ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03958

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 324 del 04/11/2014
Firmatari
Primo firmatario: FONTANELLI PAOLO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 04/11/2014


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 04/11/2014
Stato iter:
13/11/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 13/11/2014
Resoconto DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 13/11/2014
Resoconto FONTANELLI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 04/11/2014

DISCUSSIONE IL 13/11/2014

SVOLTO IL 13/11/2014

CONCLUSO IL 13/11/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03958
presentato da
FONTANELLI Paolo
testo di
Martedì 4 novembre 2014, seduta n. 324

   FONTANELLI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   il Consiglio di amministrazione di Enac ha approvato il masterplan dell'aeroporto di Firenze e ha definito già nel mese di settembre 2014 un orientamento in merito alla nuova pista esprimendo un indirizzo in favore della lunghezza di 2.400 metri, diversamente da quanto previsto dal piano di indirizzo territoriale approvato dal consiglio regionale della Toscana che prevede una pista di 2.000 metri;
   tale scelta è stata motivata dall'attuale presidente di Enac Vito Riggio sulla base di ragioni dettate in primo luogo dal problema della sicurezza delle operazioni di volo, oltre che dalle problematiche ambientali e di tutela della salute, che compete innanzitutto a Enac;
   sulla base di questa stessa motivazione il presidente dell'Enac ha evidenziato in questi giorni l'incompatibilità tra il piano di sviluppo dell'aeroporto, con la nuova pista di 2.400 metri, e la previsione di costruire il nuovo stadio della Fiorentina nell'area Mercafir, che si trova nelle zone di tutela (A, B e C) codificate dal regolamento per la costruzione degli aeroporti. Così come sono, nelle stesse zone, altre aeree interessate da ipotesi edificatorie;
   i citati vincoli di Enac finalizzati alla sicurezza, che producono incompatibilità urbanistica, valgono anche soprattutto per insediamenti ad elevato affollamento, come centri commerciali, congressuali, sportivi, scolastici, ospedalieri, militari, e altri;
   tali vincoli, insieme alla valutazione del masterplan presentato dall'Adf, società di gestione dell'aeroporto, comportano l'elaborazione da parte del comune di Firenze di un piano di rischio per la salvaguardia dei terzi sorvolati;
   tale esigenza non è stata finora adeguatamente considerata, dato che è emersa in modo sorprendente la contraddizione su una previsione come quella dello stadio di cui si è discusso in più sedi e pubblicamente;
   fino dai primi mesi del 2014 (a febbraio) il generale Luciano Battisti, esperto di prevenzione e investigazione in tema di incidenti aerei e, in quanto tale, consulente per la regione Toscana negli anni 2011/2012 in relazione agli aeroporti della Toscana, ha inviato al presidente della regione e al presidente di Enac, e in seguito (a giugno) al sindaco di Firenze, lettere con cui richiamava il problema della sicurezza del volo, proprio in ordine al progetto della nuova pista e alla sottovalutazione dei rischi e dei fattori di incompatibilità;
   il testo e il contenuto di tali lettere è stato reso pubblico dallo stesso generale Battisti, nel quale si enunciano puntualmente una serie di interrogativi circa il tema della «concentrazione del rischio» in ordine al problema «dell'impatto possibile con volatili» in una zona umida popolata di avifauna, «dell'eccessiva vicinanza» con l'autostrada e il casello autostradale, «degli argini sopraelevati del Fosso Reale che possono incidere sulla gravità di un eventuale incidente», «dell'assenza di una pista di rullaggio». E che pone inoltre il dubbio sulla totale ed esclusiva utilizzazione della pista in senso monodirezionale, di per sé limitante della operatività dello scalo, anche se suscettibile di una certa flessibilità, ma che in caso di atterraggi di necessità per pista 30 gli aerei si troverebbero a sorvolare la Scuola marescialli dei carabinieri a circa 55/60 metri dal piano terra e non dal tetto. Scuola comunque situata in zona di tutela B, cioè di dubbia compatibilità con le norme di sicurezza;
   alle domande e le considerazioni fatte dal generale Battisti non sono state date risposte convincenti, mentre proprio per ragioni di sensibilità sul tema della sicurezza e di chiarezza sulle responsabilità, attuali e future, è opportuno rispondere in modo dettagliato ed esauriente –:
   se il Ministro sia a conoscenza delle problematiche sopra esposte e delle sollecitazioni ripetutamente sollevate dal generale Battisti tese ad approfondire le questioni della sicurezza e se, vista la problematicità posta dalla lunghezza della nuova pista di 2.400 metri, non sia il caso di riflettere ulteriormente su questa opera e, comunque, di assumere la previsione stabilita dal piano di indirizzo territoriale della regione per una pista di 2.000 metri come soluzione definitiva. (5-03958)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 13 novembre 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione IX (Trasporti)
5-03958

