ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03769

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 306 del 09/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: MANTERO MATTEO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 09/10/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 09/10/2014
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 09/10/2014
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 09/10/2014
DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 09/10/2014
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 09/10/2014
CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 09/10/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 09/10/2014
Stato iter:
09/09/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 09/09/2015
Resoconto DE FILIPPO VITO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 09/09/2015
Resoconto MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 09/10/2014

DISCUSSIONE IL 09/09/2015

SVOLTO IL 09/09/2015

CONCLUSO IL 09/09/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03769
presentato da
MANTERO Matteo
testo di
Giovedì 9 ottobre 2014, seduta n. 306

   MANTERO, GRILLO, LOREFICE, SILVIA GIORDANO, DI VITA, DALL'OSSO e CECCONI. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   qualche giorno fa, il Ministro interrogato ha proceduto ad ufficializzare l'incarico di due nuovi direttori generali, Renato Botti e Ranieri Guerra, rispettivamente alla programmazione sanitaria e all'area della prevenzione;
   Renato Botti è ex direttore generale della sanità della regione Lombardia, presidente del Gruppo merceologico sanità di Assolombarda, membro della commissione sanità della Confindustria, direttore generale della Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor di Milano, membro dei consigli di amministrazione di Molmed Spa e Telbios Spa — società partecipate dalla controllata Science-Park Raf e da primari gruppi industriali e finanziari italiani, che operano nel settore delle biotecnologie e della telemedicina-teleassistenza;
   Renato Botti è stato nominato, da ultimo, nel dicembre 2013, come nuovo sub commissario per il piano di rientro del Lazio, passando così dal privato alla sanità pubblica;
   Ranieri Guerra, medico specializzato in salute pubblica in Italia e nel Regno Unito, ha lavorato in diverse aree del mondo, oltre l'Italia, e, prima di diventare consigliere scientifico dell'ambasciata italiana a Washington, è stato direttore delle relazioni interne presso l'Istituto superiore di sanità italiano, nonché direttore sanitario presso l'Agenzia dell'Onu per i profughi palestinesi (UNRWA);
   i criteri previsti per la nomina alle posizioni più alte del dicastero diretto sembrerebbero essere stati specifici per i due nominati, tanto che il Fattoquotidiano.it e il giornalista Thomas Mackinson due mesi prima della nomina hanno fatto una sorta di prova, ovvero hanno indovinato i prescelti;
   ilfattoquotidiano.it ha esaminato il bando ed evidenziato come i requisiti richiesti si adattavano, in apparenza, solo a due nomi, e ha depositato presso un notaio una scrittura, prevedendone l'esito mentre il concorso era ancora aperto;
   Botti e Guerra, i nomi indicati e depositati dal giornalista, sono stati infatti i neo nominati dal Ministro Lorenzin, coloro che hanno superato la selezione tra quanti avevano i requisiti di professionalità sanitarie per il ruolo; a parere dell'interrogante appare difficile pensare che si tratti di coincidenza;
   nella risposta a quanto affermato dal Fatto Quotidiano, pubblicata su Il Giornale, il Ministro ha respinto le accuse sostenendo che «l'interpello ha avuto evidenza pubblica, tutto è stato pubblicato sul sito»;
   per effettuare la selezione, vi è l'obbligo della selezione pubblica, come prevede la legge (decreto legislativo n. 165 del 2001), ma come riporta la testata del Fatto Quotidiano, i Ministri possono tuttavia individuare i criteri necessari per il ruolo, il che inevitabilmente comporta l'esclusione di probabili concorrenti;
   vi è stata una procedura d'urgenza «a una ricognizione estesa a quelli di seconda fascia — spiega il giornale — 111 in tutto, e anche fuori le mura del Ministero»;
   il giornalista Thomas Mackinson ha scritto commentando: «Certo, a saperlo. Perché nonostante la legge prescriva l'evidenza pubblica, l'avviso è stato inviato via mail solo alle direzioni generali e pubblicato — a fine luglio e con una settimana di tempo per candidarsi — in un ramo del sito del Ministero ben poco evidente: per trovarlo — ed è una consuetudine in fatto di incarichi — bisogna andare nell'area “ministero e ministro”, sezione “amministrazione trasparente” (sic !), cliccare sull'area “personale”, poi il link “dirigenti”, infine il bottone “posti di funzioni disponibili”»;
   i requisiti professionali indicati dal Ministro a base della procedura appaiono agli interroganti fin troppo specifici ed in linea con il curriculum dei due nominati, nonostante la Corte dei Conti abbia più volte ribadito che «il profilo pubblicistico della procedura di interpello per il conferimento di incarichi dirigenziali assegna a tale procedura garanzia di tutela del buon andamento, dell'imparzialità e della trasparenza finalizzate al perseguimento dell'interesse pubblico e all'efficacia dell'azione amministrativa» –:
   come il Ministro interrogato giustifichi i fatti esposti in premessa, e il risultato dell'interpello previsto in anticipo dalla stampa;
   se non ritenga più opportuno valorizzare le risorse interne e a costo zero impiegando i dirigenti che operano da anni e con valutazioni positive, invece, di nominare «soggetti esterni» che provengono da aziende private e da enti di ricerca;
   quali siano i costi a carico della finanza pubblica per la scelta operata, tenuto conto che secondo il Ministro interrogato si tratta di «nomine che non avranno aggravio aggiuntivo per lo Stato», mentre da quanto riportato sull'articolo de ilfattoquotidiano.it tale decisione potrebbe comportare un ulteriore costo per l'amministrazione, ovvero «oltre 260 mila euro l'anno, a differenza di un dirigente interno il quale avrebbe richiesto solo il differenziale stipendiale, da circa 100 mila euro lordi fino a 225 mila euro». (5-03769)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 9 settembre 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-03769

