ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03806

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 311 del 16/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: GAROFALO VINCENZO
Gruppo: NUOVO CENTRODESTRA
Data firma: 16/10/2014


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 16/10/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 16/10/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03806
presentato da
GAROFALO Vincenzo
testo di
Giovedì 16 ottobre 2014, seduta n. 311

   GAROFALO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
   il 6 ottobre 2014, su un quotidiano online di Messina e provincia, è stato riportato integralmente il racconto di un viaggiatore e del suo «viaggio della speranza» per raggiungere, dalla Sicilia, il «Continente»;
   il racconto, che fa eco a centinaia di sfoghi dello stesso tenore pubblicati sui social in queste settimane, mette in evidenza e sintetizza tutte le difficoltà che affrontano i viaggiatori siciliani che, arrivati alla stazione di Messina a bordo di un treno, devono raggiungere Villa San Giovanni o altre destinazioni fuori dalla Sicilia;
   in particolare il racconto denuncia come, lungi dal semplificare la già complicatissima vita dei passeggeri meridionali, FS ignori le più elementari norme di un trasporto pubblico che funzioni tanto che chi, come la protagonista della vicenda riportata, con un treno regionale arriva alla stazione centrale di Messina non può salire a bordo della nave RFI per attraversare lo Stretto, se non in possesso di un biglietto FS nazionale, e si trova costretto dalla stazione centrale a recarsi all'imbarco privato se vuole raggiungere la Calabria;
   anche chi è in possesso di un biglietto FS per destinazioni nazionali, una volta raggiunta la stazione centrale è costretto, spesso, ad una lunga attesa prima che arrivi la nave RFI che effettua il traghettamento, in contrasto con il principio di efficienza del trasporto pubblico e di economia in termini di tempo e con il rischio di perdere la coincidenza con il treno in partenza da Villa San Giovani per altre destinazioni nazionali;
   in passato, per evitare estenuanti tempi di attesa in stazione, i passeggeri scendevano dal treno e attraversavano lo Stretto a bordo della nave passeggeri Bluferries;
   la possibilità di effettuare questo «trasbordo» non è più consentita da quando Bluferries ha deciso di non offrire più il collegamento per i passeggeri tra la stazione di Messina e quella di Villa San Giovanni con la conseguenza che, attualmente, la continuità territoriale tra le due sponde è garantita ai passeggeri solo dal servizio di collegamento rapido Metromare e dall'operatore privato che diventa l'unico ad assicurarlo quando, nel week end, Metromare si ferma;
   l'operatore privato attracca a un chilometro circa dalla stazione di Villa San Giovanni e non esistono servizi che colleghino i passeggeri con la stazione centrale, con la conseguenza che gli stessi – di qualunque età, in qualunque condizione fisica compresi anziani, invalidi, donne incinte, famiglie con bambini e con bagagli al seguito – sono costretti a percorrere a piedi la strada che dall'approdo porta alla stazione;
   a peggiorare ulteriormente la situazione, già paradossale nel 2014 per un Paese come l'Italia, si aggiunge che i privati non sono tenuti a coordinare le proprie corse all'orario dei treni con la conseguenza che, spesso, i passeggeri sono costretti a partire con larghissimo anticipo o a fare corse al cardiopalma per non perdere il treno;
   la situazione di progressivo peggioramento del trasporto pubblico in generale, da e per la Sicilia, è tale da ingenerare negli utenti siciliani, in particolare nei più giovani, un senso di generale sfiducia in qualsivoglia cambiamento migliorativo e di rassegnazione all'idea di abbandonare l'isola, a sua volta abbandonata dallo Stato;
   questa politica di disattenzione nei confronti del sistema di trasporto siciliano – che si traduce in ritardi, mancanza di pulizia, utilizzo di vetture vetuste, servizi ai passeggeri nulli, inadeguati servizi di collegamento marittimi e ferroviari, infrastrutture fatiscenti all'interno degli scali sia marittimi che ferroviari – oltre a produrre un'insoddisfazione complessiva nei confronti del servizio pubblico di trasporto in Sicilia, preclude qualsiasi prospettiva di crescita e di sviluppo economico dell'isola, sempre più difficile da raggiungere;
   lo scorso primo ottobre è stato siglato un accordo di programma con il quale lo Stato trasferisce alla Regione le funzioni e le competenze dei rapporti con le ferrovie –:
   quali valutazioni intenda esprimere con riferimento a quanto esposto in premessa;
   se non ritenga opportuno intervenire con FS affinché riduca i tempi di attesa per l'imbarco dei treni e consenta, altresì, l'imbarco sulla nave destinata ai treni, anche ai passeggeri che sono in possesso di un biglietto regionale FS, facilitando, almeno per loro, l'attraversamento dello Stretto;
   se sia a conoscenza della situazione di estremo degrado e inefficienza in cui si trovano i servizi di collegamento ferroviari e marittimi tra Messina e Villa San Giovanni;
   se non ritenga opportuno, per quanto di competenza propria, in sede di prossima stesura del contratto di servizio per il trasporto ferroviario intervenire presso Trenitalia affinché sia garantita maggiore efficienza negli standard qualitativi offerti, a viaggiatori e pendolari siciliani, in considerazione dei disagi e delle inefficienze che persistono nell'ambito dei servizi di collegamento nell'area dello Stretto;
   se le evidenti condizioni di precarietà dei servizi di collegamento e di transito per un fondamentale incrocio della viabilità quale quello tra Villa San Giovanni e Messina, costituiscano una violazione del principio di continuità territoriale, che oltre ad essere costituzionalmente garantito, rappresenta uno dei presupposti da rispettare, nell'ambito della concessione del servizio di trasporto ferroviario e marittimo. (5-03806)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

trasporto ferroviario

trasporto marittimo

veicolo su rotaie