ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03265

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 268 del 21/07/2014
Firmatari
Primo firmatario: AIRAUDO GIORGIO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 21/07/2014


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 21/07/2014
Stato iter:
12/11/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 12/11/2014
Resoconto DE VINCENTI CLAUDIO VICE MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 12/11/2014
Resoconto AIRAUDO GIORGIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 21/07/2014

DISCUSSIONE IL 12/11/2014

SVOLTO IL 12/11/2014

CONCLUSO IL 12/11/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03265
presentato da
AIRAUDO Giorgio
testo di
Lunedì 21 luglio 2014, seduta n. 268

   AIRAUDO. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   ThyssenKrupp conferma in una nota che nell'ambito del nuovo piano industriale per Ast sono previsti una riduzione di costi in tutte le aree (operative, strutturali, vendita e organico) di oltre 100 milioni di euro l'anno e un ridimensionamento del personale di circa 550 dipendenti, prevedendo anche una chiusura del secondo forno entro il 2015-16;
   i vertici di ThyssenKrupp Business Area Materials Services e Acciai Speciali Terni — viene scritto nella nota che annuncia i punti principali del piano — «hanno incontrato le istituzioni e le organizzazioni sindacali per un confronto in merito al piano industriale di Acciai Speciali Terni (Ast), che mira a un rilancio dell'azienda ternana come player sostenibile nell'industria dell'acciaio inossidabile»;
   negli ultimi anni, viene quindi sottolineato, Ast «ha attraversato un periodo difficile, che ha comportato delle perdite significative attribuibili alle avverse condizioni di mercato e a inefficienze strutturali comprendenti il mix di prodotto e il contenimento del raggio di commercializzazione a livello territoriale». Per l'azienda, che è stata integrata nella divisione business area materials services «al fine di beneficiare nel miglior modo della presenza di ThyssenKrupp sul mercato internazionale», è stato deciso di intraprendere un «piano di azione strategico globale, in grado di ristabilire la profittabilità sostenibile dell'azienda, nonostante il difficile quadro del mercato caratterizzato da un'esistente sovraccapacità»;
   il piano prevede anche «un maggiore focus sui laminati a freddo e un incremento delle vendite rivolte agli utenti finali. Questo nuovo approccio strettamente legato all'andamento del mercato — mette in evidenza TK — presuppone un cambiamento nella produzione che deve limitare i propri volumi in base alle vendite redditizie. Ciò comporta l'incremento delle capacità nella produzione dei laminati a freddo affiancata da un'ottimizzazione dell'efficienza nella fase liquida e una contemporanea chiusura del secondo forno entro il 2015/2016. La chiusura del secondo forno potrebbe essere riconsiderata — avverte l'azienda — solo se le condizioni di mercato miglioreranno notevolmente e tutti gli obiettivi saranno stati raggiunti»;
   la società — conclude la nota — «è fermamente convinta che tali misure siano ben ponderate e indispensabili per garantire il futuro di Acciai Speciali Terni e il suo valore per i propri stakeholder»;
   il piano dell'Ast «così come presentato è irricevibile»: così hanno dichiarato le istituzioni umbre dopo la presentazione del programma di interventi da parte della ThyssenKrupp. Per la presidente della regione Catiuscia Marini e per i rappresentanti degli altri enti locali il piano «necessita di sostanziali e profonde modifiche a cominciare dalla questione dell'occupazione e delle prospettive industriali dell'intero sito di Terni»;
   i sindacati dei metalmeccanici Fiom Fim e Uilm ritengono inaccettabile il piano presentato da ThyssenKrupp per l'Ast di Terni e hanno dichiarato una mobilitazione immediata che prevede lo sciopero e la presenza dei segretari nazionali a Terni. I sindacati non escludono poi che l'attività dell'acciaieria possa essere sospesa già nelle prossime ore. A Terni saranno presenti per le assemblee i segretari nazionali delle categorie dei metalmeccanici –:
   se non ritengano di intraprendere iniziative di mediazione fra le parti al fine di favorire una riconsiderazione del piano produttivo della ThyssenKrupp sbilanciato sul fronte dei tagli e orientato non al rilancio produttivo in un settore considerato strategico per il comparto industriale italiano. (5-03265)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 12 novembre 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-03265