  In via preliminare e a carattere generale, ricordo che a seguito del riordino del Ministero della salute di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 febbraio 2014, n. 59 (in vigore dal 23 aprile 2014), l'assetto organizzativo del Ministero è articolato attualmente in un Segretariato generale e in 12 Direzioni Generali.
  Ai sensi dell'articolo 19, comma 2, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 59/2014, il Ministro della salute era tenuto a procedere al conferimento dei 12 posti relativi alle Direzioni Generali, nel termine massimo di sei mesi dall'entrata in vigore del riordino (quindi entro il 23 ottobre 2014), anche in considerazione che l'operatività delle nuove strutture rimaneva espressamente condizionata, dalla stessa norma (articolo 19, comma 2), al conferimento di tali incarichi.
  Il Ministero ha reso note le nuove posizioni dirigenziali di livello generale, anche mediante la loro pubblicazione nell'apposita sezione del sito istituzionale, e si è avviata una ricognizione preliminare tra i Direttori Generali del Ministero, per raccogliere le loro manifestazioni di interesse.
  A seguito della ricognizione preliminare, che ha interessato anche i Dirigenti di I fascia del Ministero della salute temporaneamente in servizio presso altre Amministrazioni, il Ministro ha formulato, con il consenso dei Dirigenti interessati, una proposta cumulativa per il conferimento – a decorrere dal 15 settembre 2014 – di 10 incarichi di Direzione Generale su 12 posti di funzione disponibili, assicurando il mantenimento dell'incarico per tutti gli aventi diritto, tenendo conto sia della Direttiva n. 10/2007 del Dipartimento della funzione pubblica, concernente la disciplina della procedura di «Affidamento, mutamento e revoca degli incarichi di direzione degli uffici dirigenziali», sia dell'atto di indirizzo, adottato dal Ministro della salute pro-tempore in data 16 giugno 2010, che ha disciplinato i criteri per il conferimento degli incarichi dirigenziali presso il Ministero della salute.
  Si coglie l'occasione per osservare che, anche tenendo conto di quanto disposto dalla legge n. 190/2012 e dal piano triennale della prevenzione della corruzione, adottato con decreto del Ministro della salute il 31 gennaio 2014, è stato applicato il criterio della rotazione del personale dirigenziale per 8 posizioni su 10.
  All'esito di questa prima fase, rimanevano vacanti due posti di funzione, da assegnare anch'essi in base alle ordinarie procedure di interpello.
  In particolare la Direzione Generale della programmazione sanitaria sarebbe rimasta vacante dal 5 agosto 2014, in quanto il titolare uscente avrebbe assunto un nuovo incarico, da quella data, presso l'AGENAS; mentre la Direzione Generale della prevenzione sanitaria sarebbe rimasta vacante dal 15 settembre 2014, per il passaggio del precedente titolare alla Direzione Generale degli alimenti e della nutrizione.
  Conseguentemente, in data 24 luglio 2014, sulla base dei requisiti professionali individuati in relazione alla natura e alle caratteristiche degli obiettivi prefissati, ed alla complessità delle strutture interessate, comunicati all'Ufficio Generale delle risorse, dell'organizzazione e del bilancio, si è dato avvio alle procedure di interpello.
  Acquisite le candidature per le due posizioni, provenienti da Dirigenti interni e di altre Amministrazioni pubbliche, il Ministro della salute ha formulato, in data 8 agosto 2014 e confermato in data 29 agosto 2014, la motivata proposta di conferimento al dottor Raniero Guerra, Dirigente tecnologo dell'Istituto Superiore di Sanità e addetto scientifico all'Ambasciata italiana in Washington, dell'incarico di direzione della Direzione Generale della prevenzione sanitaria, in quanto ritenuto il candidato migliore a ricoprire tale incarico.
  Relativamente alla Direzione Generale della programmazione sanitaria, non avendo rilevato fra le candidature pervenute la professionalità necessaria a svolgere la delicata funzione, il Ministro in data 5 settembre 2014 ha formulato la motivata proposta di conferimento dell'incarico di direzione al dottor Renato Alberto Mario Botti, già Sub Commissario alla sanità della regione Lazio, che aveva manifestato la propria disponibilità al riguardo.
