ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03702

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 301 del 02/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: MUCCI MARA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 02/10/2014


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 02/10/2014
Stato iter:
19/03/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 19/03/2015
Resoconto BARRACCIU FRANCESCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
 
REPLICA 19/03/2015
Resoconto MUCCI MARA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 02/10/2014

DISCUSSIONE IL 19/03/2015

SVOLTO IL 19/03/2015

CONCLUSO IL 19/03/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03702
presentato da
MUCCI Mara
testo di
Giovedì 2 ottobre 2014, seduta n. 301

   MUCCI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   sembra che la nomina di Andrea Babbi a direttore generale dell'Enit, nel settembre 2012, sia avvenuta «nonostante i provvedimenti di riduzione della pianta organica dell'Ente e la presenza del dottor Marco Bruschini facente funzioni»;
   all'interrogante risulta che il Consiglio di amministrazione Enit nel settembre 2012 abbia autorizzato il Babbi a nove incarichi aggiuntivi – oltre a quello ricoperto nell'ente – per compensi pari a 65 mila euro annui lordi. Tra gli altri, consigliere della Cassa di risparmio di Forlì (20 mila euro), presidente del Consorzio formazione e lavoro (20 mila) e consigliere di Iscom, società di consulenza (25 mila);
   gli incarichi sopra menzionati non sono stati adeguatamente pubblicizzati ad avviso dell'interrogante in palese violazione di quanto sancito dal decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, e risulterebbe che probabilmente la dichiarazione dei compensi non è mai stata consegnata –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto sopra riportato;
   se il Ministro intenda chiarire se vi siano state irregolarità nella nomina del direttore generale Babbi e, qualora esse persistano, quali azioni ritenga di attuare;
   se il Ministro interrogato ritenga necessario adottare iniziative urgenti affinché sia garantito il pieno rispetto del testo unico sulla trasparenza da parte degli uffici ed enti di sua competenza. (5-03702)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 19 marzo 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-03702

