ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03306

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 270 del 23/07/2014
Firmatari
Primo firmatario: RONDINI MARCO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 23/07/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BRAGANTINI MATTEO LEGA NORD E AUTONOMIE 23/07/2014
SIMONETTI ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 23/07/2014
CAON ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 23/07/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 23/07/2014
Stato iter:
29/07/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 29/07/2014
Resoconto RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE
 
RISPOSTA GOVERNO 29/07/2014
Resoconto DE FILIPPO VITO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 29/07/2014
Resoconto RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 29/07/2014

SVOLTO IL 29/07/2014

CONCLUSO IL 29/07/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03306
presentato da
RONDINI Marco
testo di
Mercoledì 23 luglio 2014, seduta n. 270

   RONDINI, MATTEO BRAGANTINI, SIMONETTI e CAON. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   nel 2014, l’import di riso dalla Cambogia fa crollare del 22 per cento la produzione in Italia, con una riduzione di oltre 15.000 ettari di risaie. Un danno economico che mette a rischio la salute dei consumatori, e che causa un allarme sanitario alla settimana;
   l'accordo Everything but arms (Tutto tranne le armi) che ha portato all'azzeramento dei dazi ha favorito l'insediamento di multinazionali in Paesi meno avanzati dove hanno fatto incetta di terreni e si coltiva riso senza adeguate tutele del lavoro e con l'utilizzo di prodotti chimici vietati da decenni nelle campagne italiane ed europee;
   una delegazione di produttori rappresentativa di tutte le regioni guidata dal presidente della Coldiretti ha portato al Ministro delle politiche agricole un campione di riso importato dalla Cambogia per chiedere che vengano fatti controlli qualitativi dopo che nel primo semestre 2014 il sistema di allerta rapido europeo (Rasff) ha effettuato quasi una notifica a settimana per riso e prodotti derivati di provenienza asiatica per la presenza di pesticidi non autorizzati o che superano i limiti ammessi di residuo e assenza di certificazioni sanitarie;
   la concorrenza sleale provocata dalle speculazioni sulle importazioni del riso cambogiano ha comportato che le stesse in Italia sono aumentate del 360 per cento nel primo trimestre, dove il riso indica lavorato cambogiano arriva ad un prezzo riferito al grezzo inferiore ai 200 euro a tonnellata, pari a circa la metà di quanto costa produrlo nel nostro Paese nel rispetto delle norme sulla salute, sulla sicurezza alimentare e ambientale e dei diritti dei lavoratori;
   l'Italia è il primo produttore europeo di riso su un territorio di 216.000 ettari con opportunità occupazionali ma alla luce di quanto espresso la situazione sta precipitando e a rischio c’è il lavoro per oltre 10.000 famiglie tra dipendenti ed imprenditori di lavoro nell'intera filiera –:
   se il Ministro sia a conoscenza della situazione e non intenda intervenire predisponendo controlli sanitari al fine di tutelare i consumatori, che in un periodo di crisi importante come quello attuale si rivolgono per gli acquisti a risi più economici come quelli importati, senza curarsi delle potenziali conseguenze di tutela della salute. (5-03306)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 29 luglio 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-03306

  In merito alla questione posta con l'atto ispettivo in esame, per gli aspetti di competenza del Ministero della salute, si comunica che, nell'ambito del sistema di allerta rapido europeo (cosiddetto RASFF), le notifiche concernenti il riso, ed i prodotti derivati, di provenienza asiatica, sono state, dal mese di gennaio ad oggi, 24.
  Di queste notifiche, 10 hanno riguardato l'assenza delle prescritte certificazioni sanitarie, 11 la presenza di residui di pesticidi in quantità superiore ai limiti consentiti dalla normativa comunitaria – e fra esse 8 sono state attivate dagli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera del Ministero della salute, a riprova della costante attenzione dedicata alle problematiche in argomento – in 2 è stata rilevata la presenza di organismi genericamente modificati, 1 ha fatto seguito al riscontro della presenza di insetti.
  Si sottolinea che, ad oggi, non risultano pubblicate nel citato sistema di allerta comunitario segnalazioni relative ad analoghi prodotti di origine cambogiana.
  Si comunica, inoltre, che gli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera del Ministero della salute hanno effettuato, nel primo semestre 2014, controlli su 1.380 partite di riso, e prodotti derivati, di provenienza asiatica e ne sono state campionate 106. I controlli hanno determinato il respingimento di 13 partite di cui 9 (7 da India, 2 da Pakistan) per presenza di residui di pesticidi, 1 per presenza di aflatossine (Pakistan) e 3 per non conformità della merce riscontrata a seguito di ispezione (Bangladesh).
  Dalle informazioni rese emerge, con ogni evidenza, che il sistema di allerta comunitario garantisce quelle esigenze di sicurezza alimentare al quale hanno fatto giustamente riferimento gli onorevoli interroganti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

paese meno sviluppato

protezione del consumatore

cerealicoltura

rischio sanitario

controllo sanitario

diritto alla salute

vendita