ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03567

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 291 del 16/09/2014
Firmatari
Primo firmatario: VACCA GIANLUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 16/09/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COLLETTI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 16/09/2014
DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 16/09/2014
GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 16/09/2014
MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 16/09/2014
CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 16/09/2014
VALENTE SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE 16/09/2014
BATTELLI SERGIO MOVIMENTO 5 STELLE 16/09/2014
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 16/09/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 16/09/2014
Stato iter:
03/12/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 03/12/2015
Resoconto D'ONGHIA ANGELA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 03/12/2015
Resoconto VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 16/09/2014

SOLLECITO IL 21/10/2015

DISCUSSIONE IL 03/12/2015

SVOLTO IL 03/12/2015

CONCLUSO IL 03/12/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03567
presentato da
VACCA Gianluca
testo di
Martedì 16 settembre 2014, seduta n. 291

   VACCA, COLLETTI, DEL GROSSO, LUIGI GALLO, MARZANA, CHIMIENTI, SIMONE VALENTE, BATTELLI e D'UVA. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   in base alla normativa vigente sono definite «scuole paritarie» le istituzioni scolastiche non statali che, a partire dalla scuola dell'infanzia, sono coerenti con gli ordinamenti generali dell'istruzione e posseggono i requisiti fissati dalla legge 10 marzo 2000, n. 62;
   tra i requisiti necessari da rispettare per ottenere il riconoscimento della parità scolastica da parte dello Stato vi è il rispetto dei contratti individuali di lavoro per personale dirigente e insegnante in base a quanto previsto dai contratti collettivi nazionali di settore;
   la parità è riconosciuta con provvedimento adottato dal dirigente preposto all'ufficio scolastico regionale competente per territorio, previo accertamento della sussistenza dei requisiti normativi vigenti;
   la scuola paritaria può avvalersi in misura non superiore ad un quarto delle prestazioni complessive, di prestazioni volontarie di personale docente;
   nonostante tale agevolazione rispetto alla scuola statale, sono numerosissime le segnalazioni agli uffici scolastici regionali che denunciano situazioni contrattuali formalmente corrette, ma che nascondono lo sfruttamento del lavoratore a tal punto che molti docenti, al fine di vedersi attribuito il punteggio in graduatoria per il servizio prestato, accettano stipendi al di sotto del minimo tabellare o addirittura pari a zero;
   il meccanismo con cui si attua questo abuso sul lavoratore è semplice: il docente riceve il versamento dei contributi previdenziali previsti per legge, ma accetta di non percepire alcuna retribuzione da parte della scuola paritaria. In questo modo l'istituto in questione risparmia ingenti somme;
   è evidente che i controlli effettuati sulla regolarità dei contributi previdenziali ed assistenziali non sono sufficienti, in quanto non garantiscono il reale rispetto dei contratti di docenza. È, quindi, necessario una verifica sui bilanci delle scuole riguardo alla coerenza dell'ammontare delle risorse uscite per le retribuzioni dei docenti rispetto ai contratti di docenza effettivamente in essere;
   questo fenomeno è anche conosciuto con il nome di «diplomifici», veri e proprie aziende senza scrupoli che fanno profitti sfruttando giovani neolaureati per coprire il ruolo di docenza e vendendo, di fatto, titoli di studio;
   come si apprende dai quotidiani nazionali ogni anno, questo fenomeno è sempre più diffuso: si parla di pagamenti che si aggirano attorno ai sei-otto mila euro per ottenere un diploma e avere l'attestazione di frequenza a scuola;
   tale situazione potrebbe essere facilmente tamponata con una seria e puntuale attività ispettiva da parte degli uffici scolastici regionali soprattutto nei casi in cui esistono segnalazioni;
   già con l'interrogazione a risposta immediata in assemblea 3/00858 a prima firma della deputata Chimienti e co-firmata dal sottoscritto si denunciava, attraverso un dossier redatto dal professor Paolo Latella, una serie di testimonianze anonime di docenti di scuole paritarie dislocate in diversi territori della penisola che, al fine di vedersi attribuito il punteggio in graduatoria per il servizio prestato, accettavano stipendi troppo bassi o addirittura non ricevevano alcun compenso; nell'esercizio dell'attività parlamentare il primo firmatario del presente atto riceve numerose segnalazioni riguardo a tali problematiche. In particolare è stata più volte indicata una scuola secondaria paritaria di Pescara, con filiali a Lanciano e Avezzano, che propone contratti di lavoro in cui si prospetta la concreta possibilità di ricevere modesti rimborsi per la prestazione lavorativa di docente comunque «garantendo» il versamento dei contributi previdenziali; altre segnalazioni simili sono pervenute riguardanti una scuola secondaria paritaria di Francavilla al mare;
   nonostante il Ministro interrogato sia a conoscenza della problematica, non risulta, ad oggi, alcun provvedimento che miri ad attenuare tale abuso sui lavoratori attraverso l'ausilio di ispezioni mirate –:
   quali urgenti iniziative, di natura ispettiva, intenda intraprendere per far emergere e mitigare gli eventuali abusi perpetrati ai danni dei docenti nella realtà scolastica abruzzese;
   se il Ministro intenda attivarsi per revocare la parità a quegli istituti che operano gli abusi descritti in premessa. (5-03567)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 3 dicembre 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-03567

