ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03807

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 311 del 16/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: SENALDI ANGELO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 16/10/2014


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 16/10/2014
Stato iter:
12/11/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 12/11/2014
Resoconto DE VINCENTI CLAUDIO VICE MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 12/11/2014
Resoconto SENALDI ANGELO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 16/10/2014

DISCUSSIONE IL 12/11/2014

SVOLTO IL 12/11/2014

CONCLUSO IL 12/11/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03807
presentato da
SENALDI Angelo
testo di
Giovedì 16 ottobre 2014, seduta n. 311

   SENALDI. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   è in corso di definizione in sede europea una nuova bozza di proposta relativa alla Fuel Quality Directive (FQD), la direttiva europea finalizzata alla conseguire una riduzione del 6 per cento delle emissioni dei carburanti per trasporti entro il 2020 anche attraverso il blocco dell'impiego dei carburanti derivati da «petrolio sporco», ovvero da fonti non convenzionali, il cui processo estrattivo è altamente impattante in termini di emissioni di gas climalteranti;
   il 23 febbraio 2012 il Comitato tecnico del Consiglio dei Ministri dell'ambiente, si è espresso sulla proposta della Commissione europea di mettere al bando il petrolio estratto dalle sabbie bituminose in base alla direttiva sulla qualità dei carburanti (2009/30/CE) che vuole l'immissione sul mercato europeo soltanto di carburanti fossili che prevedono l'opportunità di generare meno emissioni di carbonio (carbon intensive);
   il carburante derivato dalle sabbie bituminose (tar sand), secondo le tabelle contenute nella direttiva, redatte sulla base di studi scientifici, in special modo su quello dell’International Food policy research institute, sarebbe del 22 per cento più inquinante di altri combustibili, avendo un'intensità di carbonio pari a 107 gr megajoule di carburante, contro gli 87,5 gr dei tradizionali (secondo la società di consulenza IHS Cambridge Energy research associates sarebbe invece del 10-20 per cento) ed è caratterizzato da una peggior qualità e potere calorifico;
   numerosi organi di stampa, sia italiani che stranieri, riportano notizie circa l'arrivo di un primo, carico di petrolio da sabbie bituminose in Europa e precisamente in Sardegna –:
   se il Ministero dello sviluppo economico sia a conoscenza dell'arrivo presso la raffineria di Sarroch in Sardegna di un carico di petrolio derivante da sabbie bituminose attraverso la petroliera Minerva Gloria, primo carico di petrolio da sabbie bituminose in Europa;
   se l'utilizzo di un combustibile così diverso e di bassa qualità possa peggiorare le prestazioni di efficienza dei presidi di abbattimento delle sostanze inquinanti della raffineria di Sarroch inficiandone il rendimento e quindi causando un incremento delle emissioni in atmosfera ed un incremento dei residui di produzione.
(5-03807)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 12 novembre 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-03807

  Con riferimento alla richiesta di chiarimenti, presentati dall'Interrogante, in merito all'arrivo presso la raffineria Saras di Sarroch in Sardegna di un carico di petrolio derivante da sabbie bituminose, attraverso la petroliera «Minerva Gloria», (primo carico di petrolio da sabbie bituminose in Europa) e della conseguente richiesta di informazioni sull'impatto dell'utilizzo di tale combustibile, sulle prestazioni di efficienza dei presidi di abbattimento delle sostanze inquinanti, della citata raffineria Saras e se si sia verificato un incremento delle emissioni in atmosfera ed un incremento dei residui di produzione, conseguente a tale utilizzo, questo Ministero, anche a seguito della acquisizione di specifiche informazioni presso la Società interessata, chiarisce quanto segue.
  La proposta del 2011 della Commissione europea di mettere al bando il petrolio greggio pesante tra cui quello estratto dalle sabbie bituminose è stata profondamente modificata a seguito del completamento dell’impact assessment di questa misura, condotto dalla stessa Commissione UE che, pur confermando la loro maggiore intensità di carbonio rispetto ai greggi convenzionali, ne riduce l'impatto a valori molto più contenuti.
  Tuttavia la Commissione europea, nella sua recente proposta di regolamentazione di questa materia, continua a tener conto della maggiore intensità di carbonio dei greggi pesanti includendone il relativo valore nel calcolo dell'intensità di carbonio per benzina e diesel. Il processo di raffinazione dei greggi pesanti è identico a quello dei greggi convenzionali e, nelle raffinerie europee e in quelle italiane in particolare, soggette alla più severa legislazione ambientale a livello mondiale, la lavorazione dei greggi pesanti non genera alcun aumento di emissioni inquinanti tradizionali. Per quanto riguarda la CO2, il processo può richiedere un modesto maggior consumo di energia che naturalmente determina un corrispondente minimo aumento delle emissioni di CO2. Queste ultime, in ogni caso, restano rigorosamente all'interno delle quote di emissioni assegnate alle singole raffinerie sulla base della direttiva europea sull’Emission Trading System.
  Per quanto riguarda il petrolio ricevuto dalla Saras con la nave «Minerva Gloria» a Sarroch, si tratta di un greggio pesante che presenta un grado API di 19 e caratteristiche chimico fisiche del tutto analoghe a quelle dei greggi pesanti con gradi API simili, provenienti dal Medio Oriente o da altre regioni mondiali. Il greggio della petroliera «Minerva Gloria» è stato quindi preso in carico dalla Raffineria di Sarroch impiegando le stesse identiche infrastrutture utilizzate per gli altri greggi (stessi serbatoi e stessi impianti) e lavorato, in miscela con altri greggi, attraverso il tipico processo di lavorazione Saras, senza generare alcun impatto ambientale addizionale nella fase industriale. Non si tratta quindi di un greggio «diverso» da quelli che Saras normalmente tratta ed il suo impiego non ha peggiorato l'efficienza dei sistemi di abbattimento delle emissioni in raffineria e non ha dato luogo ad alcun aumento delle emissioni in atmosfera nel territorio di Sarroch.
  Inoltre il sito di Sarroch della Saras mette in atto un sistema di prevenzione contro i rischi ambientali, anche in materia di trasporto di petrolio via mare, certificato dalla registrazione volontaria Emas (Eco-Management and Audit Scheme) e dalla Iso «14001:2004». La Saras tra l'altro, ben prima che diventasse obbligo di legge, ha scelto di permettere l'attracco a Sarroch solo a navi con il doppio scafo, a maggior tutela dell'ambiente marino.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

inquinamento da idrocarburi

inquinamento atmosferico

riduzione delle emissioni gassose