ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04259

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 347 del 10/12/2014
Firmatari
Primo firmatario: DA VILLA MARCO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 10/12/2014


Commissione assegnataria
Commissione: V COMMISSIONE (BILANCIO, TESORO E PROGRAMMAZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 10/12/2014
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 10/12/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 23/12/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 10/12/2014

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 23/12/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04259
presentato da
DA VILLA Marco
testo di
Mercoledì 10 dicembre 2014, seduta n. 347

   DA VILLA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione. — Per sapere – premesso che:
   SoSE – soluzioni per il sistema economico spa è una società costituita dal Ministero dell'economia e delle finanze, per l'88 per cento del capitale, e da Banca d'Italia, per la restante quota, ai sensi dell'articolo 10, comma 12, legge 8 maggio 1998, n. 146. Essa è attiva nella realizzazione degli studi di settore e nella determinazione dei fabbisogni standard in attuazione del federalismo fiscale;
   il Ministero dell'economia e delle finanze rientra a pieno nell'elencazione di amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, presupposto per l'applicazione della normativa sulla «trasparenza» di cui alla legge 6 novembre 2012, n. 190, e di cui al recente decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33; l'articolo 11, comma 2, di quest'ultimo decreto estende poi, pur parzialmente, il perimetro di applicazione delle regole sulla trasparenza «alle società partecipate dalle pubbliche amministrazioni di cui al comma 1...»;
   nel sito istituzionale di SoSE è presente la sezione «amministrazione trasparente» che, tuttavia, risulta ad avviso dell'interrogante carente di numerose informazioni prescritte dalle disposizioni del ricordato decreto legislativo n. 33 del 2013. In particolare si evidenzia che:
    a) nella sotto-sezione «La Governance» compaiono soltanto i cinque nominativi del consiglio di amministrazione ed i tre del collegio sindacale, ma non è possibile riscontrare tutti i dati richiesti dall'articolo 14 del citato decreto (atto di nomina e durata del mandato, curriculum, compenso, spese per viaggi e missioni di servizio);
    b) non risulta pubblicato il «Programma triennale per la trasparenza e l'integrità ed il relativo stato di attuazione» come previsto dall'articolo 10, comma 8, del decreto e come chiarito dalla circolare del Ministero per la semplificazione e la pubblica amministrazione n. 1/2014;
    c) non è possibile rilevare tout court la sotto-sezione «organizzazione», di cui all'articolo 13, comma 1, del decreto legislativo n. 33 del 2013 (e come chiarito nella circolare di cui sopra), ovvero i dati concernenti «l'articolazione degli uffici, le competenze e le risorse a disposizione di ciascun ufficio, anche di livello dirigenziale non generale, i nomi dei dirigenti responsabili dei singoli uffici»;
    d) risulta completamente mancante la sotto-sezione «consulenti e collaboratori» di cui all'articolo 15, comma 1, del decreto legislativo n. 33 del 2013. Tale deficit dovrebbe comportare peraltro l'inefficacia degli atti di conferimento degli incarichi già affidati (comma 2), l'applicazione di una sanzione pari al corrispettivo pagato, in relazione agli incarichi attribuiti, nei confronti del dirigente che ha disposto il loro pagamento (comma 4) ed infine l'avvio del procedimento sanzionatorio di cui all'articolo 46;
    e) non si riesce a rintracciare la sotto-sezione dedicata agli eventuali «enti controllati», ai sensi dell'articolo 22 del decreto legislativo n. 33 del 2013, nonché le eventuali somme erogate a loro favore da parte della controllante posto il divieto esistente in tal senso a causa della mancata o incompleta pubblicazione dei dati;
