ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03941

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 324 del 04/11/2014
Firmatari
Primo firmatario: PAGLIA GIOVANNI
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 04/11/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 04/11/2014
Stato iter:
05/11/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 05/11/2014
Resoconto PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 05/11/2014
Resoconto ZANETTI ENRICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 05/11/2014
Resoconto PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 05/11/2014

SVOLTO IL 05/11/2014

CONCLUSO IL 05/11/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03941
presentato da
PAGLIA Giovanni
testo di
Martedì 4 novembre 2014, seduta n. 324

   PAGLIA. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   il 29 luglio 2014 la Commissione Finanze ha approvato la risoluzione n. 8-00070 con la quale l'interrogante, nell'affrontare i problemi relativi alla copertura degli oneri addossati agli esercenti per l'installazione dei POS, impegnava il Governo ad assicurare un abbattimento dei costi fissi del terminale, eventualmente anche mediante forme di defiscalizzazione che contemplino il riconoscimento di un credito d'imposta ed, in attesa della completa abrogazione della commissione applicata, ad assumere iniziative per prevedere la completa gratuità, per ulteriori 12 mesi, delle transazioni effettuate presso impianti di distribuzione di carburante e presso le rivendite di tabacchi per servizi prestati dalle stesse, per conto dello Stato, all'utenza;
   nello specifico la risoluzione, in modo non casuale, si focalizzava su due specifici settori, quello degli impianti di distribuzione di carburanti e delle rivendite dei generi di monopolio, nei quali i ricarichi sui beni venduti risultano molto limitati e sostanzialmente fissi, impedendo agli operatori di recuperare i costi aggiuntivi derivanti dall'obbligo di dotarsi del POS;
   l'approvazione del suddetto atto di indirizzo rappresenta il primo segnale di sensibilità del Parlamento verso la gestione dell'impatto economico dei sistemi di pagamento elettronico sugli esercenti: infatti, la risoluzione pur riconoscendo i benefici che potrebbero derivare da un ricorso più diffuso alla moneta elettronica, sottende che l'accollo dei costi relativi dovrebbe ricadere sullo Stato e sul sistema bancario, primi beneficiari del cosiddetto e-payment;
   il Governo, in virtù dell'impegno assunto dalla risoluzione è pertanto chiamato ad abbattere i costi fissi del terminale POS, anche mediante forme di defiscalizzazione che contemplino il riconoscimento di un credito d'imposta, e ad assicurare per altri 12 mesi la completa gratuità delle transazioni effettuate presso distributori e tabacchi per servizi prestati dalle stesse per conto dello Stato, in attesa della completa abrogazione della commissione applicata –:
   come e in che tempi ritenga di ottemperare agli impegni assunti in Parlamento con la suddetta risoluzione al fine di dare una risposta tempestiva e definitiva alle attese degli operatori interessati. (5-03941)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 5 novembre 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-03941