  Gli incarichi, di durata triennale, sono stati perfezionati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 9 settembre 2014 e regolarmente registrati dalla Corte dei Conti in data 30 settembre 2014.
  Ciò premesso, si sottolinea la correttezza dell'operato del Ministro della salute e la regolarità amministrativa delle procedure adottate.
  In particolare, va evidenziato che la procedura di interpello non è un concorso pubblico.
  Il decreto legislativo n. 165/2001 e successive modificazioni (Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche) prevede due distinte procedure per l'accesso alla dirigenza di I fascia dello Stato.
  Da un lato, l'articolo 19, comma 4, descrive la procedura di conferimento degli incarichi di livello dirigenziale generale, dall'altro, l'articolo 28-bis disciplina l'accesso concorsuale alla qualifica di dirigente di I fascia.
  Le procedure in questione riguardano la prima delle due ipotesi: non costituiscono concorsi pubblici, soggetti alle relative regole, bensì semplici procedure di interpello.
  L'esercizio del potere discrezionale del Ministro (potere di proposta della nomina al Presidente del Consiglio dei ministri), trattandosi di provvedimenti relativi a incarichi di livello generale, e quindi caratterizzati dalla stretta connessione delle funzioni espletate con gli indirizzi politico-amministrativi espressi dai vertici della struttura statale, non può prescindere da aspetti fiduciari connessi al livello della funzione, soprattutto in una organizzazione basata ora su un Segretariato Generale e Direzioni Generali, e non più su dipartimenti.
  Il conferimento degli incarichi è avvenuto, con le modalità di cui all'articolo 19, comma 1-bis, per cui l'Amministrazione rende conoscibili, anche mediante pubblicazione di apposito avviso sul sito istituzionale; il numero e la tipologia dei posti di funzione che si rendono disponibili nella dotazione organica ed i criteri di scelta; acquisisce le disponibilità dei dirigenti interessati e le valuta.
  In particolare, deve essere assicurata la pubblicità della procedura e la predeterminazione dei criteri di scelta che l'Amministrazione intende porre a base del procedimento di valutazione dei candidati alla copertura dei posti dichiarati disponibili.
  A tal riguardo, la procedura di conferimento degli incarichi in questione ha rispettato tutti i canoni prescritti dalle norme di riferimento.
  Per quanto riguarda la pubblicità degli atti di interpello, essi sono stati, come in tutte le altre precedenti occasioni, trasmessi agli Uffici centrali e periferici del Ministero della salute, inviati per «email» a tutti i Dirigenti di II fascia del Ministero in servizio, resi disponibili nella Intranet aziendale e, come prevede appunto l'articolo 19, comma 1-bis, pubblicati nella apposita sezione «amministrazione trasparente», presente nel sito istituzionale del Ministero, la cui struttura risponde sia a tutti i criteri indicati dal decreto legislativo n. 33/2013, in materia di trasparenza della Pubblica amministrazione sia a tutte le successive direttive applicative, proprio nella parte dedicata alla dirigenza, nella quale vengono abitualmente pubblicate tutte le notizie in merito alle posizioni funzionali disponibili e ai relativi interpelli periodicamente attivati dall'Amministrazione.
  La regolamentazione interna del Ministero, adottata con il citato atto di indirizzo del 16 giugno 2010, inoltre, prevede che per l'acquisizione delle candidature venga assicurato un termine di presentazione delle domande di almeno 10 giorni continuativi; anche tale indicazione, nel caso in esame, è stata rispettata, in quanto gli interessati hanno avuto a disposizione, a tale fine, 11 giorni (dal 24 luglio al 4 agosto).
  Gli interpelli contenevano, come previsto dalla normativa, l'indicazione dei criteri di scelta dei candidati, in base a requisiti relativi agli obiettivi di politica sanitaria fissati dall'Organo di indirizzo politico-amministrativo, e tutte le candidature pervenute sono state approfonditamente valutate.