    f) non risulta pubblicata la sotto-sezione «Sovvenzioni, contributi, sussidi, vantaggi economici» prevista dall'articolo 26 del decreto legislativo n. 33 del 2013 e spiegata esaustivamente nella delibera CIVIT n. 59 del 2013 del 15 luglio 2013 dell'Autorità nazionale anticorruzione. È auspicabile che non vi siano state elargizioni di questo tipo, perché la sanzione sarebbe l'inefficacia degli eventuali atti effettuati nel corso del 2013. Alla mancata pubblicazione dovrebbe risollevarsi inoltre la «responsabilità amministrativa, patrimoniale e contabile per l'indebita concessione o attribuzione del beneficio economico» a carico del responsabile per la trasparenza;
    g) non risulta l'attestazione fatta dall'OIV, o altra struttura interna a ciò dedicata, circa l'assolvimento degli obblighi relativi alla trasparenza e all'integrità, ai sensi dell'articolo 14, comma 4, lettera g), del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, e come chiarito dalla delibera CIVIT n. 71/2013 del 1o agosto 2013 dell'Autorità nazionale anticorruzione;
    h) la sotto-sezione dedicata agli «Affidamenti di lavori, forniture e servizi» è presente ma i dati riportati nei link presenti per le annualità 2012 e 2013 ad avviso dell'interrogante non sono affatto chiari e dunque non sono facilmente accessibili e utilizzabili. E ciò secondo l'interrogante in palese violazione degli articoli 1, 3 e 6 del decreto legislativo n. 33 del 2013. Inoltre, il formato scelto, l’xml, non rientra tra i formati «open» previsti dal CNIPA, ai sensi dell'articolo 7 dello stesso decreto e dell'ivi richiamato articolo 68, comma 2, del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 (codice dell'amministrazione digitale);
    i) non è presente una sotto-sezione dedicata ai bandi di concorso, come previsto dall'articolo 19 del decreto n. 33 del 2013 e ribadito dalla sopracitata circolare. Solo alcune sparute informazioni sono riportate nella sezione web «Lavora con noi»;
    j) è assente qualsiasi riferimento al responsabile per la trasparenza, che coincide di regola col responsabile per la prevenzione della corruzione e che va indicato obbligatoriamente, ai sensi dell'articolo 43 dei decreto e della ricordata circolare ministeriale;
   la pubblicazione di informazioni e dati, come quelli sopra elencati, deve essere «tempestiva», come recita l'articolo 8 del decreto. Ebbene, la decorrenza di tale obbligo è riconducibile, almeno, al giorno 20 aprile 2013, seppure per molti dati in realtà tale obbligo è ampiamente precedente, in quanto ricollegabile all'entrata in vigore della legge 6 novembre 2012, n. 190; sarebbe inaccettabile che una società strumentale del Ministero, che si occupa peraltro di studi di settore e quindi di determinare una imposizione fiscale nei confronti dei contribuenti, non avesse rispettato in modo così ampio una normativa nazionale importante per la ricostruzione del rapporto fiduciario tra Stato e cittadini-contribuenti, come quella sulla «trasparenza» –:
   se il Governo sia a conoscenza dei fatti in premessa e quali misure intenda attuare, e in che tempi, per far rispettare pienamente la normativa sulla «trasparenza» da parte di SoSE spa;
   se, considerata la apparente grave e diffusa condotta in contrasto con la legge, non si ritenga opportuno valutare se sussistano i presupposti per rimuovere l'intero consiglio di amministrazione della società al fine di dare un giusto segnale di attenzione al rispetto degli obblighi sulla «trasparenza» da parte delle pubbliche amministrazioni, che contribuiscono anche a limitare le occasioni di far commettere reati contro la stessa pubblica amministrazione, quali corruzione e concussione;
   come si intenda affrontare, in particolare, la questione dei numerosi affidamenti di consulenze e collaborazioni che, a causa della mancata pubblicazione, sarebbero ex lege inefficaci ai sensi dell'articolo 15, comma 2, del decreto legislativo n. 33 del 2013;
   se il Governo intenda segnalare all'ANAC le inadempienze evidenziate in premessa per l'avvio degli opportuni procedimenti sanzionatori, di cui agli articoli 46-47 del decreto legislativo n. 33 del 2013, nei confronti del management, della dirigenza di SoSE e del responsabile per la trasparenza. (5-04259)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

indennita' e spese

lotta contro la criminalita'

politica fiscale