  Mi riferisco all'interrogazione dell'Onorevole Mucci, relativa alla nomina e agli incarichi aggiuntivi ricoperti dal direttore generale dell'ENIT, Andrea Babbi.
  In tema di trasparenza e pubblicità dell'attività amministrativa, e prima di entrare nello specifico dell'interrogazione, intendo evidenziare che il Ministero ha già provveduto a dare attuazione alla disposizione contenuta all'articolo 12, comma 1-ter, del decreto legge n. 83 del 31 maggio 2014, in base alla quale tutti gli atti aventi rilevanza esterna e i provvedimenti adottati dagli organi centrali e periferici del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo nell'esercizio delle funzioni di tutela e valorizzazione di cui al codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, sono pubblicati integralmente nel sito internet del Ministero e in quello, ove esistente, dell'organo che ha adottato l'atto, secondo le disposizioni in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni di cui al decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, fatta salva l'applicazione delle disposizioni del codice in materia di protezione dei dati personali, di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196. Il sito del Ministero è stato aggiornato e, nelle pagine dedicate all'Amministrazione trasparente, è stata inserita una sezione per pubblicare gli atti indicati nella disposizione sopra richiamata.
  Quanto alla nomina del Direttore generale dell'ENIT, si precisa che il procedimento è disciplinato dall'articolo 7 del Decreto del Presidente della Repubblica 6 aprile 2006, n. 207 e dall'articolo 13 dello Statuto vigente e che tale nomina è stata disposta con deliberazione n. 24/2012 del Consiglio di amministrazione dell'ENIT, allora vigilato dal Dipartimento per gli Affari regionali, il turismo e lo sport presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, in un periodo antecedente al trasferimento delle competenze in materia di turismo dalla Presidenza del Consiglio al Mibact.
  Il dott. Babbi è stato nominato direttore generale dell'Enit con decreto del Ministro pro tempore per gli Affari generali, il turismo e lo Sport del 14 settembre 2012, con un contratto di durata non superiore a tre anni, non rinnovabile, in conformità con la normativa vigente.
  Il contratto di lavoro di diritto privato a tempo determinato del Direttore generale dott. Babbi, a seguito di un nutrito carteggio tra il Cda di Enit e la Direzione generale per le politiche del turismo nel frattempo trasferita con DPCM 21 ottobre 2014 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri al Mibact, è stato approvato con decreto interministeriale sottoscritto in data 24 febbraio 2014 dal Direttore generale delle Politiche per il turismo e dal Ragioniere generale dello Stato e sottoposto agli organi di controllo.
  Con nota 21 marzo 2014, inviata per conoscenza all'Ufficio di Gabinetto, l'Ufficio centrale del Bilancio, specificando che la spesa sarebbe gravata sul bilancio di Enit, restituiva alla Direzione generale per le politiche del turismo il citato decreto interministeriale 24 febbraio 2014, registrato, con osservazioni, dalla Corte dei conti il 21 marzo 2014.
  Il trasferimento delle competenze in materia di vigilanza e controllo sull'Enit dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri al Mibact evidenziava diversi elementi di criticità, oggetto nel tempo di iniziative degli Uffici di Gabinetto pro tempore, al fine di ridurre le anomalie e riportare all'interno di un quadro più ordinato doveri e responsabilità dei diversi soggetti istituzionali. In particolare, al fine valutare l'assunzione di azioni volte ad accertare responsabilità civili, penali, disciplinari, erariali, contabili e patrimoniali, veniva disposta la trasmissione dell'intero carteggio relativo, tra l'altro, alla questioni suddette, all'Avvocatura dello Stato, affinché fossero valutate approfonditamente tutte le azioni ritenute utili o necessarie a tutela dell'Amministrazione.
  Pur in presenza dei limiti imposti dal DPCM 28 febbraio 2013, attuativo delle restrizioni disposte dalla Spending review, si provvedeva, inoltre, con circolare n. 146 del 30 aprile 2014, ad avviare il procedimento di interpello per il conferimento dell'incarico di funzione dirigenziale di livello generale relativo alla Direzione generale per le politiche del turismo, che si concludeva, con decreto ministeriale 18 giugno 2014, con la nomina del nuovo direttore generale del turismo.
  Di fronte al diffondersi di notizie relative ad accertamenti disposti dalla magistratura contabile e ordinaria per effetto di segnalazioni, ricorsi e denunce, non portati tempestivamente a conoscenza dei vertici dell'Amministrazione che non otteneva, anche al fine dell'adozione di provvedimenti di tutela della stessa, elementi formali di riscontro da parte delle Autorità competenti, venivano attivate procedure ispettive volte all'accertamento della regolarità dei procedimenti adottati.
  Stante il permanere delle difficoltà di gestione dell'Enit, culminate con le dimissioni del Presidente, il Ministro, già nel corso del mese di aprile, proponeva nell'ambito della redazione del decreto legge n. 66 del 24 aprile 2014, ha proposto un radicale riassetto dell'Enit, poi confluito nell'articolo 16 del decreto legge 31 maggio 2014, n. 83 convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2014, n. 106 che disponeva in via d'urgenza la trasformazione di Enit in ente pubblico economico mediante la nomina di un Commissario straordinario e la contestuale messa in liquidazione della società Promuovi Italia. Con DPCM 16 giugno 2014 veniva nominato Commissario straordinario dell'Enit l'Ing. Cristiano Radaelli.
  Il Commissario straordinario ha tempestivamente provveduto alla definizione del nuovo statuto comprensivo di una proposta di riorganizzazione dell'Enit, che implica, tra l'altro, la cessazione di tutti gli incarichi in essere.
  Per quanto riguarda gli incarichi aggiuntivi ricoperti dal dott. Babbi, il Commissario straordinario dell'Enit il 24 ottobre 2014 accertava, anche su richiesta della Direzione generale competente, alcune incompatibilità e invitava lo stesso a rimuoverle, cosa avvenuta a far tempo dal 21 settembre 2014, come comunicato dallo stesso dott. Babbi al Commissario straordinario.
  Sulla materia si è in attesa delle conclusioni delle indagini in corso presso la Procura della Repubblica e della Corte dei conti.
  Alla luce delle criticità rappresentate, il Ministro ha, comunque, provveduto con decreto 10 ottobre 2014 ad istituire una Commissione di indagine amministrativa, i cui lavori stanno pervenendo alla fase conclusiva, relativa alle funzioni di vigilanza su Enit e Promuovi Italia S.p.a., con il preciso scopo di pervenire ad un'organica ricostruzione delle complesse vicende amministrative nella loro successione cronologica, al corretto funzionamento delle attività di vigilanza e controllo analogo delle strutture preposte, nonché ad un'attenta rivisitazione degli atti posti in essere nella fase di trasferimento delle strutture del turismo dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri al Mibact.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

nomina del personale