ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04024

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 330 del 12/11/2014
Firmatari
Primo firmatario: DE LORENZIS DIEGO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 12/11/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PETRAROLI COSIMO MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2014
LIUZZI MIRELLA MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2014
IANNUZZI CRISTIAN MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 12/11/2014
Stato iter:
19/11/2014
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 12/11/2014

RITIRATO IL 19/11/2014

CONCLUSO IL 19/11/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04024
presentato da
DE LORENZIS Diego
testo di
Mercoledì 12 novembre 2014, seduta n. 330

   DE LORENZIS, PETRAROLI, LIUZZI e CRISTIAN IANNUZZI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   la delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) n. 121 del 2001, il comune di Roma ha – con deliberazione di giunta n. 113 del 2003 – disposto la realizzazione della Metro C, individuando nella Servizi operativi per la mobilità srl (SOM) il soggetto idoneo a gestire la procedura per l'affidamento dei lavori, acquisendola interamente con deliberazione n. 94 del 2004 e denominandola «Roma metropolitane srl»;
   «Roma Metropolitane Srl» ha quindi indetto la gara per i lavori. La gara è stata vinta in data 28 febbraio 2006 dal gruppo Astaldi, che costituitosi nella società Metro C scpa è infine subentrato come contraente generale. Da subito il contraente ha posto riserve, fino a giungere allo schema di accordo transattivo del 2011, poi ratificato dal CIPE con delibera n. 127 del 2012;
   Roma metropolitane e Metro C hanno stilato e firmato in data 9 settembre 2013, senza il consenso degli enti co-finanziatori, un «atto attuativo» con numerose varianti, inoltre l'atto attuativo ha riconosciuto al contraente generale, per ogni mese o frazione di mese, maggiori oneri per il differimento dei termini di ultimazione di ciascuna fase funzionale a causa di varianti, prescrizioni in corso d'opera, modifiche normative e/o di metodologia costruttiva o ritardo nel rilascio delle prescritte autorizzazioni, nonché il riconoscimento a Metro C della percentuale del 3,75 per cento quale compensazione degli oneri diretti ed indiretti inerenti la funzione di contraente generale;
   con nota protocollo n. 30504 del 24 settembre 2013 il Ministero dell'infrastrutture e dei trasporti ha dichiarato che la richiesta di Roma Metropolitane. Srl circa l'utilizzo delle somme a disposizione per il pagamento del lodo parziale e per le incombenze aggiuntive, formulata attraverso la predisposizione di apposito quadro economico, costituirebbe domanda di ulteriore transazione tra le parti e che pertanto, nelle more di una valutazione in merito, qualsiasi iniziativa assunta da Roma Metropolitane srl impegna esclusivamente la sua responsabilità;
   in data 13 novembre 2013, con deliberazione n. 396, la giunta capitolina ha provveduto a tracciare il primo modello di governance dei rapporti tra Roma Capitale e Roma Metropolitane srl effettuando una nuova ripartizione delle competenze e, in particolare, attribuendo al dipartimento mobilità e trasporti, la competenza a procedere alla liquidazione degli importi contrattuali, precedentemente attribuita alla ragioneria generale;
   nella Det. Dir. n. 1132 del 2013 il dipartimento mobilità e trasporti di Roma Capitale ha osservato che l'atto attuativo della delibera CIPE n. 127 del 2012 ha ridefinito le obbligazioni del contraente generale Metro C, limitando le stesse alla sola esecuzione dei lavori senza alcun riferimento all'apertura all'esercizio delle tratte, così come invece previsto nell'atto transitivo del 2011, diversamente da quanto previsto dalla stessa delibera CIPE n. 127 del 2012 e ad avviso degli interroganti in contrasto con quanto evidenziato dal ragioniere generale con nota n. 74624 del 12 luglio 2013, l'atto attuativo ha previsto il pagamento per i lavori già eseguiti in ciascuna fase funzionale per un totale di euro 65.370.495,23 IVA esclusa;
   in ogni caso, l'atto attuativo in questione costituirebbe il terzo accordo e, per ciò stesso, inammissibile ai sensi dell'articolo 240 codice appalti, ovvero se riconducibile all'articolo 239, quale transazione, deve ritenersi privo del prescritto parere dell'avvocatura, capitolina, non essendosi questa di fatto compiutamente espressa, come sopra dimostrato e comunque, almeno apparentemente, non appare in linea con le prescrizioni di cui all'articolo 240 codice appalti;
   tutte le modifiche apportate dalle perizie di variante quadro economico dell'opera, sono state recepite direttamente dalla ragioneria generale che, in deroga a quanto prevista nella convenzione stipulata tra Roma Capitale e Roma Metropolitane Srl, approvata con atto del consiglio comunale n. 1 del 2005, ha ritenuto di procedere ugualmente alle relative liquidazioni approvando di fatto le suddette varianti, in nome e per conto dell'amministrazione capitolina;
   secondo l'interrogante visto il protrarsi, dal 2006, di lavori di interesse pubblico, la continua modifica dei tracciati delle tratte, con i relativi costi annessi e la pendenza di un contenzioso (arbitrato) che ha portato ulteriori costi ed incertezze in merito all'appalto in questione, possono aver prodotto un danno alle risorse pubbliche, in contrasto sia con le leggi che regolano la contabilità dello Stato, sia il comportamento «del buon padre di famiglia» che si richiede a chi determina e gestisce ingenti e rilevanti opere e progetti finanziati con risorse dei contribuenti –:
   se il Ministro sia a conoscenza dei fatti espressi in premessa e quali eventuali iniziative intenda adottare soprattutto in merito a quello che agli interroganti appare un probabile danno per le finanze pubbliche tenuto conto che l'opera in oggetto viene finanziata, costantemente, ancora oggi tramite decreti-legge;
   se sia stato rispettato in merito all'atto attuativo del 9 settembre 2013, il dettato del codice degli appalti in riferimento all'articolo 240 del suddetto codice, ovvero se riconducibile all'articolo 239 quale transazione tra le parti in caso di contenzioso. (5-04024)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ripartizione delle competenze

economia pubblica