ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03811

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 311 del 16/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: GIORDANO GIANCARLO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 16/10/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SCOTTO ARTURO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 16/10/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 16/10/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 16/10/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03811
presentato da
GIORDANO Giancarlo
testo di
Giovedì 16 ottobre 2014, seduta n. 311

   GIANCARLO GIORDANO e SCOTTO. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   l'accesso a determinati corsi di laurea è, nel nostro Paese, limitato ad un predeterminato numero di studenti per ogni anno;
   per accedere a tali corsi di laurea, di cui il più noto e con il più alto numero di chieste è sicuramente il corso di laurea in medicina, è necessario superare un test d'ingresso a risposte multiple;
   al termine del test vengono corretti i diversi elaborati, e si stila una graduatoria dei punteggi per stabilire quali candidati sono ammessi all'immatricolazione al corso di laurea;
   questo sistema, detto del «numero programmato» è da sempre oggetto di critiche in quanto limitante l'accesso al pieno diritto allo studio di migliaia di giovani ragazzi e ragazze ogni anno, costretti a rinunciare a proseguire la loro formazione oppure a rimodularla abbandonando le loro principali aspirazioni;
   inoltre, tale sistema è sempre stato foriero di irregolarità e vere e proprie illegalità, giacché alimenta la tendenza a ricercare raccomandazioni e modalità per superare il test anche illegittimamente;
   sono stati drammaticamente numerosi gli scandali che negli scorsi anni hanno accompagnato i vari test, ed altrettanto numerose sono state le richieste di condanne ad essi legate;
   l'ultimo esempio è quello relativo alle 65 condanne chieste dal pm di Bari Ettore Cardinali nel processo sui presunti test d'ingresso truccati nel 2007 alle facoltà a numero chiuso di Medicina ed odontoiatria delle università di Bari e Ancona;
   l'Unione degli universitari, confederazione di associazioni studentesche presenti nei più importanti atenei italiani, negli anni ha portato avanti un importante battaglia politica per chiedere l'abolizione totale e definitiva del sistema delle immatricolazioni a numero programmato;
   negli ultimi anni, proprio l'UdU ha deciso di sostenere quegli studenti che, esclusi a seguito dei test d'ingresso, avessero voluto fare ricorso amministrativo per segnalare le ormai consuete irregolarità verificatesi durante la prova;
   da alcuni anni, anche a seguito dei numerosi ricorsi, la graduatoria di alcuni di questi corsi di laurea, tra cui i già citati corsi di laurea di medicina ed odontoiatria, è diventata da stilare su base nazionale e non più su base locale;
   solo negli ultimi due anni sono stati oltre ottomila i ricorsi promossi dall'UdU ed accolti dal Tribunale amministrativo regionale per il Lazio;
   solitamente, in caso di accoglimento dei ricorsi, viene garantita agli studenti coinvolti la possibilità di immatricolarsi in sovrannumero;
   la richiesta, da parte dei ricorrenti, di potersi immatricolare in sovrannumero e non, invece, di richiedere l'annullamento dell'intero test, è motivata dalla volontà di far valere il diritto allo studio di tutti e di tutte;
   l'ultimo accoglimento risale al 9 ottobre 2014, e riguarda oltre 2500 studenti distribuiti su tutto il territorio nazionale;
   in Campania, quest'anno, sono stati circa 700 gli studenti che, tramite ricorsi collettivi, hanno ottenuto l'immatricolazione in sovrannumero;
   di questi, circa 200 ricorrenti avevano fatto richiesta alla seconda università di Napoli, università statale istituita nel 1990 e seconda, per numero di iscritti, di tutta la Campania;
   in merito alla loro posizione, la terza sezione bis del tribunale amministrativo regionale per il Lazio ha emesso il 10 settembre 2014 un'ordinanza, protocollata con n. 04307/2014 sul ricorso numero di registro generale 9663 del 2014, con cui ha accolto l'istanza cautelare dei ricorrenti disponendone l'immatricolazione con riserva e in sovrannumero e la tempestiva frequenza delle lezioni al corso di laurea in medicina e in odontoiatria, fissando poi a fine ottobre del 2015 la trattazione di merito del ricorso in udienza pubblica;
   il 23 settembre 2014 gli uffici amministrativi del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ha diffuso una nota a tutti gli atenei italiani con cui diceva che, laddove nelle ordinanze del Tar con cui venivano ammessi i ricorsi non fosse stato indicato esplicitamente l'ateneo in cui i ricorrenti avevano diritto ad immatricolarsi, essi andavano distribuiti senza possibilità di scelta in quegli atenei in cui il loro punteggio aveva la minor differenza possibile rispetto al punteggio del primo immatricolato;
   un sistema del genere, oltre ad essere incredibilmente ed inutilmente cervellotico, di fatto limitava profondamente il diritto allo studio dei ricorrenti, in quanto essi venivano costretti, molto spesso, a scegliere tra lo spostarsi anche di svariate centinaia di chilometri dalla loro residenza, con tutte le spese che ciò avrebbe comportato, e la rinuncia all'esercizio di un loro diritto;