  Con il documento in esame, l'Onorevole interrogante chiede al Governo come ed in che tempi ritenga di ottemperare agli impegni assunti nella Risoluzione n. 8-00070, accolta dal Governo e approvata dalla VI Commissione della Camera dei Deputati nella seduta del 29 luglio 2014, concernenti l'adozione di misure volte ad assicurare un abbattimento dei costi fissi del terminale POS, eventualmente anche mediante forme di defiscalizzazione che contemplino il riconoscimento di un credito d'imposta, nonché di iniziative volte a prevedere la completa gratuità, per ulteriori 12 mesi, delle transazioni effettuate presso impianti di distribuzione di carburante e presso le rivendite di tabacchi per servizi prestati dalle stesse, per conto dello Stato, all'utenza, in attesa della completa abrogazione della commissione applicata.
  Al riguardo, sentiti i competenti Uffici dell'Amministrazione finanziaria, si rappresenta quanto segue.
  Preliminarmente si osserva che le iniziative volte ad incentivare l'utilizzo di strumenti di pagamento elettronici di cui ai recenti provvedimenti (decreto ministeriale 14 febbraio 2014, n. 51 recante regolamento sulle commissioni applicate alle transazioni effettuate mediante carte di pagamento, cosiddetto decreto «Merchant fee», e decreto ministeriale del 24 gennaio 2014, recante «Definizioni e ambito di applicazione dei pagamenti mediante carte di debito» cosiddetto Decreto POS) rispondono alla duplice finalità di ridurre l'utilizzo del contante e dei relativi costi per la society legati alla minore tracciabilità delle operazioni e di fronteggiare il conseguente maggior rischio di elusione della normativa fiscale e antiriciclaggio, di accrescere la trasparenza tra i prestatori di servizi di pagamento che operano nel segmento della «moneta elettronica» e di aumentare la concorrenza all'interno del mercato.
  In particolare, il decreto merchant fee definisce regole virtuose nei meccanismi di tariffazione in linea con le economia di scala degli acquirer (ossia gli intermediari bancari e finanziari che sottoscrivono gli accordi di convenzionamento con gli esercenti) volte a rendere convenienti anche i micro-pagamenti, vietando espressamente le cosiddette pratiche di blending, mediante l'obbligo di specificazione, a carico degli operatori, delle diverse commissioni applicabili per ciascuna tipologia di carte di pagamento.
  Il citato decreto ministeriale 24 gennaio 2014 invece introduce, dopo il 30 giugno 2014, l'obbligo per i professionisti e le imprese di accettare pagamenti effettuati tramite bancomat e carte di debito per tutti i pagamenti di importo superiore a 30 euro.
  Nella stessa direzione si è mossa la Commissione dell'Unione europea che, nel luglio 2013, ha presentato una proposta di regolamento per la riduzione delle commissioni interbancarie. Il negoziato su tale proposta attualmente in corso sotto la Presidenza Italiana e proprio uno degli aspetti più dibattuti è rappresentato dalla previsione di un tetto, attualmente fissato allo 0,2 per cento per le carte di debito e allo 0,3 per cento per le carte di credito, sulle transazioni effettuate tramite carte di pagamento.
  Anche a livello europeo l'intenzione che sembra prevalere è dunque quella di evitare la soluzione «zero commissioni», ponendo invece un tetto alle commissioni interbancarie e lasciando alla concorrenza del mercato la naturale spinta al ribasso delle fees associate a tali transazioni.
  Con riferimento all'articolo 34, comma 7, della legge 12 novembre 2011, n. 183, che prevedeva la gratuità per l'acquirente e per il venditore delle transazioni regolate con carte di pagamento presso gli impianti di distribuzione di carburanti, di importo inferiore ai 100 euro, è opportuno precisare che l'articolo 12, comma 10-bis, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito con modificazioni dalla legge dispone la cessazione dell'efficacia del menzionata diposizione, facendola decorrere dalla data di pubblicazione del citato decreto ministeriale 14 febbraio 2014, n. 51.
  Sotto il profilo della tecnica legislativa adottata, si tratta di uno dei numerosi esempi rinvenibili nell'ordinamento, in cui la legge dispone la disapplicazione di altra norma di pari rango, individuando tuttavia il dies ad quem non direttamente, ma nella data di pubblicazione di un provvedimento secondario, che definisce le regole generali per la riduzione delle commissioni a carico degli esercenti in relazione alle transazioni effettuate mediante carte di pagamento, ricomprendendo tra essi anche i distributori di carburanti, con la conseguente cessazione di efficacia del regime di gratuità.
