ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03833

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 314 del 21/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: CAUSI MARCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 21/10/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI STEFANO MARCO PARTITO DEMOCRATICO 23/10/2014


Elenco dei co-firmatari che hanno ritirato la firma
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma Data ritiro firma
DI STEFANO MANLIO MOVIMENTO 5 STELLE 21/10/2014 22/10/2014
DI STEFANO MARCO PARTITO DEMOCRATICO 21/10/2014 21/10/2014
Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 21/10/2014
Stato iter:
22/10/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 22/10/2014
Resoconto CAUSI MARCO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 22/10/2014
Resoconto CASERO LUIGI VICE MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 22/10/2014
Resoconto DI STEFANO MARCO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 22/10/2014

SVOLTO IL 22/10/2014

CONCLUSO IL 22/10/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03833
presentato da
CAUSI Marco
testo di
Martedì 21 ottobre 2014, seduta n. 314

   CAUSI e MANLIO DI STEFANO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   il decreto legislativo 28 maggio 2010, n. 85, disciplina l'attribuzione a titolo non oneroso a comuni, province, città metropolitane e regioni di beni statali individuati, nel rispetto della Costituzione, con le disposizioni del decreto stesso e con uno o più decreti attuativi del Presidente del Consiglio dei ministri;
   secondo l'articolo 3, comma 4, in vigore dal 26 giugno 2010, sulla base dei decreti del Presidente del Consiglio dei ministri contenenti l'elenco dei beni, le regioni e gli enti locali che intendono acquisire i beni medesimi, presentano, entro il termine perentorio di sessanta giorni dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dei citati decreti, un'apposita domanda di attribuzione all'Agenzia del demanio contenente le specifiche finalità e modalità di utilizzazione del bene, la relativa tempistica ed economicità nonché la destinazione del bene;
   dai dati pubblicati dall'Agenzia del demanio risulta che, al 26 settembre 2014, delle 9367 richieste effettuate su tutto il territorio nazionale, solo 5497 hanno ottenuto parere positivo al trasferimento;
   nella regione Lazio sono stati richiesti dagli enti ricadenti nel territorio 933 beni di cui 330 trasferiti con parere positivo, 581 hanno avuto un parere negativo e 22 sono in fase di definizione;
   tra i beni sui cui si è registrato un parere negativo vi sono alcune caserme ricadenti nel territorio di Roma capitale, per le quali il Ministero della difesa avrebbe confermato la permanenza delle proprie esigenze istituzionali;
   il predetto decreto legislativo prevede, tra l'altro, che si possono escludere dal trasferimento solo gli immobili in uso per comprovate ed effettive finalità istituzionali dalle amministrazioni dello Stato;
   in una visita in forma ufficiale di una delegazione di parlamentari presso alcuni immobili oggetto di parere contrario da parte del Ministero della difesa, nello specifico, in forma esemplificativa e non esaustiva, con riferimento al sopralluogo presso la struttura militare di Forte Boccea, in cui sono intervenuti anche responsabili degli uffici del comune di Roma, dell'Agenzia del demanio, del Ministero della difesa, si è potuto constatare lo stato di completo abbandono dell'intero complesso; in quella occasione, il rappresentante del Ministero della difesa e dell'Agenzia del demanio si sarebbero dimostrati favorevoli alla richiesta avanzata dal Comune di Roma capitale –:
   se, in virtù dei processi di valorizzazione di alcune aree metropolitane, non intenda chiarire le motivazioni dei giudizi di diniego, con specifico riferimento a quei complessi che, come sta avvenendo in particolare a Roma per la struttura militare di Forte Boccea, paiono in stato di abbandono. (5-03833)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 22 ottobre 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-03833

  Con il documento di sindacato ispettivo in esame, gli interroganti chiedono di rivedere il parere di diniego al trasferimento a Roma Capitale ai sensi dell'articolo 56-bis del decreto-legge n. 69 del 2013 di alcuni compendi demaniali non più utili per le esigenze delle forze armate tra i quali il Forte Boccea.
  Sentiti gli Uffici competenti dell'amministrazione finanziaria, si rappresenta quanto segue.
  Al riguardo, si fa anzitutto presente che l'articolo 56-bis ha introdotto nuove, semplificate procedure per il trasferimento dei beni immobili di cui all'articolo 5, commi 1, lettera e), e 4, del decreto legislativo n. 85 del 2010 (patrimonio disponibile e beni già in uso e non più necessari alle finalità del Ministero della difesa), a titolo non oneroso, a comuni, province, città metropolitane e regioni, facendo salvezza di alcune finalità (usi istituzionali statali, destinazione a valorizzazione, dismissione eccetera).
  In caso di parere negativo, la normativa prevede un eventuale riesame del provvedimento di diniego e, laddove le richieste abbiano ad oggetto immobili assegnati alle Amministrazioni dello Stato, la verifica dell'effettiva sussistenza delle esigenze istituzionali all'utilizzo dell'immobile.
  Per quanto riguarda gli immobili richiesti da Roma Capitale, a fronte di circa 102 richieste è stato espresso parere positivo al trasferimento per 38 immobili.
  Per la rimanente parte le motivazioni del diniego sono da ricondurre alla circostanza che alcuni appartengono al demanio storico artistico che è assoggettato alla procedura prevista dall'articolo 5, comma 5, del decreto legislativo n. 85 del 2010, mentre altri erano già inseriti in accordi con Roma Capitale.
  Per quanto concerne il caso segnalato del complesso demaniale Forte Boccea, la vicenda esposta nel documento in oggetto sta conoscendo sviluppi positivi con la dismissione da parte del Ministero della Difesa e la prevista consegna a Roma Capitale nelle more della definizione delle modalità di trasferimento.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

Capo di governo