ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03834

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 314 del 21/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: PESCO DANIELE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 21/10/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 21/10/2014
CANCELLERI AZZURRA PIA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 21/10/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 21/10/2014
Stato iter:
22/10/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 22/10/2014
Resoconto DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 22/10/2014
Resoconto CASERO LUIGI VICE MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 22/10/2014
Resoconto DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 22/10/2014
Resoconto CAUSI MARCO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 22/10/2014

SVOLTO IL 22/10/2014

CONCLUSO IL 22/10/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03834
presentato da
PESCO Daniele
testo di
Martedì 21 ottobre 2014, seduta n. 314

   PESCO, DI BENEDETTO e CANCELLERI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   sul litorale meridionale di Palermo, alla via Messina Marine, ha sede un immobile risalente ai primi anni del 900, che fu realizzato da Giovan Battista Basile, su progetto di Ernesto Basile, per conto dell'antica famiglia Florio, per questo anche conosciuto come Stand Florio; nei primi anni ’30 fu utilizzato per gare e premiazioni del circolo del tiro al volo, durante la seconda guerra mondiale divenne magazzino delle truppe da sbarco, successivamente ristorante, infine fu abbandonato;
   nel 1985 la Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali di Palermo intervenne con lavori di ristrutturazione che diedero nuova dignità all'edificio; nel 1995 alcuni istituti didattici adottarono lo stand Florio, permettendo allo stesso di diventare meta per turisti, tramite l'impegno degli studenti; nel 2011, infine, Legambiente Sicilia lo inserì all'interno dell’«Sos Heritage, la bella Sicilia che sta scomparendo»;
   gli interventi su citati furono isolati e comunque non sufficienti; l'incuria e l'abbandono nel tempo sono tuttora visibili: il tetto è parzialmente crollato, le infiltrazioni d'acqua mettono a rischio anche le pareti perimetrali, oltre che la sovrastante cupola monumentale; inoltre lo stand è stato oggetto di atti vandalici, ad opera di ignoti, consistenti nell'asportazione dell'impianto elettrico, nella rottura di alcuni vetri e degli infissi esterni e nell'asportazione dei pluviali in rame; infine, gli spazi circostanti sono occupati da una vera e propria discarica abusiva, con oggetti di ogni genere, addirittura carcasse di animali e rifiuti pericolosi, come l’eternit, che minacciano la salute pubblica;
   per tali motivi, nell'ottobre del 2012, l'immobile è stato posto sotto sequestro da parte del nucleo tutela patrimonio artistico della polizia municipale, per indagini preliminari, a cui è seguita l'archiviazione del caso;
   successivamente, come si apprende dalle fonti di stampa http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it;
   http://www.ilgiornaledellarte.com, la procura della repubblica avrebbe anche avviato un'indagine per l'accertamento di eventuali ipotesi di reato. Ebbene, alla richiesta di archiviazione, il giudice per le indagini preliminari, Marina Petruzzella, avrebbe risposto con un'ordinanza del 14 ottobre 2013 in cui chiedeva che le indagini venissero, invece, approfondite al fine di stabilire le responsabilità dell'Agenzia del demanio, del comune di Palermo e della soprintendenza regionale ai beni culturali nonché dei relativi rappresentanti in merito alle due ipotesi di reato di «danneggiamento del patrimonio artistico e mancati lavori di manutenzione»;
   i tre enti responsabili, dunque, sarebbero secondo il GIP il comune di Palermo, la soprintendenza dei beni culturali e l'Agenzia del demanio: in particolare, quest'ultima, sottoposta alla vigilanza del Ministero dell'economia e delle finanze che ne detta gli indirizzi, non avrebbe posto in essere adeguati provvedimenti che potessero assicurare la custodia e la conservazione dell'immobile;
   numerosi cittadini, oltre che diverse associazioni ambientaliste e culturali hanno lamentato la grave situazione in atto; analogamente, gli interroganti sono seriamente preoccupati per la mancanza di cura di un edificio di pregio storico architettonico che dovrebbe, al contrario, essere valorizzato, diventando meta di turisti e non terra di nessuno; si rammenta, infatti, che l'immobile appartiene al demanio storico — artistico dello Stato ed al demanio marittimo ed è, nel piano regolatore di Palermo, tra gli edifici di interesse monumentale ed ambientale soggetto a vincolo storico artistico da parte della Soprintendenza regionale dei beni culturali –:
   se trovino conferma i fatti descritti in premessa in merito alle responsabilità dell'Agenzia del demanio competente territorialmente, in ogni caso, quali misure siano state assunte o intenda assumere, per quanto di competenza, per avviare la ristrutturazione, riqualificazione e custodia dello «stand Florio». (5-03834)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 22 ottobre 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-03834

