ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03625

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 296 del 23/09/2014
Firmatari
Primo firmatario: BINETTI PAOLA
Gruppo: PER L'ITALIA
Data firma: 23/09/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 23/09/2014
Stato iter:
25/06/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 25/06/2015
Resoconto BARRACCIU FRANCESCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
 
REPLICA 25/06/2015
Resoconto BINETTI PAOLA AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 23/09/2014

SOLLECITO IL 29/01/2015

DISCUSSIONE IL 25/06/2015

SVOLTO IL 25/06/2015

CONCLUSO IL 25/06/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03625
presentato da
BINETTI Paola
testo di
Martedì 23 settembre 2014, seduta n. 296

   BINETTI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
   in migliaia hanno partecipato alla prova di selezione per l'accesso ai corsi regionali di formazione specifica di medicina generale, che si è tenuta il 17 settembre 2014. Ma non tutto è andato per il meglio;
   il segretario nazionale della Fimmg, Giacomo Milillo, in merito ad alcune notizie apparse sulla stampa su presunte irregolarità durante i test di ammissione che si sono svolti nei giorni scorsi, sul concorso di ammissione al corso di formazione in medicina generale, ha invitato chi ne ha le prove ad esporle alla procura della Repubblica;
   in realtà dal Segretariato Italiano Giovani Medici (S.I.G.M.) sono arrivate numerose e documentate lettere di protesta da parte di coloro che hanno partecipato al concorso che si è svolto il 17 settembre scorso;
   è evidente che vi è stata una grave e diffusa sottovalutazione dell'aumentato numero dei candidati, rispetto ai precedenti anni, per cui sono state predisposte aule a malapena sufficienti ad ospitare i candidati, che si sono visti costretti a svolgere le prove gomito a gomito, con la impossibilità di conservare un minimo di discrezione e di privacy;
   gravi carenze organizzative sono state all'origine di evidenti criticità gestionali; non c’è stata adeguata sorveglianza, per cui è mancata la verifica del possesso di smartphone, tablet; le borse dei candidati non sono state depositate fuori dalle aule; sono stati denunciati tempi dilatati nell'espletamento delle procedure di riconoscimento dei candidati; particolarmente pesante lo sforamento dei tempi per la consegna delle prove a quiz; frequente la concessione del permesso di uscire e rientrare durante lo svolgimento delle prove; il tutto contravvenendo a quanto previsto dai bandi;
   si sono messe in evidenza gravi lacune del sistema di selezione con la mancata separazione tra la busta contenente l'anagrafica del candidato e l'elaborato; non c’è stato l'utilizzo di codice a barre per preservare l'anonimato dei candidati; è mancata la previsione di correzioni a porte chiuse in presenza di una adeguata rappresentanza dei candidati ma è mancato anche l'affidamento delle correzioni ad enti terzi;
   sono mancate le condizioni ambientali, organizzative e gestionali minimali per lo svolgimento di un pubblico concorso, sono tutti elementi che offrono molte perplessità sulle attuali modalità di selezione degli aspiranti medici di medicina generale; così come sono state strutturate le prove lasciano presagire possibili ricorsi al TAR e possono essere considerate come un indicatore indiretto della scarsa attenzione nei confronti della formazione specifica di medicina generale, da anni oggetto di segnalazioni da parte dei giovani medici;
   non si può sminuire o negare la gravità di quanto avvenuto durante le prove, per di più nelle ultime ore, si assiste ad una strategia che cerca di intimorire le centinaia di giovani medici che hanno fatto segnalazioni dei disservizi che si sono verificati; si rimprovera loro di non aver denunciato in tempo reale le criticità e di non aver chiamato le forze dell'ordine durante le prove stesse;
   tutto ciò desta non poche preoccupazione anche in vista delle prossime prove di ammissione alle scuole di specializzazione che avverranno tra il 28 e il 31 ottobre; soprattutto per quella del 28 in cui si svolgerà la parte comune a tutte le scuole di specializzazione, per cui l'afflusso sarà massimo;
   secondo il segretario nazionale della Fimmg il concorso per l'accesso al corso di formazione in medicina generale, dovrebbe essere effettuato contemporaneamente a quello per l'accesso alle scuole di specializzazione;
   sarebbe opportuno ad avviso dell'interrogante congelare le correzioni delle prove e la pubblicazione delle graduatorie di merito dei corsi regionali di formazione specifica di medicina generale in attesa che venga fatta chiarezza su quanto hanno fatto emergere centinaia di candidati in tutto il Paese –:
   quali iniziative, per quanto di competenza, anche in sede di Conferenza Stato-regioni, il Ministro intenda assumere perché questi gravi inconvenienti non si verifichino durante le prossime selezioni del 28 ottobre 2014. (5-03625)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 25 giugno 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-03625

