ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03795

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 309 del 14/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: VENITTELLI LAURA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 14/10/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 14/10/2014
Stato iter:
18/03/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 18/03/2015
Resoconto CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 18/03/2015
Resoconto VENITTELLI LAURA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 14/10/2014

DISCUSSIONE IL 18/03/2015

SVOLTO IL 18/03/2015

CONCLUSO IL 18/03/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03795
presentato da
VENITTELLI Laura
testo di
Martedì 14 ottobre 2014, seduta n. 309

   VENITTELLI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   nella versione in bozza («draft») della proposta regionale di definizione del Programma di sviluppo rurale 2014-2020, scaricabile dal sito web della regione Molise, si fa riferimento alla formulazione della misura 8.2.4.2. – sub misura 4.2, relativa al sostegno ad investimenti a favore della trasformazione/commercializzazione e/o dello sviluppo dei prodotti agricoli;
   nell'ambito di tale misura sono individuate, quali soggetti beneficiari degli aiuti, le «Imprese agricole in forma singola o associata. PMI, come definite dalla raccomandazione 2003/361/CE della Commissione, operanti nella trasformazione dei prodotti agricoli compresi tra quelli di cui all'Allegato I del Trattato, della commercializzazione e vendita dei prodotti agroalimentari. Reti d'imprese, i cui componenti operano nell'ambito della produzione, trasformazione, commercializzazione e vendita dei prodotti agroalimentari»;
   la scelta di limitare i beneficiari alle sole piccole e medie imprese determinerebbe l'esclusione dagli aiuti del Programma di sviluppo rurale Molise delle imprese di trasformazione di dimensioni eccedenti i parametri europei relativi alle piccole e medie imprese;
   la disciplina e lo sviluppo rurale per il periodo 2014-2020, ed in particolare l'articolo 17 del regolamento dell'unione europea n. 1305/2013, hanno finalmente eliminato ogni limitazione o restrizione attinente agli aiuti per le grandi imprese attive nel settore della trasformazione;
   non sono, infatti, più previsti limiti dimensionali di alcun tipo, dopo che per il periodo 2007-2013 detti aiuti erano stati invece resi accessibili solo alle imprese con meno di 200 milioni di euro di fatturato o meno di 750 addetti (cosiddette «intermedie»);
   proprio per tale ragione le altre regioni non hanno previsto nei loro Programmi di sviluppo rurale 2014-20 alcuna limitazione dimensionale per le imprese operanti nel campo della trasformazione dei prodotti agricoli;
   se la previsione del Programma di sviluppo rurale Molise dovesse confermarsi restrittiva rispetto al quadro normativo comunitario, anche nella versione definitiva, si profilerebbe una situazione nella quale proprio le imprese più capaci di valorizzare, per la propria consistenza e la posizione di mercato, le produzioni agricole locali e di condividere i risultati economici conseguiti con i produttori conferenti, sarebbero escluse dall'accesso agli aiuti;
   è utile rilevare che tutti i regimi di aiuto di Stato autorizzati dalla CE per investimenti nel settore agricolo ed agroalimentare (Contratti di Filiera e Distretto, Regime ISA Spa, ecc.) presuppongono, ai fini dell'ammissibilità, la coerenza degli interventi con i Piani di sviluppo rurale delle regioni ove insistono gli investimenti, pertanto l'attuale definizione della misura in oggetto contenuta nel Piano di sviluppo rurale Molise vedrebbe ingiustamente escluse un'importante realtà di imprese, anche di cooperative storiche, dall'accesso a qualunque tipologia di aiuto anche a livello nazionale –:
   se il Ministro, nell'ambito del negoziato formale con la regione Molise non intenda segnalare, con riferimento al regime di aiuti di cui in premessa, l'opportunità di assicurare l'accesso ai medesimi aiuti anche alle imprese di maggiori dimensioni. (5-03795)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 18 marzo 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-03795

  Faccio presente che le scelte relative ai limiti dimensionali cui rapportare gli aiuti, così come le altre scelte di programmazione effettuate nell'ambito del PSR, costituiscono prerogativa specifica dell'Autorità di gestione e non sono soggette a negoziato con il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, se non nel caso in cui le stesse dovessero porsi in contrasto con i contenuti dell'Accordo di Partenariato 2014-2020.
  Ciò deriva dal combinato disposto degli articoli 4, paragrafo 4, e 26, paragrafo 2, del Regolamento (UE) n. 1303 del 2013 e dall'applicazione che agli stessi è stata data a livello nazionale con l'Accordo di Partenariato sopra citato, nel quale vengono definiti, per ciascun fondo Ue, il livello territoriale di articolazione dei programmi e la ripartizione di responsabilità che ne derivano.
  Nel caso di specie, tuttavia, segnalo che le scelte compiute dalla regione Molise risultano coerenti con quanto statuito dal predetto Accordo ed appaiono, inoltre, pertinenti con l'analisi di contesto contenuta nel PSR Molise e con la valutazione ex ante del programma stesso che rappresentano, alla luce dell'articolo 8 del Regolamento (UE) n. 1305 del 2013, gli unici strumenti attraverso i quali possono essere individuati i fabbisogni territoriali e le modalità di intervento dei Programmi di sviluppo rurale.
  Rilevo, tra l'altro, che, ai sensi dell'articolo 54, paragrafo 3, del Regolamento (UE) n. 1303 del 2013, il valutatore ex ante deve essere indipendente dalle Autorità nazionali preposte all'attuazione dei fondi dell'Unione europea e, pertanto, non può essere influenzato da questi ultimi nell'elaborazione del proprio giudizio e delle proprie raccomandazioni.
  Pertanto, alla luce di quanto detto, faccio presente che l'ordinamento non attribuisce al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali specifiche competenze di indirizzo sulle scelte regionali in merito al superamento del vincolo dimensionale per l'accesso ai benefici della misura di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sviluppo rurale

aiuto regionale

prodotto agricolo