASSI dalla normativa vigente, e le relative risorse umane, strumentali e finanziarie nonché i relativi rapporti attivi e passivi;
   fino all'adozione del suddetto decreto il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali veniva autorizzato a delegare uno o più dirigenti per lo svolgimento delle attività di ordinaria amministrazione, comprese le operazioni di pagamento e riscossione a valere sui conti correnti già intestati all'ASSI;
   successivamente il decreto ministeriale del 31 gennaio 2013 recava il trasferimento delle funzioni e delle risorse dell'ex ASSI al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali all'Agenzia delle dogane e dei monopoli;
   in occasione di un precedente question time in Commissione dell'interrogante (n. 5/01451), svolto nel novembre 2013, il sottosegretario Castiglione rispondeva che le difficoltà incontrate dall'UNIRE prima e dall'ASSI dopo nel corrispondere regolarmente alla Cassa il contributo che le spetta risiedono esclusivamente nelle condizioni di criticità finanziaria. Inoltre, comunicava che l'ostacolo al versamento del contributo in favore della Cassa fosse rappresentato dalle obiezioni mosse dall'organo di controllo (UCB) sulla legittimità del contributo e per questo i due decreti, del maggio e dell'agosto 2013 vennero restituiti dall'UCB senza essere registrati e per approfondimenti in ordine ad un eventuale contrasto con il principio sancito dall'articolo 26 del decreto legislativo n. 33 del 2013 sulla pubblicità dei criteri cui devono attenersi le amministrazioni pubbliche nell'erogare contributi finanziari. Infine, il sottosegretario affermava che l'effettiva erogazione degli importi da destinare a favore della Cassa fosse condizionata alla normalizzazione delle procedure e dei tempi per il pagamento dei premi e che la problematica della sostenibilità della Cassa dovesse essere affrontata e risolta;
   con la legge n. 147 del 2013 (legge di stabilità 2014) veniva autorizzato il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ad utilizzare i conti correnti intestati all'ASSI per le operazioni di pagamento e riscossione inerenti alle competenze trasferite, compresi i contributi assistenziali da versare alla Cassa nazionale di assistenza e previdenza allenatori e guidatori trotto e allenatori e fantini da galoppo;
   a tutt'oggi all'interrogante non risulta che il Ministero delle politiche agricole e alimentari e forestali abbia provveduto all'erogazione delle somme dovute in favore della Cassa nazionale di assistenza e previdenza –:
   per quali motivi non si sia ancora provveduto e quali provvedimenti intenda adottare per far fronte alla situazione di grave emergenza in cui versano gli assistiti della Cassa a causa del mancato versamento di quanto dovuto per parte ministeriale. (5-04314)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 18 dicembre 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-04314

  L'interrogazione a cui mi accingo a rispondere verte sulla contribuzione finanziaria da parte del Ministero alla cassa nazionale di assistenza e previdenza allenatori e guidatori trotto e allenatori e fantini galoppo, cui è stata già data risposta in questa sede lo scorso anno.
  Come già fatto presente, la cassa di previdenza in parola è un'associazione privata.
  Al riguardo, confermo quanto già evidenziato lo scorso anno circa la mancata registrazione da parte del competente ufficio dei decreti di liquidazione dei contributi per la dubbia legittimità, in quanto rivolti a privati cittadini senza rispettare peraltro il principio sancito dall'articolo 26 del decreto legislativo 33 del 2013, sulla pubblicità dei criteri, cui devono attenersi le pubbliche amministrazioni allorché elargiscano contributi pubblici.
  Pertanto, i motivi ostativi all'intervento del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali risiedono sia nella dubbia legittimità di tale contribuzione (nell'ambito del nuovo contesto organizzativo e funzionale dove sono state riferite la maggior parte delle competenze ex ASSI UNIRE), che nelle condizioni di criticità Finanziaria del settore.
  Preciso, peraltro, che con la soppressione dell'ASSI, avvenuta in data 14 agosto 2012 per effetto dell'articolo 23-quater della legge n. 135 del 2012, è assai dubbio se una tale contribuzione possa essere assunta dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
  In ragione di queste considerazioni non abbiamo corrisposto le quote associative per l'anno 2013, né stanziato alcuna somma sul bilancio 2014 né allo stato attuale è previsto alcuno stanziamento per l'anno 2015.
  In ogni caso, trattandosi di un contributo facoltativo da contemperarsi con la penuria di risorse del settore, la questione della sostenibilità della cassa non può essere demandata al solo intervento del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, dovendosi immaginare, soprattutto alla luce delle vigenti disposizioni in materia di previdenza complementare, forme di coinvolgimento degli iscritti al fine di poter assicurare continuità all'azione di assistenza del predetto istituto.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

aiuto finanziario

contributo finanziario

monopolio