ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03790

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 309 del 14/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: PESCO DANIELE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 14/10/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SORIAL GIRGIS GIORGIO MOVIMENTO 5 STELLE 14/10/2014
ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE 14/10/2014
BARBANTI SEBASTIANO MOVIMENTO 5 STELLE 14/10/2014
CANCELLERI AZZURRA PIA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 14/10/2014
RUOCCO CARLA MOVIMENTO 5 STELLE 14/10/2014
PISANO GIROLAMO MOVIMENTO 5 STELLE 14/10/2014
VILLAROSA ALESSIO MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 14/10/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 14/10/2014
Stato iter:
15/10/2014
Fasi iter:

RITIRATO IL 15/10/2014

CONCLUSO IL 15/10/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03790
presentato da
PESCO Daniele
testo di
Martedì 14 ottobre 2014, seduta n. 309

   PESCO, SORIAL, ALBERTI, BARBANTI, CANCELLERI, RUOCCO, PISANO e VILLAROSA. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   non c’è ancora traccia di una ripresa del credito per le famiglie e — soprattutto — per le imprese;
   secondo i dati di Banca d'Italia i prestiti al settore privato, corretti per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, hanno registrato una contrazione su base annua del 3,2 per cento (- 3,1 per cento ad aprile);
   i prestiti alle famiglie sono scesi dell'1 per cento sui dodici mesi, come ad aprile; quelli alle società non finanziarie sono diminuiti, sempre su base annua, del 4,7 per cento (- 4,4 per cento ad aprile);
   agli italiani costa caro farsi prestare denaro: i tassi d'interesse, comprensivi delle spese accessorie, sui finanziamenti erogati nel mese alle famiglie per l'acquisto di abitazioni sono stati pari al 3,65 per cento (3,63 nel mese precedente); i tassi d'interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie di importo fino a 1 milione di euro sono risultati pari al 4,18 per cento (4,27 per cento ad aprile); i tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,87 per cento (0,89 per cento ad aprile);
   anche la qualità del credito fatica a migliorare, tanto che il tasso di crescita sui dodici mesi delle sofferenze è risultato pari al 21,7 per cento in leggero calo rispetto al 22,3 per cento di aprile;
   quello che assomiglia sempre più ad un vero e proprio credit crunch rischia di causare nel nostro Paese una drammatica caduta del potere di acquisto delle famiglie e la scomparsa del tessuto delle piccole e medie imprese, che è stata da sempre la colonna portante della nostra economia;
   l'Istat segnala che l'industria italiana torna in rosso: a maggio produzione giù dell'1,8 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, a maggio registra un freddo – 1,2 per cento rispetto al mese precedente — il risultato peggiore dal novembre 2012;
   sono in arrivo nuove risorse dalla BCE: le nuove operazioni di prestito (Targeted Longer-Term Refinancing Operations) avranno una scadenza di quattro anni; su di esse le banche pagheranno un tasso molto basso, quello che normalmente versano sulle operazioni con scadenza a una settimana, maggiorato di dieci punti base: attualmente lo 0,25 per cento;
   la motivazione ufficiale alla base di questa operazione è che i fondi saranno usati dalle banche per prestarli alle imprese, ma nel documento della BCE che spiega le technicalities delle operazioni, si scopre che potranno essere utilizzate proprio come le precedenti Ltro, che furono in larga parte impiegate per comprare titoli di Stato e lucrare così la differenza tra il loro rendimento e il tasso di favore pagato alla BCE come sottolineato dagli economisti de lavoce.info;
   infatti, nella sua prima parte il provvedimento non crea nessun incentivo ad aumentare i prestiti alle imprese e non c’è nessun vincolo nella destinazione dei prestiti ricevuti dalla BCE: possono essere usati a discrezione della banca che li riceve;
   qualche incentivo in più viene dal meccanismo con il quale saranno determinate le sei tranche successive, che verranno erogate ogni trimestre, dal marzo 2015 al giugno 2016, per un ammontare complessivo stimato in circa 600 miliardi: la somma che ciascuna banca potrà prendere a prestito sarà proporzionale al flusso netto di nuovi prestiti erogati;
   il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, ha dichiarato all'assemblea annuale dell'ABI che nell'area dell'euro «la crescita è ancora molto debole» e in Italia «la ripresa stenta ad affermarsi» ma le nuove operazioni di rifinanziamento a lungo termine (Tltro) della BCE, finalizzate a fornire credito all'economia reale, metteranno a disposizione delle banche italiane «un ammontare potenzialmente cospicuo» che «può superare i 200 miliardi» e che alle piccole e medie imprese possono arrivare risorse «stimabili in circa 120 miliardi»;
   Visco ha sottolineato anche che il sistema finanziario «deve riguadagnare la fiducia del pubblico» e per farlo «non deve fare mancare il finanziamento a chi lo merita, sostenendo l'economia reale», con «limpidezza dei comportamenti e salvaguardia della legalità», anche perché la crisi «ha fatto emergere comportamenti inadeguati, imprudenti, talora scorretti da parte degli amministratori» degli istituti bancari –:
   se sia al corrente dei dati esposti in premessa e quali misure intenda adottare, per quanto di competenza, affinché le banche siano maggiormente responsabilizzate e sensibilizzate circa la destinazione dei nuovi fondi previsti dalla BCE a favore delle famiglie e imprese, e se ritenga opportuno a tal fine assumere iniziative per tassare le plusvalenze realizzate dalle banche, lucrando sui titoli di Stato con fondi di provenienza BCE in maniera da contrastare tale forma di investimento, a vantaggio degli investimenti nell'economia reale. (5-03790)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

Banca centrale europea

banca

acquisto della proprieta'