ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03572

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 292 del 17/09/2014
Firmatari
Primo firmatario: IANNUZZI TINO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 17/09/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 17/09/2014
Stato iter:
27/01/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 27/01/2015
Resoconto DE FILIPPO VITO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 27/01/2015
Resoconto IANNUZZI TINO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 17/09/2014

DISCUSSIONE IL 27/01/2015

SVOLTO IL 27/01/2015

CONCLUSO IL 27/01/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03572
presentato da
IANNUZZI Tino
testo di
Mercoledì 17 settembre 2014, seduta n. 292

   TINO IANNUZZI. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   con nota del 29 luglio 2014, il Ministro della salute ha trasmesso alla Conferenza permanente per i rapporti fra lo Stato, le regioni e le province di Trento e Bolzano la bozza definitiva del decreto ministeriale con cui è approvato il regolamento, recante «Definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all'assistenza ospedaliera, in attuazione dell'articolo 1, comma 169 della legge 30 dicembre 2004 n. 311 e dell'articolo 15, comma 13, lettera c) del decreto legge 6 luglio 2012 n. 95 convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012 n. 135»;
   su tale decreto del Ministro della salute, d'intesa con il Ministro dell'economia e delle finanze, è stata acquisita l'intesa con la predetta Conferenza permanente, nella seduta del 5 agosto 2014; – il decreto ministeriale in discorso è allo stato in via di imminente pubblicazione;
   nel decreto del Ministro della salute è prevista, nel paragrafo 9.2.2, una specifica disciplina per i «presidi ospedalieri in zone particolarmente disagiate», sulla quale, peraltro, la Conferenza permanente fra Stato, regioni e province autonome non ha espresso alcuna proposta emendativa, condividendo, invece, integralmente il testo del Governo;
   in questo paragrafo del decreto ministeriale si stabilisce che in zone particolarmente disagiate, che distano più di 60 minuti dal più vicino presidio di pronto soccorso – superando così i tempi previsti per poter usufruire di un servizio di emergenza efficace – possono essere istituiti dalle legioni specifici presidi ospedalieri;
   in tali presidi ospedalieri, fra l'altro, occorre garantire la presenza e le attività di un pronto soccorso presidiato da un organico medico dedicato all'emergenza-urgenza, con i necessari «servizi di supporto attività di medicina interna e chirurgia generale ridotta»;
   le zone particolarmente disagiate sono individuate in aree considerate geograficamente e idrogeologicamente disagiate, con collegamenti di rete viaria complessi e con inevitabile dilatazione dei tempi per i collegamenti stradali;
   in provincia di Salerno, in Costiera Amalfitana, l'Ospedale «Costa di Amalfi» ubicato a Ravello, località Castiglione – facente parte dell'azienda ospedaliera universitaria «San Giovanni di Dio Ruggi e d'Aragona» di Salerno – ricade in zona particolarmente disagiata;
   infatti i diversi comuni, serviti dall'ospedale di Ravello, con tanti territori collinari, montani o premontani, sono collegati da una rete stradale assolutamente tortuosa, disagiata e complessa, con il notevole aggravio dei tempi di percorrenza dovuto anche all'attraversamento di numerosi centri abitati; inoltre, la circolazione lungo la rete stradale di questa zona è ancor di più rallentata nei periodi di grande afflusso turistico, che in Costiera amalfitana sono molto rilevanti e consistenti, interessando diversi mesi nel corso dell'anno e non solamente i mesi estivi; per di più si tratta di una area ad elevato rischio idrogeologico, con continui e ripetuti eventi franosi ed allagamenti e smottamenti di terreno che complicano e ritardano soventemente la circolazione stradale;
   pertanto entro il tempo minimo inderogabile di 60 minuti, ex lege prefissato, è molto spesso impossibile poter raggiungere il presidio di pronto soccorso più vicino, diverso ovviamente da quello di Ravello-Castiglione, per assicurare l'indispensabile ed irrinunciabile servizio di emergenza efficace;
   ne derivano, conseguentemente, gravissimi e pesanti rischi per la salute e per la integrità delle persone e delle comunità della Costiera amalfitana, che con flussi turistici così elevati e continuativi raggiunge una popolazione complessiva di residenti e visitatori molto rilevante;
   proprio la tutela del diritto alla salute, oggetto di pregnante riconoscimento costituzionale, impone che sia autorizzata e prevista la costituzione nell'ospedale di Ravello-Castiglione di un presidio ospedaliero con pronto soccorso in zona particolarmente disagiata;
   questa situazione è stata puntualmente evidenziata da tutti i sindaci della Costiera amalfitana in una articolata e motivata nota del 26 agosto 2014, indirizzata al Ministro della salute e al presidente della giunta regionale della Campania –:
   quali iniziative, nell'esercizio e nell'ambito delle sue competenze istituzionali e anche per il tramite del commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi sanitari, il Ministro interrogato possa assumere per la tutela del diritto alla salute delle popolazioni e delle comunità della Costiera amalfitana, attraverso, in primis, la costituzione nell'ospedale di Ravello-Castiglione di presidio ospedaliero in zona particolarmente disagiata – alla stregua del decreto ministeriale indicato in premessa dall'interrogante – in quanto tale dotato di un pronto soccorso presidiato da un organico medico dedicato all'emergenza urgenza, con tutti i servizi e le attività medico-ospedaliere collegate. (5-03572)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 27 gennaio 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-03572

