ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04220

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 345 del 04/12/2014
Firmatari
Primo firmatario: NARDUOLO GIULIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 04/12/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MOGNATO MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 04/12/2014
ZOGGIA DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO 04/12/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 04/12/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 04/12/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04220
presentato da
NARDUOLO Giulia
testo di
Giovedì 4 dicembre 2014, seduta n. 345

   NARDUOLO, MOGNATO e ZOGGIA. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   il Museo nazionale Archeologico di Quarto d'Altino (provincia di Venezia) fu inaugurato il 29 maggio del 1960 con il contributo del Conte Marcello e della Soprintendenza Archeologica di Venezia, ed era inizialmente composto da due sale di esposizione e da un magazzino, allora più che sufficienti a custodire il materiale raccolto;
   con la nascita del Museo, iniziò una sistematica serie di campagne di scavo che da allora in poi proseguirono, quasi ininterrottamente, ad opera della soprintendenza archeologica. Dal 1966 ad oggi gli scavi hanno portato al rinvenimento di più di 2.000 corredi tombali, di numerosissimi monumenti funerari ed all'acquisizione di un bagaglio pressoché unico di informazioni relative alla cultura funeraria romana. Si tratta di un patrimonio inestimabile composto da frammenti architettonici provenienti dall'abitato, reperti lapidei, iscrizioni funerarie, corredi tombali, monete, vasi, vetri e resti di decorazioni musive pavimentali databili tra la fine del I e l'inizio del II secolo dopo Cristo;
   si consideri che nel 1966 il Museo custodiva meno di mille oggetti, mentre ora la consistenza del materiale ammonta complessivamente a circa quarantamila pezzi;
   proprio a causa di questo ininterrotto afflusso di materiali provenienti dagli scavi, nel corso degli anni si sono resi indispensabili successivi ampliamenti del settore dei depositi del Museo fino a quando, alla fine degli anni ’80, divenne improrogabile la necessità di risistemare gli spazi espositivi, giunti ormai al limite della capienza;
   alla luce di ciò, si decise di realizzare un nuovo complesso architettonico su un'area demaniale, acquistata nel 1984, in località «La Fornace», costituito da due casoni agricoli ristrutturati e su tre nuovi corpi di fabbrica, in cui trasferire la nuova sede museale;
   il progetto per la nuova sede del Museo archeologico di Altino è stato elaborato dalla direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Veneto e curato dall'architetto Stefano Filippi. Al momento attuale, per la sua realizzazione (dopo 30 anni, ancora in corso), sono stati impiegati circa 6 milioni di euro, di cui una buona parte costituiti da fondi europei. Per estensione, numero e qualità dei servizi offerti, una volta nato, diventerebbe il primo museo archeologico del Veneto;
   come detto, sono sostanzialmente trenta anni che Altino e il Veneto aspettano che il Museo archeologico nazionale venga completato e possa entrare in funzione. Un tempo incredibilmente lungo su cui pesa anche il ritrovamento dei resti del santuario altinate che hanno comportato, tra il 1997 e il 2007, dieci anni di scavi, ma dovuto anche all'esiguità dei finanziamenti per realizzarlo e dai problemi burocratici;
   dopo tutto questo tempo, venerdì 12 dicembre il nuovo Museo Archeologico di Altino sarà inaugurato ufficialmente, presso la nuova sede, presentando il progetto di restauro e di allestimento. Tuttavia, verrà chiuso pressoché immediatamente, perché mancano ancora diversi milioni di euro per completare il nuovo allestimento e anche per garantire il personale e le spese di manutenzione e gestione per il suo funzionamento;
   la direttrice del Museo, dottoressa Margherita Tirelli, in alcune dichiarazioni rilasciate ad un quotidiano locale dice: «Apriremo gli spazi architettonici del nuovo museo e allestiremo probabilmente qui per l'occasione la sezione preistorica. Poi chiuderemo, ma ci sono ancora fondi ministeriali sufficienti per allestire, il prossimo anno il piano terra e il primo piano del nuovo museo. Se non arriveranno nuove risorse dal Ministero o da eventuali sponsor, dovremo fermarci e aspettare»;
   con la riforma del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo che dovrebbe scattare dal primo gennaio 2015, la competenza sulla realizzazione del nuovo Museo di Altino dovrebbe passare dalla Soprintendenza archeologica e direzione regionale dei beni culturali del Veneto al nuovo polo museale regionale previsto con l'entrata in vigore della riforma. È chiaro che ciò non fa che aumentare i timori per un ulteriore allungamento dei tempi per l'entrata in funzione della nuova sede –:
   se il Ministro sia a conoscenza dei fatti sopra esposti;
   quali misure intenda adottare al fine di garantire finanziamenti e tempi certi alla più che sospirata – visti i tre decenni trascorsi – realizzazione del nuovo Museo archeologico nazionale di Altino. (5-04220)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

archeologia

museo

bene culturale