Legislatura: 17Seduta di annuncio: 319 del 28/10/2014
Primo firmatario: TULLO MARIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 28/10/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BASSO LORENZO PARTITO DEMOCRATICO 28/10/2014 CAROCCI MARA PARTITO DEMOCRATICO 28/10/2014 GIACOBBE ANNA PARTITO DEMOCRATICO 28/10/2014 PASTORINO LUCA PARTITO DEMOCRATICO 28/10/2014
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
- MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 28/10/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 04/06/2015 Resoconto VICARI SIMONA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO) REPLICA 04/06/2015 Resoconto BASSO LORENZO PARTITO DEMOCRATICO
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 28/10/2014
DISCUSSIONE IL 04/06/2015
SVOLTO IL 04/06/2015
CONCLUSO IL 04/06/2015
TULLO, BASSO, CAROCCI, GIACOBBE e PASTORINO. —
Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
il 21 ottobre 2014 si è svolta presso la Commissione attività produttive della Camera dei deputati l'audizione dell'amministratore delegato di Finmeccanica, Mauro Moretti sulle strategie complessive del gruppo, anche in preparazione del prossimo piano industriale;
nel corso dell'audizione l'amministratore delegato ha confermato la trasformazione della holding Finmeccanica da finanziaria ad industriale, ridisegnando il perimetro e i campi di azione delle aziende del gruppo, ipotizzando con il nuovo piano industriale eventuali nuove cessioni al fine di potenziare i prodotti che saranno definiti strategici, in particolare per quanto riguarda il settore militare (aerospazio e difesa);
è stata inoltre confermata la volontà di procedere alla cessione di Ansaldo Breda e Ansaldo STS, e criticità sono state espresse su Selex Es;
durante l'audizione da parte di molti parlamentari sono stati sottolineati elementi di criticità alla cessione di fatto del settore trasporti di Finmeccanica, ed è stata espressa grande preoccupazione per questa scelta anche intravedendo ricadute negative per quanto riguarda Selex Es;
Selex Es, a Genova conta circa 2.000 persone di cui 1.200 che si occupano di attività prettamente civili quali: automazione postale, automazione industriale (infrastrutture critiche e trasporti), material handing (automazione aereoportuale e corriverò), Ict, soluzioni per il trasporto intelligente (ticket ing) smart soluzione, telecomunicazioni professionali. Per quanto riguarda la parte militare che occupa circa 600 lavoratori le aree di competenza riguardano: sistemi di tiro radar e optoelettronici, sistemi di navigazione e di comunicazione, componenti forza NEC, sistemi dual use (FOB, Archimede) protezione basi e porti, sistemi di simulazione – integrated Test Bed;
oggi Selex Es compete sui mercati internazionali grazie alla sua dimensione industriale e alle razionalizzazioni compiute nel passato che hanno portato tre realtà distinte ad integrarsi, razionalizzazioni che hanno comportato esuberi e cassa integrazione; il rilancio di Selex Es ha visto protagonisti i lavoratori, che oggi sono giustamente preoccupati per il futuro dell'azienda ed in particolare di un suo indebolimento, attraverso magari cessioni parziali e indiscriminate di settori di attività della stessa:
il Viceministro dello sviluppo economico Claudio De Vincenti rispondendo il 10 ottobre 2014 ad una interpellanza dei deputati del Partito Democratico in relazione al piano industriale di Finmeccanica affermava tra l'altro «il piano industriale di Finmeccanica prevede, appunto, la concentrazione in settori ad elevata innovazione tecnologica, in particolare quelli dell'aereo spazio, difesa e sicurezza. E sottolineo come all'interno di questo gruppo di settori, non abbiamo solo a che fare con il militare, ma abbiamo una presenza amplissima di produzioni per il civile. Basti pensare alle attività di Selex, alle attività di Telespazio, alle attività di Avio e Aeremacchi è così via. Noi pensiamo che questi settori in cui sia assolutamente necessario rafforzare la presenza italiana è che Finmeccanica sia l'operatore chiave di questa operazione» –:
quali iniziative intenda assumere il Governo quale principale azionista di riferimento del gruppo Finmeccanica, nonché nelle sue responsabilità di indirizzo e programmazione per tutelare le capacità e la forza industriale di Selex Es e gli attuali posti di lavoro. (5-03881)
Per quanto attiene alle questioni evidenziate dall'Onorevole Interrogante desidero rassicurare sul fatto che il Ministero dello Sviluppo Economico segue con particolare attenzione l'attuale trasformazione del Gruppo Finmeccanica e la relativa ridefinizione del perimetro di azione delle società controllate dal Gruppo.
Per quanto attiene, in particolare, la società Selex ES corre l'obbligo di segnalare che la società stessa ha vissuto negli ultimi anni un complesso processo di riorganizzazione che ha visto la fusione di tre importanti realtà – SelexElsag, Selex Galileo e Selex Sistemi Integrati – attraverso un significativo piano di ristrutturazione che aveva l'obiettivo di consolidare l'azienda quale player di riferimento nel settore dell'Elettronica per la Difesa e Sicurezza. In linea con quanto emerge dal Piano Industriale di Finmeccanica, SELEX ES sta attuando il percorso di razionalizzazione delle proprie attività ed efficientando i processi attraverso azioni volte all'ottimizzazione delle linee di business e del proprio portafoglio prodotti su quelle aree e quei programmi considerati core.
In quest'ambito, sulla base delle informazioni disponibili riteniamo che, pur nel contesto di una possibile revisione della missione di alcune linee di business, Selex ES continuerà a conservare una significativa presenza ligure, tutelando il know how presente e le risorse umane.
Il Governo ritiene che l'eventuale riassetto di alcuni business non debba certamente essere mirato ad un impoverimento delle realtà territoriali, bensì a creare le condizioni di rilancio e rafforzamento per garantire la competitività e la sostenibilità nel medio – lungo periodo. Riteniamo, infatti, che lo sviluppo del patrimonio industriale, tecnologico ed umano costituisca una direttrice imprescindibile per costruire realtà d'impresa forti e competitive, che continuino a fungere da volano per il tessuto produttivo e sociale delle aree in cui operano.
Per questo il Ministero dello Sviluppo Economico continuerà a monitorare nei prossimi mesi sulla situazione rappresentata dall'Onorevole Interrogante.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):politica industriale
infrastruttura dei trasporti
innovazione