  L'onorevole interrogante ripropone il tema della vigilanza sulle scuole paritarie chiedendo di conoscere, in particolare, quali urgenti iniziative di natura ispettiva il Ministero intenda intraprendere per far emergere eventuali abusi perpetrati ai danni dei docenti operanti in alcune specifiche realtà scolastiche ove alcuni insegnanti accetterebbero stipendi al di sotto del minimo tabellare o addirittura pari a zero in cambio del versamento dei contributi previdenziali al fine di conseguire il requisito del servizio valutabile nelle graduatorie.
  Posto che, come già precisato in precedenti risposte ad atti di sindacato ispettivo di analogo contenuto, la vigilanza sulle istituzioni scolastiche paritarie è esercitata, di norma, dagli Uffici scolastici regionali che, ogni anno, predispongono un piano di interventi ispettivi, sulla base di apposite circolari diramate dal MIUR, per accertare il permanere delle condizioni richieste dalla legge per il riconoscimento della parità scolastica, si evidenzia che, sul merito, è intervenuta la legge n. 107.
  Il comma 152 dell'articolo unico, infatti, ha disposto: «un piano straordinario di verifica della permanenza dei requisiti per il riconoscimento della parità scolastica di cui all'articolo 1, comma 4, della legge 10 marzo 2000, n. 62, con particolare riferimento alla coerenza del piano triennale dell'offerta formativa con quanto previsto dalla legislazione vigente e al rispetto della regolarità contabile, del principio della pubblicità dei bilanci e della legislazione in materia di contratti di lavoro».
  In attuazione della citata norma è stato predisposto un Piano straordinario di verifica, su tutto il territorio nazionale, elaborato secondo gli orientamenti emersi nel corso del seminario su «La Buona scuola» e alla luce delle risultanze emerse nelle successive riunioni dei dirigenti tecnici.
  A seguito di ciò, il MIUR – con il recente decreto n. 1070 del 16 ottobre scorso – ha costituito un Gruppo operativo di dirigenti tecnici con il compito di assicurare il coordinamento delle attività ispettive.
  I singoli Uffici scolastici regionali hanno già inviato circa 20 report nei quali sono indicate le iniziative che verranno intraprese per dare attuazione alla citata disposizione, tra le quali si contano, in particolare, circa 532 verifiche ispettive.
  Gli Uffici scolastici regionali hanno, quindi, predisposto i piani regionali, riferiti innanzitutto all'anno scolastico 2015/2016 e hanno dichiarato che continueranno nell'arco del triennio nell'attuazione dell'attività ispettiva, per interessarsi poi agli istituti paritari del primo ciclo.
  Il summenzionato Piano di verifica straordinario ha già avuto avvio in alcune regioni, come ad esempio le Marche e proprio l'Abruzzo.
  Preciso che le verifiche in questione dovranno, tra l'altro, accertare che sia stato rispettato il principio di pubblicità dei bilanci e la legislazione in materia di contratti di lavoro.
  Evidenzio, altresì, che è in fase di predisposizione l'anagrafe dei docenti in servizio presso le scuole paritarie.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

contratto di lavoro

basso salario

verifica dei conti