  Rispondo all'interrogazione parlamentare in esame, a seguito di delega della Presidenza del Consiglio dei Ministri, e nei limiti di competenza del Ministero della salute.
  In via preliminare e a carattere generate, preciso che la problematica sollevata si riferisce a fatti e situazioni verificatesi nell'autunno 2014; ritengo, inoltre, doveroso precisare l'esatto ambito nel quale si colloca il concorso di accesso ai corsi di formazione specifica in Medicina Generale, al fine di poter meglio comprendere l'effettivo riparto di competenze e responsabilità in merito alte vicende contestate.
  In particolare, il decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 368, ed il successivo decreto ministeriale 7 marzo 2006, pongono in capo alle Regioni la competenza in materia di formazione specifica in Medicina Generale, sia per quanto attiene all'organizzazione ed alla gestione dei corsi triennali, sia per quanto concerne l'organizzazione e l'espletamento del concorso (ivi compresi la costituzione delle Commissioni di esame, gli adempimenti delle medesime, nonché quelli del Presidente di Commissione).
  Pertanto, è di tutta evidenza che il Ministero della salute non ha competenza specifica, né compiti di vigilanza.
  Riguardo all'espletamento del concorso, infatti, l'attività del Ministero della salute è del tutto marginale, dovendosi limitare a pubblicare sulla Gazzetta Ufficiale il giorno e l'ora di svolgimento dello stesso, e a fornire supporto alla Commissione di esperti (di cui all'articolo 3, comma 3, del citato d.m. 7 marzo 2006), incaricata di predisporre i quiz a risposta multipla oggetto della prova, così come previsto dall'articolo 3, comma 7, del medesimo decreto ministeriale.
  Al riguardo, le attività di supporto alla Commissione che, predispone le prove di esame sono fornite dalla competente Direzione Generale del Ministero della salute, preciso meglio: la formulazione dei 100 quesiti a risposta multipla, nonché l'indicazione delle risposte esatte, è di esclusiva pertinenza dei componenti di detta Commissione, all'interno della quale non è prevista alcuna presenza da parte di funzionari di questo Dicastero.
  A livello comunitario, la formazione specifica in Medicina Generale è disciplinata da una serie di direttive: il legislatore comunitario ha prescritto detta formazione come requisito obbligatorio per l'esercizio dell'attività di medico di Medicina Generale negli Stati membri.
  Scopo delle direttive è quello di garantire la libera circolazione dei professionisti dell'area sanitaria all'interno dell'Unione europea, fondata sul reciproco riconoscimento dei titoli di formazione. La normativa comunitaria in questione è stata recepita ed attuata nell'ordinamento nazionale: in data 7 marzo 2006, è stato emanato il citato decreto ministeriale recante i «Principi fondamentali per la disciplina unitaria in materia di formazione specifica in medicina generale», in attuazione di quinto previsto dal comma 2, dell'articolo 25, del decreto legislativo n. 368 del 1999.
  A seguito di ciò, le Regioni e le Province Autonome hanno cominciato ad emanare, ogni anno, i bandi di concorso per l'ammissione al corso in parola, in conformità ai principi fondamentali definiti dal Ministero della salute e in relazione alle proprie esigenze ed alle necessità formative evidenziate nelle rilevazioni dei fabbisogni.
  Il concorso si struttura in una prova scritta, identica per tutte le Regioni e le Province Autonome, da svolgersi nel medesimo giorno e ora, avente ad oggetto la soluzione di cento quesiti a risposta multipla su argomenti di medicina clinica. Come già riferito, i quiz vengono formulati da una Commissione di sette esperti – di cui ben sei individuati dalle singole Regioni e Province Autonome a rotazione e designati dalla Conferenza delle Regioni e solo uno designato dal Ministero della salute – individuati tra medici di Medicina Generale, professori universitari ordinari di medicina interna o discipline equipollenti o direttori di struttura complessa.
  La Commissione di esperti provvede anche a predisporre la griglia delle risposte esatte.
  Tutte le operazioni di stampa dei quiz, l'inserimento degli opuscoli nei plichi ed il trasporto presso le sedi regionali è di spettanza delle Regioni che, fino ad oggi, si sono avvalse della Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali.
  Una volta ammessi al corso triennale di formazione specifica in Medicina Generale, durante i 36 mesi di corso, ai medici in formazione è corrisposta, sempre ad opera delle Regioni e Province Autonome, una borsa di studio annuale di 11.603,00 che è strettamente correlata all'effettivo svolgimento delle attività di formazione.
  Nel rispetto delle competenze sopra descritte, in data 17 settembre 2014 si è svolto il concorso per l'accesso al corso di formazione specifica in Medicina Generale per il triennio 2014/2017.
  Successivamente all'espletamento della prova di accesso, sia tramite gli organi di stampa che tramite il Web, sono state diffuse notizie riguardanti gravi «disservizi» e «presunte irregolarità» che avrebbero caratterizzato, in tutta Italia, tale espletamento.