   su queste basi, la seconda università di Napoli aveva inizialmente rifiutato di immatricolare gli studenti che avevano vinto il ricorso, per ottemperare alla nota ministeriale;
   l'ordinanza del Tar del Lazio, tuttavia, specificava esplicitamente quali fossero gli atenei obbligati a concedere l'immatricolazione, e, fatto valere questo aspetto dai ricorrenti, la seconda università di Napoli dal 3 ottobre 2014 ha ufficialmente iniziato ad immatricolare chi si trovava in questa particolare condizione;
   la seconda università di Napoli ha due diversi corsi di laurea in medicina, di cui uno presso le sedi di Napoli ed un secondo presso le sedi di Caserta;
   quando uno studente si iscrive al test d'ammissione, non ha facoltà di scegliere tra le due diverse opzioni interne alla SUN;
   tale scelta avviene solo ed esclusivamente nella fase di immatricolazione all'ateneo, ed in base ai punteggi dei test ed alle preferenze espresse, viene stilata una seconda graduatoria attraverso la quale avviene la ripartizione tra le due diverse ipotesi;
   nel caso degli studenti ammessi all'immatricolazione con riserva a seguito dei ricorsi, la seconda università di Napoli non ha provveduto ancora a tale ripartizione;
   in tutto ciò la seconda università di Napoli ha, per ora, pubblicato ufficialmente date ed orari dei corsi per il primo anno, pubblicandole sul sito per quanto riguarda sia la sede napoletana che l'opzione casertana;
   in merito a quest'ultima, sul sito è specificato che i corsi iniziati sono riservati esclusivamente ai soli studenti immatricolati vincitori di concorso;
   ad oggi non sono ancora state date comunicazioni ufficiali in merito alla ripartizione tra sede napoletana e sede casertana degli immatricolati con riserva, e di conseguenza non è ancora chiara data di inizio dei corsi e la loro sede per questi 200 studenti;
   sul sito «Circolodegliuniversitari.com», patrocinato dalla facoltà di medicina e chirurgia (sede di Caserta) della seconda università di Napoli, come attestato dalla lettera dell'allora preside di facoltà professore Delrio il 20 febbraio 2008 con numero di protocollo 248P/08, il webmaster ed amministratore del sito Pierluigi Mosca ha riportato un presunto estratto dal consiglio di corso di laurea del 13 ottobre 2014;
   è da ricordare che i verbali dei consigli di corso di laurea non vengono pubblicati ufficialmente dagli organismi dell'ateneo;
   nell'estratto riportato dal webmaster del sito patrocinato dal corso di laurea si afferma che il consiglio di corso di laurea avrebbe deliberato che per quanto riguarda gli studenti immatricolati in sovrannumero con riserva si provvederà all'allestimento rispettivamente di corsi di recupero pomeridiani e corsi compattati a partire da gennaio, e che ulteriori comunicazioni verranno date in seguito;
   ciò, come è evidente, impedirà di fatto agli studenti immatricolati con riserva di utilizzare, come da loro diritto, la sessione invernale di esami, trovandosi quindi pesantemente svantaggiati rispetto agli altri studenti;
   essere costretti a non dare gli esami per tempo mette questi studenti a maggior rischio di terminare in ritardo il proprio corso di studi, con un'evidente aggravio economico, specialmente in termini di ulteriori tasse universitarie da pagare;
   l'ordinanza del Tar, peraltro, affermava che agli studenti ricorrenti l'ateneo avrebbe dovuto garantire «la tempestiva frequenza delle lezioni», e quindi le scelte della seconda università di Napoli sono in evidente contrasto con quanto disposto dal Tribunale amministrativo regionale del Lazio;
   la raccolta dei soli immatricolati con riserva in corsi a parte e dalla fantasiosa conformazione (è ad esempio del tutto oscuro cosa si intenda con «corsi compattati») rischia di tradursi in una profonda ed intollerabile discriminazione ai loro danni, e li espone a possibili pressioni che non potrebbero in alcun modo essere considerate accettabili;
   i fatti narrati sono riportati anche nell'articolo dal titolo «Seconda Università, corsi “sdoppiati” alla facoltà di Medicina», pubblicato dall'edizione locale del quotidiano «Repubblica» il 16 ottobre 2014 –:
   se il Ministro non ritenga opportuno, urgente e doveroso, per quanto di competenza, intervenire al fine di ripristinare il diritto allo studio degli studenti immatricolati con riserva in sovrannumero per quanto riguarda la situazione narrata, anche per evitare eventuali risarcimenti da versare nei loro confronti laddove decidessero di agire per via giudiziaria in modo da far rivalere i loro ineccepibili diritti;
   se non ritenga necessario avviare un'opera di monitoraggio per verificare che vicende simili non stiano avvenendo anche in altri atenei italiani;
   se non ritenga che, considerato come ormai i test d'ammissione ai corsi di laurea a numero programmato siano sistematicamente superati anno dopo anno da un sempre crescente numero di ricorsi amministrativi sistematicamente vinti dagli studenti, e considerate le tante, troppe anomalie che i test comportano ogni anno e che l'applicazione delle ordinanze del Tar del Lazio possono causare, non sia giunto il momento di intervenire normativamente per sancire una volta per tutte l'abolizione del sistema del numero programmato per i corsi di laurea degli atenei italiani. (5-03811)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

universita'

accesso all'istruzione

insegnamento superiore