  Con riferimento alla questione sollevata dalla interrogazione in esame, comunico quanto segue.
  Con il decreto del commissario ad acta (DCA) n. 49 del 2010, la regione Campania ha approvato il Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera regionale, e ha prevista la disattivazione delle funzioni del presidio ospedaliero «Italia Giordano» di Castiglione di Ravello, e la riconversione dello stesso in una struttura polifunzionale per la salute.
  Il successivo DCA n. 17 del 16 marzo 2011 ha inoltre disposto l'annessione del citato presidio all'azienda ospedaliera universitaria «Ruggi d'Aragona» di Salerno, demandando la pianificazione di dettaglio delle funzioni della struttura polifunzionale per la salute all'adozione, da parte della stessa azienda ospedaliera universitaria, del proprio atto aziendale che avrebbe, tra l'altro, dovuto definire le modalità e i tempi di attuazione del processo di riconversione in questione.
  Ad oggi il citato atto aziendale dell'AOU «Ruggi d'Aragona» non risulta essere stato ancora trasmesso ai Ministeri affiancanti per la preventiva valutazione.
  In una nota del 25 settembre 2014 di riscontro alla richiesta di elementi sulla struttura sanitaria in questione, i sub commissari regionali hanno comunicato che: «la predetta proposta di atto aziendale è all'esame di un'apposita commissione, quindi ancora priva di efficacia. In ogni caso, è in corso di elaborazione la rimodulazione della rete ospedaliera, in attuazione del regolamento condiviso in conferenza Stato regioni del 5 agosto 2014, all'interno del quale saranno riesaminate le esigenze di offerta ospedaliera, nel rispetto delle indicazioni e degli standard».
  Va anche precisato che circa la riorganizzazione della rete ospedaliera regionale, nelle premesse del decreto n. 18 del 2014 – con il quale è stato approvato il Programma Operativo 2013-2015 – il commissario ad acta ha dichiarato di voler emanare un provvedimento volto alla riorganizzazione della rete ospedaliera e territoriale, nei termini e con le modalità da concordare con i Ministeri affiancanti. Nel corso della riunione del 10 aprile 2014, la struttura commissariale è stata invitata, dai Ministeri affiancanti, a precedere in tempi rapidi alla riorganizzazione della rete ospedaliera per acuti e post acuti, da sottoporre ai medesimi Ministeri in preventiva approvazione entro il 30 settembre 2014; termine per il quale la struttura commissariale, nella successiva seduta del 22 luglio 2014, ha chiesto tuttavia un rinvio al 31 dicembre 2014.
  A seguire, con nota del 22 dicembre 2014, la struttura commissariale ha dichiarato che il provvedimento «è di imminente arrivo», e ha chiesto un ulteriore breve rinvio per avvalersi di «eventuali osservazioni e suggerimenti» dell'Agenzia per i servizi sanitari regionali.
  Va a questo punto anche detto che, gli organismi di monitoraggio hanno subordinato l'erogazione della metà delle spettanze residue relative all'anno 2011, anche alla presentazione e valutazione positiva del provvedimento di riorganizzazione della rete ospedaliera e della rete di emergenza-urgenza.
  Per gli aspetti di precipuo rilievo locale, la prefettura di Salerno ha segnalato quanto segue.
  Il presidio ospedaliero di Castiglione di Ravello è ubicato in un'area considerata geograficamente disagiata, con zone collinari e montane collegate da un asse stradale difficile e tortuoso e caratterizzate da un alto rischio idrogeologico, a causa dei frequenti fenomeni di smottamenti e frane che investono periodicamente il territorio, con la conseguente chiusura di fondamentali tratti viari: esso rappresenta l'unica struttura di riferimento per i tanti cittadini residenti nei comuni della Costiera Amalfitana e per i numerosi turisti che ivi soggiornano, non solo nel periodo estivo.
  La necessità di garantire nel territorio la presenza di un efficiente servizio di immediato intervento, è da sempre un'esigenza fortemente avvertita e più volte rappresentata dalla popolazione e dagli stessi amministratori locali, anche con manifestazioni di protesta e ripetute sollecitazioni anche al Ministero.
  La regione Campania, nell'ambito del piano di rientro del debito sanitario, ha ridisegnato l'assetto della rete ospedaliera territoriale utilizzando una metodologia di analisi delle prestazioni erogate in regime di ricovero, ridefinendo il fabbisogno di prestazioni ospedaliere appropriate e, quindi, l'indice programmatico di posti letto per 1.000 abitanti sulla base del quale procedere al riassetto della rete attraverso una complessiva riorganizzazione di tutti i presidi e le aziende ospedaliere del territorio regionale.
  Per ciascuna delle strutture di ricovero pubbliche sono stati definiti, per singola disciplina, i posti letto, distinti in posti letto ordinari e a ciclo diurno; sono stati inoltre individuati i presidi ospedalieri destinati alla dismissione, stante la loro non rispondenza ai princìpi e ai criteri fissati dal citato provvedimento, tra cui, principalmente, l'inadeguatezza della soglia minima di operatività delle strutture pubbliche, definita pari a 100 posti letto per le strutture per acuti e pari a 80 posti letto per le strutture di riabilitazione e lungodegenza (criterio della «congruità dimensionale»), necessaria per garantire qualità e sicurezza.
  Nell'ambito di tale piano la rete ospedaliera pubblica e privata della provincia di Salerno è stata riprogrammata, prevedendo un indice di 3,33 posti letto per mille abitanti, con una riduzione complessiva di 351 posti letto rispetto alla precedente dotazione della provincia stessa.
  In questo quadro la programmazione regionale può avviare una concreta verifica per individuare se vi sono strutture ospedaliere di zone particolarmente disagiate così come previsto dal regolamento sugli standard approvato dalla conferenza Stato-regioni.
  Come per altre aree del Paese anche in questo caso la collaborazione del Ministero confermo che può essere garantita.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

pronto soccorso

rete stradale

rete viaria