ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/04021

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 330 del 12/11/2014
Firmatari
Primo firmatario: DAGA FEDERICA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 12/11/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SEGONI SAMUELE MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2014
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2014
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2014
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2014
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2014
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2014
VIGNAROLI STEFANO MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2014
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 12/11/2014
Stato iter:
13/11/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 13/11/2014
Resoconto DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 13/11/2014
Resoconto DEGANI BARBARA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 13/11/2014
Resoconto DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 13/11/2014

SVOLTO IL 13/11/2014

CONCLUSO IL 13/11/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04021
presentato da
DAGA Federica
testo di
Mercoledì 12 novembre 2014, seduta n. 330

   DAGA, SEGONI, BUSTO, DE ROSA, MANNINO, MICILLO, TERZONI, VIGNAROLI e ZOLEZZI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   il giorno 5 novembre alcuni cittadini nel Comune di Fiumicino hanno segnalato un'ingente fuoriuscita di cherosene dalle tubature dell'oleodotto Eni, in un'area compresa tra Maccarese e Palidoro e non distante dalla sede locale dell'Ospedale Pediatrico Bambin Gesù;
   tale fuoriuscita di carburante, secondo un rapporto ufficiale della società Eni, sarebbe stata conseguenza di danni causati alle tubature durante un tentativo di furto del combustibile destinato all'aeroporto di Fiumicino;
   in prossimità dell'area in oggetto si trova l'oasi WWF di Macchiagrande e la riserva naturale statale del litorale romano nella quale vi sono zone di alto valore naturalistico, tra cui tre siti Habitat Natura 2000 e aree IBA (Important Birds Area), e che i sistemi idrici, le connessioni ecologiche, le risorse trofiche, le specie presenti (animali e vegetali) sono elementi in continua interazione e vitale connessione tra il sito di interesse comunitario, la zona di protezione speciale e la Riserva naturale statale del litorale romano, i quali svolgono un ruolo di fondamentale importanza per le specie che si trovano in questo ambito territoriale nelle loro diverse fasi del ciclo biologico;
   il danno ecologico causato dal cherosene è attualmente estremamente rilevante e destinato a peggiorare nelle prossime ore se si considera che il combustibile, riversatosi nel Rio Tre Cannelle e da qui nel fiume Arrone e nel Rio Palidoro, ha già contaminato decine di ettari di terreno destinato all'agricoltura e si è già riversato nel mar Tirreno dove sta causando un disastro ambientale di immani proporzioni a carico della flora e della fauna locale;
   secondo dichiarazioni della Lipu onlus: «... sono centinaia gli animali trovati morti, impregnati di idrocarburi, nei canali di Maccarese e del Villaggio dei Pescatori. Moltissimi aironi, cormorani, anatre, così come decine e decine di pesci, che galleggiano morti nei canali...», che «l'area è vastissima ed è presumibile che le vittime saranno ancora di più» e che «... l'area è straordinariamente importante per le sue produzioni agricole di qualità, ma anche di assoluto valore naturalistico, anche perché zona di sosta di uccelli migratori, che in questo periodo svernano lungo il litorale romano e si cibano di pesci e altri piccoli animali nei canali di Maccarese»;
   la sostanza inquinante si sta diffondendo anche nella rete dei canali di irrigazione, ponendo a grave rischio di contaminazione persino altre aree agricole limitrofe con conseguente alterazione dei prodotti alimentari ivi prodotti e, quindi, con pericolo per la salute dei consumatori;
   già nel febbraio 2014, sempre in prossimità dell'area in oggetto, si è verificata un altro grave disastro ambientale causato dalla fuoriuscita di rifiuti speciali ospedalieri dall'inceneritore di Ponte Malnome di proprietà dell'azienda Ama e dalla fuoriuscita di idrocarburi provenienti da una raffineria locale;
   sono evidenti gli enormi danni già arrecati al sistema idrico, alle falde acquifere e alla catena alimentare dell'area in oggetto, nonostante l'intenso lavoro portato avanti in questi giorni dai volontari del WWF e della Lipu –:
   quali azioni intenda intraprendere per limitare ulteriormente i danni in un'area di così rilevante valore ecologico ed agricolo e quali strumenti immediati intenda utilizzare perché si proceda alla bonifica ambientale delle zone già oggetto di disastro. (5-04021)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 13 novembre 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-04021

