ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03717

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 303 del 06/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: DE LORENZIS DIEGO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 06/10/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SCAGLIUSI EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 06/10/2014
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 06/10/2014
PETRAROLI COSIMO MOVIMENTO 5 STELLE 06/10/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 06/10/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 06/10/2014

SOLLECITO IL 06/05/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03717
presentato da
DE LORENZIS Diego
testo di
Lunedì 6 ottobre 2014, seduta n. 303

   DE LORENZIS, SCAGLIUSI, L'ABBATE e PETRAROLI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   il decreto ministeriale del 18 maggio 1981, n. 141, con il quale il Ministro dell'agricoltura e delle foreste ha dichiarato l'area di «Torre Guaceto» zona umida di importanza internazionale in esecuzione della convenzione di Ramsar;
   il decreto ministeriale del 4 dicembre 1991 con il quale il Ministro dell'ambiente, di concerto con il Ministro della marina mercantile, ha istituito la riserva naturale marina denominata «Torre Guaceto», interessante la parte a mare prospiciente la zona umida individuata con il citato decreto ministeriale n. 141 del 18 maggio 1981;
   nell'ambito del programma comunitario «Natura 2000» e del relativo progetto italiano «Bioitaly» la regione Puglia, ai sensi della direttiva «Habitat» 92/43/CEE, ha proposto, tra gli altri, quali siti di importanza comunitaria (SIC) le aree di Torre Guaceto e di Macchia di S. Giovanni (sigla 1T9140005) ed inoltre la regione Puglia individua la zona umida di Torre Guaceto come Zona di Protezione Speciale (ZPS) (sigla IT9140008) ai sensi della Dir. 79/409 CEE «Uccelli» e quindi il Ministero dell'ambiente con decreto ministeriale del 4 febbraio 2000 istituisce la Riserva naturale dello Stato di Torre Guaceto. Il decreto istitutivo individua all'articolo 4 l'organismo di gestione in un consorzio misto fra l'amministrazione comunale di Brindisi, l'amministrazione comunale di Carovigno e l'associazione protezionistica senza fini di lucro World Wildlife Italia-W.W.F.Italia;
   il decreto ministeriale n. 141 del 18 maggio 1981 all'articolo 3 stabilisce che nell'ambito delle finalità la riserva naturale marina di «Torre Guaceto» in particolare persegue, tra l'altro, «la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturale nazionale marino e costiero presente nell'area, con particolare riferimento alla qualità delle acque, alle caratteristiche geomorfologiche alla flora ed alla fauna e segnatamente, alla avifauna acquatica in relazione alla designazione di parte dell'area quale zona umida di importanza internazionale in base a quanto previsto dal decreto del Presidente della Repubblica n. 448/1976» e anche «lo studio e la pianificazione di una razionale gestione delle risorse alieutiche nelle zone a secondo le modalità consentite per quanto previsto dal presente decreto, ai fini del raggiungimento della compatibilità delle attività di pesca con la primaria esigenza della conservazione della natura, prevedendo, quindi, in tale quadro di conoscenze sistematiche, anche interventi finalizzati al ripopolamento ittico della zona e delle zone limitrofe» ed inoltre «la promozione di uno sviluppo socio-economico compatibile con la rilevanza naturalistico-paesaggistica dell'area, anche privilegiando attività tradizionali locali già presenti»;
   il decreto ministeriale n. 141 del 18 maggio 1981 all'articolo 4 stabilisce che all'interno dell'area della riserva naturale marina «Torre Guaceto» sono vietate le attività che recano «l'alterazione, con qualsiasi mezzo, diretta o indiretta, dell'ambiente geofisico e delle caratteristiche chimiche e biologiche delle acque, nonché la discarica di rifiuti solidi o liquidi e in genere l'immissione di qualsiasi sostanza che possa modificare, anche transitoriamente, le caratteristiche dell'ambiente marino, nonché la escavazione e la raccolta di materiali inerti»;
