ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04209

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 344 del 03/12/2014
Firmatari
Primo firmatario: PALMIERI ANTONIO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 03/12/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 03/12/2014
Stato iter:
05/03/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 05/03/2015
Resoconto BARRACCIU FRANCESCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
 
REPLICA 05/03/2015
Resoconto PALMIERI ANTONIO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 03/12/2014

DISCUSSIONE IL 05/03/2015

SVOLTO IL 05/03/2015

CONCLUSO IL 05/03/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04209
presentato da
PALMIERI Antonio
testo di
Mercoledì 3 dicembre 2014, seduta n. 344

   PALMIERI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
   in data primo dicembre il sottosegretario all'istruzione, Davide Faraone, è intervenuto sul quotidiano La Stampa sul tema delle occupazioni degli edifici scolastici. Faraone ha sostenuto che le occupazioni e le autogestioni scolastiche sono «esperienze di grande partecipazione democratica» e che «in alcuni casi sono più formative di ore passate in classe»;
   il Sottosegretario ha affermato che istituzionalizzerebbe questi «momenti democratici» e che «il governo crede così tanto nell'autonomia scolastica che pensiamo che i singoli istituti potrebbero prevedere, se lo ritenessero utile, momenti simili, di autogestione programmata, come esperienza curricolare da far fare ai ragazzi»;
   nel suo intervento, Faraone ha fatto intendere chiaramente che la classe dirigente di questo paese si è formata proprio durante queste esperienze. «Chissà quanti hanno cominciato a fare politica, o vita associativa, o hanno scoperto la passione civile, proprio partendo da questa esperienza», ha scritto. «O ancora, quanti sono diventati leader in un'azienda, dopo essere stati leader durante un'occupazione studentesca. Anche in quei contesti si seleziona la classe dirigente»;
   se la linea politica del Ministro sia conforme alle affermazioni del Sottosegretario. (5-04209)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 5 marzo 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-04209

  L'Onorevole interrogante chiede di sapere, con l'atto di sindacato ispettivo in discussione, se la linea politica del Ministro Giannini è conforme alle dichiarazioni apparse sul quotidiano La Stampa con cui il Sottosegretario Faraone ha espresso alcune opinioni personali in merito al tema delle occupazioni e delle autogestioni scolastiche.
  In via preliminare occorre precisare che si parte da un equivoco interpretativo di quella che è stata un'opinione circa il fenomeno delle occupazioni. Infatti, le considerazioni espresse nell'articolo de La stampa del 1o dicembre 2014 seguono un filo logico e argomentativo ben più articolato e composito.
  In proposito, si evidenzia, innanzitutto, che nell'articolo in questione è stata riferita un'esperienza personale che, in quanto tale, non dovrebbe essere sottoposta a giudizio e soprattutto non dovrebbe essere presa ad esempio per generiche strumentalizzazioni.
  Proprio partendo dalla positiva esperienza personale, il Sottosegretario ha argomentato, infatti, come le occupazioni e le autogestioni possano rappresentare anche occasioni formative nella misura in cui si traducano in momenti di confronto e di ascolto. Infatti, simili contesti possono porre gli studenti in una situazione in cui sono chiamati a prendere posizione, e spesso è proprio questo che viene rimproverato ai giovani: non prendere decisioni e non assumersi responsabilità.
  Lo stesso Sottosegretario ha, peraltro, ribadito che le occupazioni sono comunque illegali; asserendo che chi intende fare lezioni deve essere libero di farlo e soprattutto ha stigmatizzato ogni tipo di violenza e vandalismo. Si cita testualmente: «La scuola è un bene comune: chi lo deturpa o – peggio – lo vandalizza si esclude dal confronto e merita solo la punizione più severa prevista dalle nostre leggi».
  Soprattutto in questi casi i giovani sono chiamati ad assumersi le proprie responsabilità e a pagarne le conseguenze di fronte alla comunità.
  Le affermazioni rilasciate, nel loro insieme, secondo le intenzioni del Sottosegretario, intendevano principalmente sollevare, in sostanza, una questione fondamentale: gli studenti sono persone in grado di pensare, proporre, scegliere e organizzare iniziative, come dimostrano le esperienze positive di molte scuole che hanno realizzato autogestioni e cogestioni. Il loro protagonismo deve essere rispettato e promosso e in tal senso la scuola è chiamata a costruire contesti in cui la capacità di discutere e di creare le basi per un confronto venga sperimentata ed esercitata in concreto, nel rispetto delle regole democratiche e delle persone.
  Negli innumerevoli incontri avuti con gli studenti, in quest'ultimo periodo, soprattutto in occasione della presentazione del progetto «la Buona Scuola», si è rafforzata l'idea che l'ascolto sia decisivo e che gli studenti sono capaci di organizzare forme autonome di partecipazione e iniziative coerenti con ciò che si intende essere una buona scuola.
  In conclusione, l'articolo in questione aveva lo scopo di riportare all'interno del dibattito su «La buona scuola» proprio le riflessioni degli studenti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

vita associativa

ministro

autogestione