ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03761

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 306 del 09/10/2014
Abbinamenti
Atto 5/03669 abbinato in data 27/11/2014
Atto 5/03684 abbinato in data 27/11/2014
Firmatari
Primo firmatario: DE LORENZIS DIEGO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 09/10/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI STEFANO MANLIO MOVIMENTO 5 STELLE 09/10/2014
TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 09/10/2014
PETRAROLI COSIMO MOVIMENTO 5 STELLE 09/10/2014
IANNUZZI CRISTIAN MOVIMENTO 5 STELLE 09/10/2014


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELLA DIFESA 09/10/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 24/11/2014
Stato iter:
27/11/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 27/11/2014
Resoconto DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 27/11/2014
Resoconto DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 09/10/2014

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 24/11/2014

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 26/11/2014

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 27/11/2014

DISCUSSIONE IL 27/11/2014

SVOLTO IL 27/11/2014

CONCLUSO IL 27/11/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03761
presentato da
DE LORENZIS Diego
testo di
Giovedì 9 ottobre 2014, seduta n. 306

   DE LORENZIS, MANLIO DI STEFANO, TOFALO, PETRAROLI e CRISTIAN IANNUZZI. — Al Ministro della difesa, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   il capitano di fregata Gregorio De Falco, è colui che ha ordinato di tornare a bordo al comandante della nave Costa Concordia, Francesco Schettino, in occasione del tragico evento all'isola del Giglio in data 13 gennaio 2012;
   il numero di morti in questo drammatico evento è pari a 32 e per accertare responsabilità dell'accaduto è in corso un procedimento giudiziario della magistratura;
   da fonti stampa si apprende che il capitano De Falco è stato rimosso dal settore operativo della capitaneria di Livorno per essere trasferito in altri uffici amministrativi, sempre della direzione marittima di Livorno;
   il capitano di fregata De Falco la notte dell'incidente ha coordinato dalla sala operativa della capitaneria di Livorno, le operazioni di soccorso dei passeggeri della Costa Concordia;
   dalle dichiarazioni rilasciate alla carta stampata dal capitano di fregata De Falco sembrerebbe che ci sia stata una relazione tra il suo allontanamento e il comportamento assunto dal medesimo durante l'emergenza, comportamento riconosciuto da più parti e dall'opinione pubblica come encomiabile;
   il comportamento del capitano De Falco, insieme al contributo degli uomini dei reparti impegnati nei soccorsi, ha portato alla salvezza decine di passeggeri lasciati a bordo dal comandante Schettino –:
   se il Governo sia informato dei fatti espressi in premessa e quali  iniziative intenda adottare per accertare le motivazioni del trasferimento del capitano di fregata Gregorio De Falco;
   se il Governo condivida la possibilità di riportare il capitano di fregata Gregorio De Falco al suo vecchio ruolo al settore operativo della capitaneria di Livorno ovvero la possibilità di una promozione di grado militare. (5-03761)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 27 novembre 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione IX (Trasporti)
5-03761

  Rispondo congiuntamente alle interrogazioni n. 5-03669, n. 5-03684 e n. 503761 in quanto vertono sul medesimo argomento.
  Con riferimento ai quesiti posti dagli Onorevoli Interroganti sono siate assunte precise informazioni presso il Comando generale del Corpo delle capitanerie di porto.
  Per offrire un quadro completo del contesto nel quale si è sviluppata la determinazione assunta nei confronti del Capitano di Fregata De Falco, il Comando generale evidenzia che, a conclusione dell'anno in corso, avrà originato tra i 250 e i 300 ordini di trasferimento o di avvicendamento negli incarichi; ciò su totale di 1200 ufficiali in organico.
  Peraltro, tale entità di provvedimenti è attualmente limitata dai vincoli di bilancio propri del processo di riduzione della spesa, a discapito di un più adeguato avvicendamento, funzionale anche all'arricchimento professionale del personale.
  Per tre importanti Direzioni marittime – Napoli, Pescara e Livorno – nel 2014 sono stati disposti, rispettivamente, 23 (NA), 27 (PE) e 19 (LI) cambi di incarico e trasferimenti. Su base nazionale, per gli ufficiali, nell'ultimo quinquennio si sono registrati poco meno di 900 avvicendamenti, con una media, per anno, circa 180 trasferimenti e cambi di incarico. I fattori che inducono a tali determinazioni sono legati a più esigenze, che interagiscono per il migliore impiego delle risorse umane ai fini di un ottimale assetto organizzativo:
   equilibrata distribuzione nelle dotazioni organiche degli uffici, vincolate ad apposite tabelle approvate dal Ministero della difesa;
   funzionalità delle articolazioni del Corpo, per i servizi che è chiamato a garantire per il bene comune;
   distribuzione dei trasferimenti e degli incarichi, in relazione alle dinamiche proprie dello sviluppo di carriera del personale che, per lo status militare rivestito, è di per sé soggetto ad una mobilità più marcata di altri comparti dell'Amministrazione pubblica.

  Con mirato riferimento alla vicenda in esame, è opportuno precisare che, nelle proprie schede annuali di aspirazione, l'ufficiale ha manifestato dal 2005 in poi, con la sola eccezione di quella del 2007, il desiderio di permanere nella sede cui è assegnato (Livorno).
  Inoltre, nel 2011, tra gli incarichi ai quali indica di aspirare, il Comandante De Falco colloca anche quello di Capo ufficio studi di direzione marittima: proprio l'incarico di carattere amministrativo oggi assegnatogli, benché riferito, allora, alla sede di Genova.
  Il mantenimento dell'ufficiale nella sede di Livorno è stato determinato anche dall'esigenza di assicurare all'amministrazione della giustizia la possibilità di continuare ad avvalersi del contributo del Comandante De Falco nelle attività di inchiesta successive al sinistro Concordia. Il successivo cambio di incarico nasce, dunque, dall'esigenza di una rimodulazione degli incarichi della Direzione marittima di Livorno, al pari di ciò che avviene presso tutti gli uffici marittimi e tutte le realtà militari.
  In conclusione, il disposto avvicendamento dell'incarico rientra nelle ordinarie e fisiologiche dinamiche di impiego del personale del Corpo; al momento, non si prevede, pertanto, di riportare il capitano di fregata Gregorio De Falco al suo vecchio ruolo. Ciò anche nella considerazione che la politica gestionale del Corpo non può che riconoscere pari dignità e rilevanza tanto agli incarichi operativi, quanto ai compiti di carattere amministrativo, che peraltro, al pari di quelli di ogni altro dipendente pubblico, non possono essere ordinariamente assegnati e mantenuti sine die.
  Infine, per quanto attiene alla ipotizzata possibilità di una promozione al grado superiore di Capitano di Vascello, i meriti e i riconoscimenti acquisiti dal Comandante De Falco costituiranno oggetto di futura valutazione da parte della Commissione di avanzamento, quando, al ricorrerne dei presupposti, sottoporrà l'ufficiale in discorso alla pianificata procedura ordinaria di avanzamento, secondo il vincolante percorso stabilito dalla legge.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

mortalita'

utente dei trasporti