  Con riferimento al quesito posto dall'onorevole interrogante circa l'eventuale realizzazione di una nuova pista di volo nello scalo aereo di Firenze, sono stati chiesti elementi informativi all'Ente nazione aviazione civile (ENAC).
  In occasione della recente approvazione del master plan dell'aeroporto di Firenze Peretola, ENAC ha approfondito ulteriormente gli studi relativi alle caratteristiche operative da attribuire alla nuova pista di volo.
  Questo approfondimento ha permesso di contemperare i vari interessi: tra questi è essenziale citare lo sviluppo dello scalo di Firenze in accordo agli standard di sicurezza prescritti nonché la tutela dell'ambiente e del paesaggio circostante.
  Dunque ENAC evidenzia che la soluzione proposta dal master plan rappresenta, in tale ottica, la migliore delle soluzioni secondo i criteri di analisi costi/benefici adottati.
  In particolare, per quanto concerne la realizzazione di un nuovo stadio cittadino, lo strumento urbanistico vigente del comune di Firenze prevede la costruzione dello stesso in area esterna alle aree di tutela del piano di rischio della nuova pista di volo.
  Invece, la proposta che è stata avanzata da un soggetto privato per la realizzazione del nuovo stadio ricade su un'area che interesserebbe marginalmente le aree di tutela B e C del piano di rischio. Su tale proposta è in corso una valutazione, da parte degli enti e soggetti interessati, sull'individuazione di una posizione ottimale anche in funzione dei futuri vincoli derivanti dalla realizzazione della pista di volo.
  In merito, poi, al rischio derivante dall'impatto degli aeromobili con la fauna selvatica, ENAC fa osservare che tale problematica – considerato che la presenza del Parco della Piana caratterizza l'intero quadrante nord-ovest di Firenze – prescinde da considerazioni legate alla lunghezza o giacitura della pista di volo.
  Inoltre, per quanto riguarda gli aspetti legati alla presenza di ostacoli nella direttrice di decollo e atterraggio della nuova pista di volo, la posizione dell'argine del Fosso Reale – riconfigurato sulla base delle indicazioni del Consorzio di Bonifica – costituisce un elemento invariante a prescindere dalla soluzione scelta per la lunghezza di pista.
  Per completezza d'informazione, ENAC segnala che l'esecutività del nuovo master plan, come già detto recentemente approvato in linea tecnica, è successiva ai pareri di compatibilità ambientale e urbanistica, in base alla vigente normativa di settore.
  ENAC procederà, quindi, con le successive fasi procedurali, ovvero la valutazione di impatto ambientale (V.I.A.) presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e il Ministero dei beni e delle attività culturali, e quindi con la procedura di conformità urbanistica.
  Tali fasi prevedono il coinvolgimento degli Enti territoriali, che potranno esprimere, per i diversi aspetti, le proprie osservazioni/valutazioni relativamente alla realizzazione delle opere previste nel master plan.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

aviazione civile

aeroporto

diritto alla salute