  In seguito all'entrata in vigore, dal 1o luglio scorso, del citato decreto interministeriale 24 gennaio 2014, è istituito presso il Ministero dello sviluppo economico un tavolo di confronto sul tema della diffusione delle transazioni con carte di pagamento, che vede la partecipazione stabile dei rappresentanti della Banca d'Italia e del Ministero dell'economia e delle finanze.
  Dall'esito delle prime due riunioni, alle quali sono stati invitati anche i rappresentanti del Consorzio Bancomat, dell'ABI, dell'AIIP (Associazione Italiana Istituti di Pagamento e di Moneta Elettronica), dei gestori dei circuiti internazionali Visa e MasterCard e di alcuni operatori di mercato attivi in particolare nel settore dell’acquiring, con l'obiettivo di completare l'analisi dei costi e delle commissioni associate all'installazione, alla manutenzione e all'utilizzo dei Pos, è emerso quanto segue.
  In primo luogo, tali costi presentano una componente fissa e una variabile. I costi fissi coprono la disponibilità dell'apparecchiatura POS e dipendono dalle diverse funzionalità che il terminale può offrire e dal tipo di tecnologia utilizzata per il collegamento. I terminali più innovativi, il cui funzionamento è basato su un collegamento via internet o attraverso una rete mobile sono, di regola, meno costosi rispetto a quelli tradizionali, collegati alle reti interbancarie dedicate.
  Il costo fisso per i terminali più innovativi si aggira in media intorno ai 2-5 Euro mensili, mentre per le apparecchiature più tradizionali la media è di 10-15 Euro mensili. L'onere che in media deve sostenere un esercente o un professionista per dotarsi di un POS è quindi mediamente intorno ai 25-60 Euro all'anno nel primo caso e a 120-180 Euro nel secondo. I costi variabili sono, invece, legati al numero e all'ammontare delle transazioni effettuate dalla clientela e dipendono dal tipo di circuito utilizzato. L'utilizzo dei POS consente peraltro di ridurre l'impatto dei costi legati all'utilizzo del denaro contante, che sono complessivamente stimati intorno all'1-1,5 per cento rispetto all'entità delle transazioni. Spesso le due componenti di costo (fissa e variabile) sono fra loro collegate: a costi fissi più alti possono essere associati costi variabili più bassi (e viceversa).
  Pertanto, è possibile rivenire attualmente sul mercato soluzioni che offrono diverse combinazioni di servizi e condizioni, fra le quali ciascun esercente o professionista può scegliere quella più adatta alle proprie esigenze, in base alle sue previsioni di utilizzo e ai collegamenti disponibili. Alcuni operatori di mercato hanno anche lanciato delle offerte commerciali che prevedono, nell'ambito di un più ampio pacchetto di servizi, la disponibilità gratuita del POS.
  Gli interlocutori coinvolti nelle discussioni del tavolo hanno manifestato la loro piena disponibilità a continuare a compiere ogni sforzo per rendere l'offerta di questa tipologia di servizio il più possibile flessibile e conveniente, in linea con le esigenze delle singole categorie interessate dal decreto. La crescita del numero delle transazioni che ci si attende come risultato dell'entrata in vigore del decreto consentirà lo sviluppo di economie di scala e l'intensificazione delle pressioni concorrenziali in grado di ridurre ulteriormente i costi.
  Il tavolo di lavoro proseguirà i suoi approfondimenti monitorando gli effetti del decreto sul mercato, sia in termini di volumi sia di prezzi. Saranno organizzati ulteriori incontri, in particolare con le organizzazioni di categoria dei commercianti, degli artigiani e dei professionisti, per condividere i risultati di questo monitoraggio e per favorire una più ampia diffusione dei pagamenti elettronici nel nostro Paese e una corretta ripartizione dei costi e dei relativi benefici tra tutti i soggetti interessati.
  Il menzionato tavolo potrà essere anche l'occasione per valutare la possibile introduzione di sanzioni o interdizioni in caso di inadempienza.
  Con riguardo alla proposta dell'Onorevole interrogante volta a garantire l'abbattimento dei costi fissi del terminale POS, mediante forme di defiscalizzazione che contemplino il riconoscimento di un credito d'imposta, si rappresenta che è allo studio un'ipotesi di proposta normativa agevolativa che potrebbe essere strutturata attraverso il meccanismo del credito d'imposta (a regime).
  Ogni valutazione al riguardo è comunque subordinata al reperimento di idonei mezzi di copertura finanziaria degli oneri, la cui entità dipenderebbe anche dall'intensità dell'agevolazione.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

risoluzione

conseguenza economica

detrazione fiscale