ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03764

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 306 del 09/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: RICCIATTI LARA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 09/10/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MELILLA GIANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 13/10/2014
PANNARALE ANNALISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 13/10/2014
DURANTI DONATELLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 13/10/2014
NICCHI MARISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 13/10/2014
KRONBICHLER FLORIAN SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 13/10/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 09/10/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 09/10/2014

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 13/10/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03764
presentato da
RICCIATTI Lara
testo presentato
Giovedì 9 ottobre 2014
modificato
Lunedì 13 ottobre 2014, seduta n. 308

   RICCIATTI, MELILLA, PANNARALE, DURANTI, NICCHI, KRONBICHLER. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
con il decreto-legge n. 148 del 1993 (articolo 4, comma 1), successivamente convertito dalla legge n. 236 del 1993, è stata introdotta la possibilità per i lavoratori che hanno perso il lavoro a seguito di un licenziamento individuale, per giustificato motivo oggettivo, nelle aziende con meno di 15 dipendenti, di iscriversi nelle liste di mobilità in deroga a quanto stabilito dalla legge n. 223 del 1991;
tali liste dette di «piccola mobilità», si differenziano dalle liste di mobilità ordinaria per il solo fatto che le piccole ditte non versano i contributi e quindi i disoccupati non percepiscono alcuna indennità, ma sono equiparate alla lista di mobilità ordinaria quanto alle agevolazioni per le assunzioni;
il meccanismo si è dimostrato un valido strumento per consentire il reinserimento nel mondo del lavoro per diversi soggetti, che «portando in dote» ai datori di lavoro degli sgravi fiscali sul costo del lavoro sino al 30 per cento; ha rappresentato un valido incentivo alle assunzioni, tanto più in periodo di crisi;
il sistema della «piccola mobilità» è stato prorogato ininterrottamente fino al 2012 sulla base di stanziamenti definiti di anno in anno;
a seguito della cosiddetta legge Fornero, la n. 92 del 2012, tale misura non è stata più prorogata, a partire dal 2013, infatti, non vi è stato alcuno stanziamento per garantire gli incentivi per gli iscritti alle liste di «piccola mobilità»;
tale mancata proroga ha comportato un vuoto normativo al quale ha posto – in un certo senso – rimedio la circolare n. 13/2013 dell'Inps con la quale veniva comunicato che non vi sarebbero stati ulteriori riconoscimenti di alcun beneficio per l'assunzione di lavoratori con i requisiti di accesso nelle liste di «piccola mobilità», mentre rimaneva in vigore «l'iscrizione nelle liste di mobilità dei lavoratori oggetto di licenziamento collettivo e gli incentivi previsti per la loro assunzione dagli articoli 8, commi 2 e 4, e 25, comma 9, della legge n. 223 del 1991, secondo quanto già illustrato con la circolare 137/2012»;
successivamente, con la circolare 150/2013, l'Inps ha precisato che, per effetto del mancato stanziamento delle risorse, i benefici non potevano essere riconosciuti «per le assunzioni, effettuate nel 2013, di lavoratori licenziati prima del 2013» e «per le proroghe e le trasformazioni a tempo indeterminato, effettuate nel 2013, di rapporti agevolati instaurati prima del 2013»;
con il decreto direttoriale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali 264/2013 del 19 aprile 2013, come modificato dal decreto direttoriale 390/2013 del 3 giugno 2013, veniva invece riconosciuto – a fronte dei 20 milioni di euro stanziati – un bonus di 190 euro, quale contributo per le assunzioni, le proroghe e le trasformazioni effettuate nel 2013, riguardanti lavoratori licenziati per giustificato motivo oggettivo;
nonostante la parziale compensazione del suddetto contributo, in realtà il mancato rinnovamento del meccanismo della «piccola mobilità» per le assunzioni in corso, ha vanificato le legittime aspettative delle aziende che, al momento dell'assunzione, contavano su una durata del beneficio per un periodo da 18 a 24 mesi;
di recente, con il messaggio n. 2889 l'Inps ha informato, inoltre, che a partire dal 15 settembre 2014 veniva dato avvio all'emissione di note di rettifica per il recupero delle agevolazioni precedentemente previste per chi avesse assunto nel 2012 lavoratori provenienti dalle liste di «piccola mobilità» –:
considerata la posizione incolpevole delle imprese interessate, giacché legittimamente ed in buona fede ponevano affidamento nella proroga della misura in assenza di preventiva comunicazione da parte dello Stato, quali iniziative urgenti intenda adottare per evitare che le aziende beneficiarie del contributo siano costrette a restituirlo, così come prospettato dal citato messaggio n. 2889 dell'Inps;
se non ritenga opportuno assumere iniziative per rifinanziare il sistema agevolativo della cosiddetta «piccola mobilità». (5-03764)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

licenziamento

assunzione

detrazione fiscale