ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/04313

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 351 del 17/12/2014
Firmatari
Primo firmatario: GALLINELLA FILIPPO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 17/12/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BENEDETTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 17/12/2014
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 17/12/2014
GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 17/12/2014
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 17/12/2014
LUPO LOREDANA MOVIMENTO 5 STELLE 17/12/2014
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 17/12/2014
ROSTELLATO GESSICA MOVIMENTO 5 STELLE 17/12/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 17/12/2014
Stato iter:
18/12/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 18/12/2014
Resoconto GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 18/12/2014
Resoconto OLIVERO ANDREA VICE MINISTRO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 18/12/2014
Resoconto GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 18/12/2014

SVOLTO IL 18/12/2014

CONCLUSO IL 18/12/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04313
presentato da
GALLINELLA Filippo
testo di
Mercoledì 17 dicembre 2014, seduta n. 351

   GALLINELLA, BENEDETTI, MASSIMILIANO BERNINI, GAGNARLI, L'ABBATE, LUPO, PARENTELA e ROSTELLATO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   è largamente nota la vicenda che ha interessato nel corso degli anni la Federazione italiana dei consorzi agrari — Federconsorzi — ennesimo e riprovevole caso di una gestione principalmente intesa al mantenimento del consenso politico ed elettorale ed articolata intorno ad una fitta rete di rapporti tra politica, banche ed industria che, nonostante il crescente indebitamento della struttura, avrebbe consentito alla dirigenza di provvedere alla redistribuzione degli utili ai propri soci fino al suo completo fallimento;
   le responsabilità di tale cattiva gestione sono ascrivibili anche alle maggiori organizzazioni di categoria, tra cui Coldiretti e Confagricoltura, che, in linea con gli orientamenti del partito di cui erano espressione fin dal dopoguerra, trasformarono di fatto lo scopo mutualistico della Federconsorzi in quello che appare agli interroganti mero assistenzialismo volto ad erogare fondi ai soci consorziati in cambio del loro sostegno politico e a prezzo del depauperamento della casa madre;
   tra le cause indicate dai giudici fallimentari nella sentenza di omologazione del concordato preventivo adottata nel 1992, figurano infatti l'erogazione di crediti ai consorzi senza alcuna valutazione del rischio insolvenza e quindi gli oneri derivanti dalla eccessiva esposizione bancaria, oltre alla utilizzazione antieconomica del patrimonio con conseguenti implicazioni sia sul reddito di esercizio che sul valore di scambio;
   ad oltre 20 anni dal disfacimento, è ancora pendente nei confronti del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali il contenzioso relativo ai crediti derivanti dalla rendicontazione della gestione degli ammassi dei prodotti agricoli, funzione che Federconsorzi svolgeva per conto dello Stato;
   la corte di appello di Roma nel 2010 ha provveduto a definire le modalità di calcolo degli interessi sui suddetti crediti, già decretati esigibili;
   si sono diffuse indiscrezioni circa un'iniziativa volta a rendere Federconsorzi unico creditore dei circa 400 milioni di euro che lo Stato deve ai consorzi agrari per le gestioni di ammasso obbligatorio e commercializzazione dei prodotti agricoli nazionali nonostante tale somma possa essere destinata ad altri utilizzi più necessari al comparto primario –:
   di quale ulteriore elemento disponga il Ministro in relazione a quanto espresso in premessa e se non ritenga di dover escludere qualsiasi iniziativa atta a favorire la ripresa delle attività di Federconsorzi. (5-04313)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 18 dicembre 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-04313

  Come noto, l'articolo 5, comma 2, dalla legge 28 ottobre 1999, n. 410, prevede che la Federazione italiana consorzi agrari (Federconsorzi) sia sciolta ai sensi dell'articolo 2544 (oggi 2545-septiesdecies) del codice civile a seguito della esecuzione del concordato preventivo in corso.
  Con decreto ministeriale del 15 febbraio 2000, veniva nominato, ai sensi dell'articolo 2544 del codice civile commissario liquidatore il consigliere della Corte dei conti Giovanni Marocco, al fine di definire i numerosi rapporti attivi e passivi intercorrenti tra la Federconsorzi e l'Erario derivanti dalla rendicontazione non ancora definita delle gestioni di ammasso e di presentare il rendiconto delle passate gestioni di ammasso dei prodotti agricoli previsto dall'articolo 9 della legge n. 410 del 1999, poi abrogato dall'articolo 1, comma 9-bis, del decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181, che disciplina la vigilanza e lo scioglimento dei Consorzi agrari.
  Il commissario liquidatore Marrocco, dopo otto anni di attività, con nota del 23 maggio 2008, rappresentava al Ministero l'opportunità di prendere in esame la possibilità di sciogliere l'Ufficio del commissario liquidatore, con conseguentemente trasferimento delle residue competenze al Dicastero.
  L'anno seguente è intervenuta la sentenza delle Sezioni unite della Corte di Cassazione n. 16504 del 15 luglio 2009, con cui la suprema Corte ha riconosciuto che la Federconsorzi conserva la propria soggettività giuridica e ad essa spetta la gestione esclusiva dei beni costituenti un patrimonio a gestione separata per conto dello Stato ai sensi di quanto previsto dagli articoli 11 e 12 della legge 22 dicembre 1957, n. 1294.
  In considerazione di tale pronuncia della Cassazione, con decreto del 9 dicembre 2010, veniva poi disposta la cessazione dall'incarico di commissario liquidatore del consigliere Marrocco e venivano contestualmente nominati commissario della Federazione il consigliere della Corte dei conti Andrea Baldanza e sub commissario il Dottor Paolo Venuti, con il compito di valutare la consistenza della compagine sociale di Federconsorzi e la sussistenza dei presupposti dell'articolo 2545-septiesdecies.
  La nuova gestione commissariale della Federconsorzi provvedeva quindi a convocare l'assemblea straordinaria della Federazione, prevedendo la ricostituzione degli organi sociali. Veniva poi predisposto e approvato un nuovo statuto e, infine, si provvedeva alla revoca della liquidazione dell'Ente.
  In tale contesto, oltre alla procedura di concordato richiamata dagli interroganti, Federconsorzi risulta allo stato impegnata in diversi contenziosi, alcuni dei quali con scadenze endoprocedimentali prossime.
  In considerazione degli importanti e variegati interessi coinvolti e della frastagliata e poco chiara normativa e regolamentazione che si è susseguita negli anni, in particolare a far data dallo scioglimento della Federazione previsto con la legge n. 410 del 1999, il Ministero convocherà quanto prima all'inizio del nuovo anno un tavolo composto da tutti i soggetti a vario titolo coinvolti nella vicenda, in primis le altre amministrazioni interessate, al fine di condividere una linea di intervento per risolvere le varie questioni aperte che vedono protagonista Federconsorzi.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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