ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03302

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 270 del 23/07/2014
Firmatari
Primo firmatario: MARCOLIN MARCO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 23/07/2014


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 23/07/2014
Stato iter:
24/07/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 24/07/2014
Resoconto MARCOLIN MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE
 
RISPOSTA GOVERNO 24/07/2014
Resoconto ALFANO GIOACCHINO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
 
REPLICA 24/07/2014
Resoconto MARCOLIN MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 24/07/2014

SVOLTO IL 24/07/2014

CONCLUSO IL 24/07/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03302
presentato da
MARCOLIN Marco
testo di
Mercoledì 23 luglio 2014, seduta n. 270

   MARCOLIN. — Al Ministro della difesa . — Per sapere – premesso che:
   il 30 giugno 2014 è scaduto il termine di proroga previsto per le missioni all'estero delle nostre Forze Armate dal decreto-legge 16 gennaio 2014, n. 2, convertito con modificazioni dalla legge 14 marzo 2014, n. 28;
   lo stesso 30 giugno, stando al comunicato diramato quel giorno dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, il Ministro della difesa ha riferito ai colleghi membri del Governo le linee guida del successivo decreto legge di proroga;
   il 10 luglio seguente, l'esame del nuovo decreto-legge di proroga missioni risultava altresì iscritto all'ordine del giorno dei lavori del Consiglio dei ministri, senza tuttavia essere effettivamente discusso ed approvato;
   soltanto dopo 23 giorni, il 23 luglio, il Consiglio dei ministri è riuscito a varare il nuovo provvedimento per prolungare ulteriormente gli interventi, che nel frattempo sono comunque proseguiti sul campo in un quadro giuridico provvisorio, che tra l'altro ha verosimilmente contemplato anche l'applicazione del Codice penale militare di guerra al personale impegnato;
   non è chiaro per quali ragioni l'atteso decreto-legge di proroga missioni sia stato accantonato il 10 luglio, anche se vi è ragione di sospettare che un problema fosse rappresentato dalle coperture, posto che il fondo all'uopo rifinanziato dalla vigente legge di stabilità è già stato interamente consumato –:
   quali siano le ragioni per le quali il Governo ha tardato così tanto a fornire ai militari in missione in teatri ad alto rischio operativo come l'Afghanistan, il Libano, la Libia ed il Mali le necessarie garanzie giuridiche ed economiche.
(5-03302)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 24 luglio 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione IV (Difesa)
5-03302

  Il provvedimento di proroga delle missioni internazionali delle nostre Forze armate è stato effettivamente deliberato – in via definitiva – nella giornata di ieri 23 luglio dal Consiglio dei Ministri.
  Lo slittamento di cui è cenno nell'interrogazione, peraltro, non è un fatto nuovo, poiché già più volte in passato tali provvedimenti sono stati emanati alcuni giorni dopo la scadenza dei precedenti; sono slittamenti fisiologici, date le complesse dinamiche preparatorie.
  Nel caso di specie, il rinvio è dipeso dal fatto che – sebbene tale decreto fosse ormai consolidato – a quel momento la copertura di carattere finanziario, pur tracciata nei suoi lineamenti generali, restava ancora condizionata da alcuni particolari, a loro volta in corso di definizione nell'ambito del disegno di legge sull'assestamento del bilancio dello Stato, solo di recente approdato alla Camera ai fini del relativo esame.
  Per quanto riguarda, poi, gli effetti di tale slittamento, si fa osservare che il personale interessato non subirà alcun danno circa la corresponsione degli specifici trattamenti economici, poiché le disposizioni riguardanti le autorizzazioni di spesa retroagiscono a decorrere dal 1o luglio 2014.
  Nella medesima ottica, se è vero che, nei giorni dello slittamento, episodi di rilevanza penale avrebbero potuto ricadere sotto l'imperio della legge militare di guerra, è altrettanto vero, che per il principio del favor rei, una volta entrato in vigore il decreto-legge, i responsabili verrebbero, automaticamente e necessariamente, assoggettati alle disposizioni già da tempo introdotte specificatamente per le missioni internazionali, che prevedono l'applicazione del codice penale di pace anche per i reati eventualmente commessi nei giorni precedenti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Consiglio dei ministri

contingente militare all'estero

personale militare