  Lo stato di emergenza ambientale che si è creato per le fuoriuscite di combustibile liquido dall'oleodotto della Società Eni, tratta Civitavecchia-Pantano di Grano, nei giorni 6 e 7 novembre ultimo scorso e che ha interessato due siti nel comune di Fiumicino, il primo in prossimità del Rio Palidoro, località Passoscuro e il secondo a tre chilometri più a sud in località «Maccarese», ha visto impegnate le istituzioni locali e centrali, al fine di arginare i danni ambientali conseguenti agli eventi, da imputarsi, verosimilmente, a un tentativo di furto di kerosene ad opera di ignoti.
  Infatti, nell'immediatezza dei fatti, la Capitaneria di Porto di Roma, al fine di acquisire i primi elementi di valutazione, ha inviato proprio personale per verificare l'effettivo sversamento del prodotto e, congiuntamente ai Vigili del fuoco, ha provveduto alla messa in sicurezza dell'area interessata, constatando nel contempo la presenza dei tecnici dell'ENI che hanno riparato il danno che causava la fuoriuscita del kerosene.
  Peraltro, lo sversamento di tali ingenti quantità di cherosene, nelle acque del fiume Arrone e del rio Palidoro, che ha interessato anche terreni destinati a produzioni agroalimentari non può non determinare un'incidenza negativa, significativa e misurabile, sulle risorse naturali tutelate dall'ordinamento.
  In relazione alla rilevanza dell'accaduto e al potenziale pericolo per l'ambiente, il Ministro dell'ambiente ha ritenuto di coadiuvare le iniziative già in atto dando disposizioni al Comando dei Carabinieri per la Tutela Ambientale e al Reparto Ambientale Marino del Corpo Capitanerie di Porto affinché procedessero ai necessari accertamenti, acquisendo la pertinente documentazione, con particolare riferimento alla gestione e manutenzione dell'oleodotto ed al relativo sistema di sicurezza, anche avvalendosi, eventualmente, del supporto tecnico dell'ISPRA.
  Le attività intraprese, sia a livello locale che per iniziativa del Ministero dell'ambiente, sono finalizzate ad avere a disposizione tutti gli elementi di conoscenza e valutazione sulle cause del sinistro e sugli effetti dell'inquinamento sul suolo, sulle acque superficiali e sotterranee, sugli habitat e sulle specie protette.
  L'ENI, peraltro, in qualità di proprietario dell'oleodotto ha reso la comunicazione prevista dall'articolo 242 del decreto legislativo n. 152 del 2006, rappresentando che a seguito dell'evento ha provveduto ad una serie di attività per mettere in sicurezza e bonificare i luoghi.
  In tal modo, le due aree interessate, Palidoro e Maccarese, risultano essere state immediatamente messe in sicurezza ponendo fine alla fuoriuscita di carburante poche ore dopo le rispettive effrazioni e le quantità sversate sono state contenute attraverso l'utilizzo di panne di sbarramento e assorbimento. Le attività di contenimento sono completate e si sta procedendo al ripristino attraverso l'assorbimento del carburante e la sua concentrazione per facilitarne l'aspiramento. L'Eni ha completato sabato scorso le attività di riparazioni dell'oleodotto presso i siti interessati.
  Non sono mancati gli accertamenti dell'ARPA al fine di monitorare le matrici ambientali sia delle acque superficiali che del suolo/sottosuolo e rifiuti. I relativi campioni sono stati rimessi ai laboratori interni della stessa ARPA per le relative analisi chimiche.
  Le prime stime provvisorie, fornite dall'Eni, parlano di circa 40 tonnellate di kerosene sversati a seguito di furti sulla condotta.
  Le autorità locali che hanno immediatamente attivato tutte le azioni di competenza, compresa l'istituzione di una «Unità di crisi», sono coscienti che non sarà un lavoro breve e che superata l'emergenza ancora in corso, si dovrà iniziare a lavorare subito sugli interventi di bonifica.
  Circa la dinamica dell'evento non vi è dubbio, allo stato, che l'intero sforzo finanziario finalizzato sia alla realizzazione degli interventi di bonifica che di quelli di ripristino ambientale saranno a carico dell'ENI, quale proprietario della condotta.
  Allo stato risultano emanate dalle autorità locali due ordinanze del sindaco di Fiumicino che rimarranno in vigore fino al termine dell'emergenza, concernenti il divieto di pesca in tutti i corsi d'acqua e torrenti all'interno della riserva statale del litorale romano, il divieto di caccia in tutto il comune, il divieto di utilizzare, per qualunque uso e in qualunque modo compreso l'abbeveraggio degli animali e l'innaffiamento dei campi coltivati, in tutti i fiumi, corsi d'acqua e canali di scolo ricadenti nel perimetro della riserva statale nel comune medesimo.
  Il Ministero dell'ambiente non mancherà di fornire il massimo supporto alle istituzioni locali affinché si possa al più presto ripristinare Io stato naturale dei luoghi a salvaguardia della salute umana e dell’habitat naturale, e non mancherà di costituirsi parte civile qualora gli eventi lo richiedessero.
  Per completezza di trattazione si rappresenta che la vicenda, attualmente, è anche oggetto di indagine da parte del Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri di Roma e della Capitaneria di Porto, coordinati dalla Procura della Repubblica di Civitavecchia.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

zona protetta

rischio sanitario

politica agricola