ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03492

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 283 del 04/09/2014
Firmatari
Primo firmatario: BERGAMINI DEBORAH
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 04/09/2014


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 04/09/2014
Stato iter:
19/03/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 19/03/2015
Resoconto DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 19/03/2015
Resoconto BERGAMINI DEBORAH FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 04/09/2014

DISCUSSIONE IL 19/03/2015

SVOLTO IL 19/03/2015

CONCLUSO IL 19/03/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03492
presentato da
BERGAMINI Deborah
testo di
Giovedì 4 settembre 2014, seduta n. 283

   BERGAMINI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   la difficile situazione del porto della città di Viareggio è oggetto di un'inchiesta della magistratura alla quale stanno collaborando tutte le autorità locali al fine di garantire il ripristino della legalità e un corretto sviluppo delle attività della Darsena;
   il comandante della capitaneria di porto di Viareggio, Marco Alberto Iacono, da appena un anno in carica, è stato trasferito senza riuscire a portare a termine il proprio mandato della durata di due anni, nonostante stesse lavorando alacremente allo scopo di ricostituire l'ordine e la trasparenza delle attività del porto di Viareggio, impegnandosi contro l'abusivismo e per il controllo della qualità delle acque, anche in collaborazione con la procura di Lucca;
   una delle priorità delle Istituzioni deve essere quella di tutelare la professionalità di quanti svolgono il proprio dovere in favore della collettività, contrastando ogni forma di illegalità, mentre in questo caso non sono chiare le modalità con cui è stata assunta la decisione della sostituzione e le motivazioni che sono alla base del provvedimento di trasferimento;
   nel mese di luglio il comandante Iacono è stato oggetto di polemiche in seguito ad un episodio che ha visto alcuni agenti della capitaneria di porto, armati di sfollagente, allontanare i venditori abusivi dalla spiaggia libera di Marina di Pietrasanta senza tuttavia utilizzare detti sfollagente contro i venditori stessi né alcuna altra persona presente;
   la vicenda è stata secondo l'interrogante senza dubbio strumentalizzata allo scopo di provocare un avvicendamento all'interno della capitaneria di porto dal momento che gli agenti della capitaneria, essendo pubblici ufficiali, sono autorizzati a circolare con gli sfollagente, di cui sono dotati a norma di legge, e dei quali non hanno comunque fatto uso contro alcuno;
   i sindaci della Versilia in un comunicato comune si sono detti «disorientati» dal trasferimento del comandante Iacono, vista la solerzia e l'impegno profuso dallo stesso nella lotta all'illegalità nel porto di Viareggio –:
   se i Ministri interrogati intendano fare luce su quanto avvenuto nella città di Viareggio, chiarendo le modalità e le motivazioni del trasferimento del comandante Iacono, e rassicurando i cittadini sul fatto che l'impegno delle istituzioni, anche nazionali, per il ripristino della legalità nel Porto di Viareggio e in generale in Versilia non verrà meno. (5-03492)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 19 marzo 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione IX (Trasporti)
5-03492

  Con l'atto in esame si chiarimenti sull'avvicendamento, intervenuto a settembre 2014, del Capo del compartimento marittimo e comandante del porto di Viareggio, Capitano di Fregata Marco Alberto Iacono, il quale, al compimento del periodo di comando prescritto dalle norme per l'assolvimento degli obblighi giuridici connessi al grado rivestito (almeno 1 anno solare), è stato trasferito presso altra sede di servizio (Palermo), peraltro di gradimento dello stesso Ufficiale.
  Nel merito, il Comando generale del Corpo delle capitanerie di porto fornisce puntuali informazioni.
  In data 7 luglio 2014, al fine di accertare puntualmente i termini della vicenda, lo stesso Comando generale ha disposto un'ispezione, da parte di una commissione composta da due Ufficiali superiori e presieduta da un Ufficiale ammiraglio. L'ispezione ha evidenziato numerose criticità e lacune in ordine alla organizzazione e alla direzione dei servizi di polizia marittima della Capitaneria di porto di Viareggio, soprattutto in relazione ai servizi di vigilanza e controllo condotti dal personale all'esterno della sede, alla tenuta da indossare, ai segnali distintivi da mostrare nonché alle modalità di impiego e utilizzo dei mezzi di coazione e/o difesa personale.
  È stato appurato, infatti, che l'attività nel corso della quale sono maturati i fatti (contrasto al commercio ambulante abusivo), non rientrando – in base alle norme vigenti – tra quelle riconducibili alla diretta competenza, potestà e responsabilità dell'Autorità marittima, non era stata svolta in concorso e sotto il necessario coordinamento e direzione della competente Autorità di pubblica sicurezza, circostanza questa che ha esposto il personale dipendente a rischi non accettabili (non rivestendo il personale del Corpo, come noto, lo status di agente di pubblica sicurezza).
  Il Comandante generale ha quindi convocato il Capitano di Fregata Iacono: nel corso del colloquio, venivano confermate appieno le criticità rilevate dagli ispettori che hanno concorso all'assunzione della decisione di avvicendare il Comandante Iacono, a far data dal 15 settembre 2014.
  Pertanto, l'anticipato avvicendamento del Capitano di Fregata Iacono, in esito all'attività ispettiva svolta, è frutto di una naturale, ponderata e attenta determinazione, assunta dal Comando generale nella pienezza delle proprie funzioni, alle quali, ovviamente, non può, né deve – né vuole – abdicare, avendo adottato quel provvedimento per il bene dell'Amministrazione, non potendo rimanere inerte dinanzi a quanto accertato, concorrendo, in caso contrario, a consolidare comportamenti frutto di disposizioni disarmoniche che avrebbero potuto nuocere al personale, al Corpo, all'utenza.
  Il trasferimento dell'Ufficiale nella sede di Palermo rientra comunque nella fisiologica dinamica delle attribuzioni e avvicendamenti degli incarichi di comando degli Uffici marittimi del Corpo delle capitanerie di porto.
  Tale dinamica si sviluppa anche nell'adottare decisioni che il vertice dell'organizzazione matura in ragione delle valutazioni condotte sull'operato di ogni proprio componente, investito della responsabilità dell'esercizio della funzione e del ruolo di comando.
  La decisione di trasferimento ad altra sede, peraltro, poteva essere gravata dall'interessato nelle competenti sedi, amministrative e/o giurisdizionali, ma che – alla prova dei fatti – non è stata impugnata.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

bene a doppio uso

impianto portuale