  Le contestazioni formulate dai partecipanti riguardavano gravi carenze organizzative e gestionali.
  In considerazione della delicatezza della vicenda, il Ministero ha ritenuto opportuno avviare un confronto con tutte le Regioni, che si è svolto il giorno 2 ottobre 2014.
  Nel corso dell'incontro, alcune Regioni (Marche, Campania, Toscana, Piemonte e Molise) hanno comunicato di avere già provveduto alla pubblicazione delle rispettive graduatorie, mentre le altre Regioni hanno segnalato di essere in procinto di farlo.
  In merito alle segnalazioni pervenute, la quasi totalità delle Regioni ha riferito il regolare svolgimento delle prove, durante le quali non si sarebbero verificati incidenti e/o disservizi, né sarebbero state sollevate dai candidati le contestazioni in seguito riportate.
  Secondo quanto riferito da alcuni rappresentanti regionali, il regolare espletamento delle prove troverebbe indiretta conferma nel fatto che – sulla scorta di una preliminare analisi dei dati – il numero dei candidati che si sarebbe collocato nella parte alta della graduatoria, avendo conseguito un punteggio pari o superiore a 80/100, è in linea con il «trend» degli anni precedenti.
  È stata negata senza ombra di dubbio l'attendibilità di alcune specifiche segnalazioni quali, ad esempio, l'espulsione nel Lazio di un candidato per aver chiesto l'annullamento della prova a causa di gravi disservizi ed irregolarità rilevate dal candidato medesimo.
  Nel corso dell'incontro i presenti hanno manifestato perplessità in ordine all'intera vicenda, non escludendo possibili «orchestrazioni». Con riferimento a tale aspetto, sono stati posti a conoscenza del Ministero due documenti.
  Il primo è stato messo a disposizione dal Presidente dell'ordine dei Medici di Firenze: si tratta di una lettera predisposta da alcuni studi legali e diffusa sul Web, con la quale si invitano i partecipanti al concorso ad aderire «alla attivazione della controversia amministrativa di impugnazione degli atti di tutti i concorsi».
  In essa si sostiene che la prova di ammissione ai corsi regionali è stata caratterizzata da numerose irregolarità non solo durante l'espletamento della prova, ma anche «nella fase di formulazione dei quesiti».
  Il secondo documento concerne un comunicato datato 17 settembre 2014 (ore 07:03, ben tre ore prima dell'inizio del concorso) in cui si parla già di disservizi nello svolgimento delle prove.
  A seguito di alcune contestazioni formulate alle Regioni da parte di alcuni candidati, e successivamente trasmesse per le vie formali a questo Ministero da parte delle Regioni, per ottenere la revisione di alcuni quiz in via stragiudiziale ed in sede di autotutela, il Ministero ha prontamente proceduto a convocare nuovamente la Commissione che ha elaborato i quiz in questione, al fine di esaminare le argomentazioni addotte dai candidati e di valutarne l'accoglibilità o meno.
  Attesa l'insolita copiosità delle contestazioni pervenute, la Commissione si è dovuta riunire due volte, il 6 novembre ed il 1o dicembre 2014.
  La Commissione ha accolto solo le contestazioni che hanno avuto ad oggetto la seguente domanda: «Solo uno dei seguenti farmaci non è indicato nel trattamento della angina instabile. Quale?», esprimendosi in senso positivo in merito alle contestazioni dei candidati che sostenevano che la risposta esatta fosse «digossina», contrariamente a quanto indicato nella griglia di risposte esatte, predisposta dalla Commissione medesima, ove era riportato «nitrati».
  Di tale determinazione della Commissione, questo Ministero ha prontamente informato tutte le Regioni, al fine di consentire a ciascuna Amministrazione regionale di assumere le iniziative di propria competenza.
  I fatti descritti, hanno generato vari contenziosi in sede amministrativa, mentre si registra un solo esposto alla Procura della Repubblica, relativo al concorso svoltosi nella Regione Liguria, attivato dai responsabili regionali nei confronti di un candidato che si sarebbe introdotto in un'aula differente da quella allo stesso assegnata, per non meglio precisati motivi.
  Va anche detto che il Ministero della salute, all'indomani delle denunce di brogli ed irregolarità, non ha potuto imporre alle Amministrazioni regionali alcun provvedimento di congelamento e/o di sospensione delle attività connesse alla formazione specifica in Medicina Generale, atteso che in alcune realtà regionali, le procedure di ammissione ai corsi in parola erano già in stato avanzato di espletamento e che, in caso contrario, eventuali blocchi alle attività formative avrebbero ingenerato gravi danni ai concorrenti regolarmente risultati vincitori del concorso.
  D'altro canto, nei rispetto del riparto di competenze Stato-Regioni, qualsiasi provvedimento non poteva che essere adottato dall'Amministrazione competente, che in questo caso è ogni singola Regione.
  Inoltre, le Regioni si sono espresse sulla sostanziale infondatezza delle contestazioni e sul regolare svolgimento delle prove, assumendosi la totale responsabilità del proprio operato.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

medicina generale

formazione professionale

insegnamento superiore