ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03831

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 314 del 21/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: DE LORENZIS DIEGO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 21/10/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SCAGLIUSI EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 21/10/2014


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 21/10/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 21/10/2014

SOLLECITO IL 06/05/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03831
presentato da
DE LORENZIS Diego
testo di
Martedì 21 ottobre 2014, seduta n. 314

   DE LORENZIS e SCAGLIUSI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   da fonti stampa pubblicate, in Campidoglio nel maggio 2002 viene firmato un protocollo che fissa le tappe per la costruzione della linea C della metropolitana di Roma;
   il 4 febbraio 2006, il consorzio d'imprese facente capo ad Astaldi, in associazione con Vianini, il Consorzio cooperative costruzioni e Ansaldo Trasporti è vincitore della gara d'appalto per la costruzione della metro linea C e il termine dei lavori per la tratta centrale viene indicato nel 2007 e prevede l'apertura della tratta Pantano – Centocelle nel mese di ottobre 2014;
   dopo dodici anni dalla firma del protocollo e sette dopo, l'ipotetica apertura prevista, per il mese di ottobre 2014 è rinviata;
   nella costruzione di tale opera, sempre da fonti stampa, emerge la presenza di infiltrazioni mafiose e subappalti. L'antimafia si è interessata al sistema di subappalti della metro C; negli anni, il costo per la realizzazione della nuova metro è lievitato fino a quota 3,4 miliardi;
   in particolare nell'articolo del «FattoQuotidiano.it» dal titolo «Roma discuteva di droga con il boss. Ora ha un appalto nel cantiere del Metro C» del 13 ottobre 2012, a firma di Andrea Palladino, emergerebbero dubbi sull'efficacia del sistema di controllo degli appalti riguardo la società Ceapp (società di costruzioni edili, appalti pubblici e privati);
   nel medesimo articolo viene riportato che il: «Principale socio e amministratore delegato della Ceapp è Aldo Ludovisi, imprenditore di Nettuno ben conosciuto alle forze dell'ordine. Venne arrestato nel 2004 nel corso dell'operazione antimafia denominata “Appia 2”, incastrato da alcune intercettazioni ambientali disposte dalla Dda romana. Poi, dopo qualche mese, fu prosciolto, perché quell'attività tecnica fu ritenuta non sufficientemente motivata in sede di udienza preliminare. Le parole registrate erano chiarissime, ma per i magistrati l'intercettazione ambientale non era formalmente valida» infine «Il nome di Aldo Ludovisi, nel 2005, era anche finito nelle pagine della commissione di accesso che portò allo scioglimento per mafia del comune di Nettuno: “Probabile prestanome della criminalità locale con numerose segnalazioni all'autorità giudiziaria”, scrivono gli ufficiali di polizia nella relazione, mettendo insieme i tanti elementi raccolti nelle diverse indagini sui gruppi criminali della costa laziale. Un'accusa pesantissima, che forse è stata valutata ininfluente da chi ha autorizzato l'appalto per la Ceapp»;
   la legge obiettivo (legge n.443 del 2001) istituita dall’ex Ministro Pietro Lunardi prevede che, nelle grandi opere i subaffidamenti siano esenti da qualunque controllo. La conseguenza dell'applicazione della suddetta legge ha portato, per la costruzione della metro C, una rete di quasi 5 mila subaffidatari, i tali da incrementare l'interesse dell'antimafia e della procura;
   da autorevoli fonte stampa, emerge come la Corte dei conti stia procedendolo tramite un'inchiesta a comprendere le singole responsabilità erariali. Al centro di tale inchiesta figurano: i rappresentati della stazione appaltante, del consorzio dei costruttori e 15 persone sotto indagine da parte dei magistrati contabili, i quali, sarebbero membri di quei «centri decisionali» e politici, locali e non, che potrebbero avere avuto un ruolo nella determinazione delle cifre, dei milioni di euro pubblici, versati dalla stazione appaltante ai costruttori;
   la tratta della futura metro Pantano – Centocelle non è attualmente garantita, da fonti stampa si comprende come la commissione di collaudo, istituita al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, non abbia rilasciato il nulla-osta decisivo per via di mancati adempimenti;
   l'8 ottobre 2014 il sindaco di Roma Ignazio Marino ha proseguito nell'occupazione simbolica degli uffici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per chiedere il verbale della Commissione sicurezza il quale negava l'apertura della metro C e nello stesso giorno in Campidoglio il sindaco ha convocato le imprese costruttrici, i vertici Atac spa (azienda per la mobilità) e l'avvocatura comunale per delineare i punti salienti della situazione;
   inoltre, la società Atac spa non è riuscita a mettere in condizione di funzionare regolarmente, un'infrastruttura che era stata ultimata e consegnata dalle aziende il 15 dicembre 2013, nel tratto compreso tra il capolinea di Pantano (Comune di Monte Compatri) e la stazione di Parco di Centocelle, nei pressi dell'incrocio tra via Prenestina e viale Palmiro Togliatti; a ciò occorre aggiungere, da parte di Atac Spa, la mancanza di una preparazione ottimale del personale e dal punto di vista tecnico i principali problemi, rilevati dal Ministero, riguardanti il software che consente di gestire la console remota che guida i treni –:
   quale sia l'orientamento ministeriale volto a sanare le criticità esposte in premessa, relative allo slittamento della chiusura dei lavori della metropolitana C di Roma;
   se il Ministro sia al corrente, come risulta da autorevoli fonti stampa, di possibili infiltrazioni mafiose concernenti i lavori del terzo ramo della metropolitana;
   quali iniziative urgenti intenda il Ministro porre in essere al fine di arginare la scandalosa situazione esposta in premessa, fermo restando l'inderogabile diritto dei cittadini di Roma ad avere servizi più efficienti in materia di trasporti pubblici. (5-03831)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

metropolitana

mafia

firma di accordo