  Il documento di sindacato ispettivo in esame riguarda l'immobile denominato Stand Florio di Palermo e le iniziative per avviarne la riqualificazione e la custodia.
  Al riguardo, sentiti i competenti Uffici dell'Amministrazione finanziaria, si rappresenta quanto segue.
  L'immobile di cui trattasi, già appartenente al patrimonio disponibile dello Stato, è stato iscritto tra i beni di demanio storico artistico a seguito di declaratoria del 5 maggio 1981 della Sopraintendenza per i beni culturali della Sicilia.
  In ragione della natura giuridica demaniale, il bene ricade nell'ambito delle previsioni dell'articolo 32 dello Statuto Speciale della Regione Siciliana che prevede l'attribuzione in proprietà alla Regione anche dei beni demaniali di interesse storico artistico non utilizzati per finalità statali. Tuttavia, tale trasferimento ha avuto avvio solo nel 2010 (con i decreti legislativi n. 265 del 23 dicembre 2010 e n. 266 del 23 dicembre 2010) e ha riguardato un limitato numero di immobili tra i quali non è stato ricompreso quello in parola.
  In proposito, si fa presente che ampia porzione del complesso è stata utilizzata a decorrere dal 5 dicembre 1989 dal Comune di Palermo e riconsegnata all'Agenzia del Demanio con verbale del 22 novembre 2010. Successivamente non è stato possibile procedere alla concessione dell'immobile non avendo ottenuto alcun parere in tal senso, seppure richiesto, dalla competente Soprintendenza per i beni culturali.
  Da tale data il complesso è stato oggetto di alcuni sequestri disposti dall'autorità giudiziaria a motivo delle manomissioni ad opera di ignoti denunciate dall'Agenzia del demanio ad esito di attività di sopralluogo svolta con l'assistenza della Guardia di Finanza e di funzionari del settore urbanistica del Comune di Palermo.
  In data 4 ottobre 2012 il Nucleo di Tutela del Patrimonio Artistico della Polizia Municipale di Palermo ha posto nuovamente sotto sequestro il complesso a causa del suo stato di abbandono, ricevendo la convalida da parte del GIP con provvedimento dell'8 ottobre 2012.
  Nonostante lo stato di sequestro sia attualmente in corso, recentemente l'immobile è stato oggetto di alcuni lavori, per l'esecuzione dei quali si è chiesto ed ottenuto il momentaneo dissequestro.
  Infatti, sul finire del 2013, a seguito di un sopralluogo effettuato da personale della Direzione Regionale Sicilia dell'Agenzia del Demanio, alla presenza, tra gli altri, della Guardia di Finanza, della Polizia Municipale e della Soprintendenza per i BB.CC.AA., sono state eseguite alcune opere necessarie alla messa in sicurezza, quali la revisione delle coperture, con reintegro delle parti mancanti, il reintegro dei vetri mancanti e la realizzazione di opere di protezione.
  La programmazione di ulteriori lavori e la progettazione di una riqualificazione del complesso rimane condizionata dalla definizione dell'attuazione delle norme statutarie di trasferimento alla Regione Siciliana.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

benessere degli animali

protezione del patrimonio

sanita' pubblica