   nella Riserva naturale statale di Torre Guaceto sfocia il «Canale Reale», uno dei rari corsi d'acqua presenti tra il Salento e la bassa Murgia;
   il 19 settembre 2014 con atto dirigenziale del servizio risorse idriche della regione Puglia n. 136 del 2 settembre 2014 è stata rilasciata all'Acquedotto di Puglia SpA l'autorizzazione all'esercizio dello scarico provvisorio nel «Canale Reale» delle acque reflue depurate effluenti dal nuovo impianto consortile di trattamento a servizio dell'agglomerato di Carovigno e con nota del 19 settembre 2014 prot. n. 89903 l'Acquedotto di Puglia SpA ha comunicato che a decorrere dal 22 settembre 2014 avranno inizio le operazioni di avvio all'esercizio dei collettori fognari quindi del successivo scarico;
   dal sito internet ufficiale del consorzio di gestione di Torre Guaceto si apprende in merito ai due provvedimenti sopracitati della regione Puglia e di Acquedotto di Puglia SpA che «tali due provvedimenti sono in netto contrasto con quanto la regione Puglia e l'Acquedotto di Puglia avevano formalmente dichiarato nel verbale di udienza presso il Tribunale delle Acque Pubbliche, in seguito al ricorso presentato dal consorzio di gestione di Torre Guaceto ad un primo provvedimento analogo; di fronte al tribunale, infatti, entrambe si erano impegnate ad astenersi dal dare esecuzione al provvedimento impugnato. Per tale motivo, di fronte a questo impegno, il giudizio del tribunale era stato sospeso. La decisione di non dare corso al provvedimento da parte della regione era un sostanziale accoglimento delle contestazioni presentate dal consorzio di gestione in merito»;
   sempre dal sito internet ufficiale del consorzio di gestione di Torre Guaceto si apprende che «in seguito all'adozione del nuovo provvedimento del Servizio Risorse Idriche della regione Puglia il consorzio di gestione in esecuzione della decisione da parte del consiglio di amministrazione dell'Ente, ha presentato nella giornata del 19 settembre 2014 impugnativa presso il tribunale amministrativo regionale del provvedimento, per richiederne la sospensione dell'efficacia» e continua con «tale azione, però, risulta essere superata dalla comunicazione da parte dell'AQP di avvio esercizio; per tale motivo le possibilità di azione amministrativa a tutela della biodiversità dell'Area Marina Protetta di Torre Guaceto da parte del Soggetto Gestore si sono notevolmente assottigliate»;
   successivamente il Noe dei carabinieri e il Corpo forestale dello Stato, hanno effettuato controlli nel sito del depuratore e denunciato Acquedotto di Puglia per la mancanza dell'autorizzazione per le emissioni in atmosfera;
   da fonti stampa del «Fatto Quotidiano» del 27 settembre 2014 dal titolo «Puglia, la fogna scarica direttamente dentro la riserva naturale di Torre Guaceto» si apprende che attualmente fuoriescono liquami e schiuma degli impianti fognari sopracitati che scaricano nel Canale Reale e che giungono quindi in mare nell'area marina protetta zona A, la maggiormente tutelata;
   secondo l'interrogante, per quanto detto in premessa, Acquedotto di Puglia SpA e la regione Puglia hanno violato quanto stabilito dal decreto ministeriale del 4 dicembre 1991 e quanto stabilito dalle norme europee e nazionali in merito di tutela ambientale mettendo a rischio l’habitat naturale protetto e la qualità delle acque e di conseguenza un possibile danno per l'attività della pesca e del turismo in quanto l'evento non rende una pubblicità favorevole alla località ed inoltre hanno reso d'innanzi al Magistrato delle Acque dichiarazioni chiaramente in contraddizione con le condotte successivamente seguite –:
   se i Ministri interrogati siano a conoscenza di quanto espresso in premessa e cosa intendano fare per tutelare l'area marina protetta in oggetto;
   se la regione Puglia e Acquedotto di Puglia SpA siano passibili di qualche provvedimento amministrativo, per quanto dichiarato d'innanzi al magistrato delle acque, poi evidentemente non mantenuto, tenuto conto che il procedimento al tribunale delle acque si è concluso con la formale dichiarazione che i due enti regionali avrebbero desistito dal procedere con gli scarichi. (5-03717)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

riserva naturale

zona protetta

gestione della pesca