  In particolare, con riferimento alla indicazione preventiva di requisiti molto stringenti, va osservato che la predeterminazione dei criteri di valutazione delle candidature è un elemento che la giurisprudenza della Corte dei conti ritiene imprescindibile, in quanto, diversamente, una motivazione della scelta effettuata «ex post», ossia sul soggetto prescelto, sarebbe illegittima, poiché contraria al rispetto del principio di buon andamento e dell'obbligo di trasparenza dell'azione dei pubblici poteri: pertanto, l'Amministrazione è tenuta a determinare «ex ante» i criteri di scelta che intende porre a base del procedimento di valutazione dei candidati alla copertura dei posti dichiarati disponibili.
  Considerata l'attuale fase economica attraversata dal Paese e la necessità di assicurare, da un lato, la sostenibilità di lungo periodo del servizio sanitario e, dall'altro, il miglior utilizzo delle limitate risorse a disposizione, anche per liberare parte di esse a favore di politiche di investimento in sanità per il rilancio dell'economia e dell'occupazione, per la Direzione Generale della programmazione sanitaria si è fatto ricorso ad un esperto del settore sanitario, con spiccata competenza e professionalità di tipo economico, in grado di approfondire un conto economico o un bilancio di una ASL o di una regione e di dialogare al tavolo tecnico con gli omologhi Dirigenti della Ragioneria Generale dello Stato.
  Analogamente, tenuto conto dell'evoluzione del fenomeno migratorio nel nostro Paese e delle implicazioni di tipo sanitario che ciò comporta (una tra tutte la situazione di allerta connessa al virus Ebola), appare in linea con gli attuali obiettivi di profilassi internazionale aver individuato, per la Direzione Generale della prevenzione sanitaria, un medico di levatura internazionale, con comprovata esperienza professionale in istituzioni di sanità pubblica nazionali, europee e internazionali, e nella gestione di progetti di cooperazione sanitaria nei Paesi in via di sviluppo, e con specifica competenza ed approfondita conoscenza degli aspetti sanitari dei fenomeni migratori.
  Per quanto riguarda la legittimità del ricorso a professionalità esterne al Ministero della salute, va precisato, da un lato, che questo Ministero, dopo attenta valutazione delle candidature interne, si è mosso nei limiti dei contingenti previsti dalla legge per questo tipo di incarichi, utilizzando per il dottor Guerra, dirigente di altra pubblica amministrazione, uno dei due posti disponibili ai sensi dell'articolo 19, comma 5-bis, e per il dottor Botti, professionalità esterna alla Pubblica amministrazione, il posto disponibile ai sensi dell'articolo 19, comma 6.
  L'interpello quindi, nei casi in esame, ha sostanzialmente assunto la funzione di verifica preventiva circa la disponibilità di risorse interne idonee (comma 6, per l'affidamento a soggetto esterno alla PA), ovvero di risorse interne valutabili allo stesso livello professionale del dirigente di altra amministrazione candidatosi (comma 5-bis, per l'affidamento a dirigente di altra pubblica amministrazione).
  Va evidenziato che la domanda del dottor Guerra è stata acquisita ai sistemi informatici del Ministero il 30 luglio 2014, e quindi conoscibile da più soggetti anteriormente al 1o agosto 2014, data nella quale sarebbero stati depositati dal giornalista della testata Il Fatto Quotidiano i nominativi degli incaricandi Direttori Generali.
  Dal punto di vista economico si deve osservare come, da un lato, trattandosi di conferimento di incarichi relativi a posizioni in organico vacanti, il ricorso a professionalità esterne non comporta aggravio di spesa, in quanto se anche l'incarico fosse stato conferito a un dirigente interno, quel dirigente, non registrandosi per la dirigenza situazioni di soprannumero nel Ministero, avrebbe dovuto essere a sua volta rimpiazzato con altra unità e, quindi, la spesa totale non sarebbe cambiata.
  Dall'altro lato, va rammentato che sia il dottor Guerra che il dottor Botti provengono da posizioni per le quali è erogato un compenso a carico dell'erario e che, anzi, il mutamento di incarico conseguente alla nomina ministeriale comporta una riduzione degli emolumenti in questione, che gli interessati hanno accettato.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

impresa privata

salvaguardia delle risorse

sanita' pubblica