  Con riferimento all'interrogazione in titolo, si riscontra quanto segue.
  La vicenda di Acciai Speciali Terni è certamente una delle più complicate vicende che il Governo sta affrontando. La situazione alla Acciai Speciali Terni (AST), è stata anche determinata a novembre 2013, quando questa è stata «restituita» a ThyssenKrupp dalla finlandese Outokumpu, dopo oltre 12 mesi durante i quali la società finlandese non ha ottemperato al deliberato dell'Antitrust europea di ridurre la capacità produttiva per eccesso di market share.
  Il Governo ha chiesto a ThyssenKrupp di predisporre e quantificare il Piano industriale AST, azienda che non può più sopportare incertezze e indecisioni gestionali. Pertanto, lo scorso 18 marzo, nel corso di un primo incontro presieduto dal Sottosegretario Del Rio, il dott. Joachim Limberg, il Vice Presidente della Thyssen ha comunicato che era stata avviata la preparazione del Piano Industriale di AST e che entro la metà del mese di luglio sarebbe stato illustrato tanto alle parti sociali quanto alle istituzioni nazionali e territoriali.
  Così è avvenuto il 17 luglio quando, sempre alla Presidenza del Consiglio, lo stesso Limberg ha presentato le linee generali del Piano industriale che poche ore dopo sono state sviluppate dall'AD di AST nel corso di un ulteriore incontro con le Organizzazioni Sindacali svoltosi al MiSE.
  Il Piano illustrato muoveva dalla constatazione che nell'ultimo quinquennio AST ha accumulato perdite per circa 900 milioni. Da ciò deriva la necessità di un intervento che recuperi produttività, efficienza e qualità in un contesto di mercato difficile soprattutto in Europa. Per raggiungere questi obiettivi, l'Azienda ha dichiarato una forte riduzione dei costi (compreso il costo del lavoro), la riduzione di circa 550 posti di lavoro e prospetticamente la possibile chiusura di uno dei due forni fusori presenti nell'impianto di Terni.
  Governo e istituzioni territoriali hanno giudicato criticamente l'impostazione del Piano industriale e, accogliendo il giudizio molto critico delle OO.SS, hanno invitato le parti ad attivare immediatamente un tavolo di confronto per ricercare i necessari punti di intesa. Il tavolo si è purtroppo potuto avviare solo all'inizio del mese di settembre di quest'anno, dopo che il Ministro dello sviluppo economico è intervenuto per riportare nell'alveo delle normali relazioni sindacali, un confronto che in più occasioni è scivolato nel terreno della contrapposizione frontale.
  Come accennato, fin dall'inizio di questa lunga vicenda il Governo si è adoperato per ottenere da ThyssenKrupp il rafforzamento delle prospettive industriali dello stabilimento di Terni rispetto al piano iniziale. Proprio grazie a questa azione del Governo il piano è profondamente cambiato: sono previsti investimenti di 100 milioni di euro in 4 anni, 10 milioni per la ricerca e lo sviluppo, il trasferimento della linea di laminazione a freddo di Torino (con un investimento di altri circa 30 milioni di euro), il mantenimento dell'attuale capacità produttiva dei volumi di produzione almeno ai livelli registrati negli ultimi tre anni e la riduzione al minimo del numero degli esuberi previsti dall'azienda.
  Ciononostante, lo scorso 8 ottobre è avvenuta la rottura delle trattative dopo l'ennesimo confronto con l'azienda del gruppo ThyssenKrupp, le organizzazioni sindacali e le autorità territoriali.
  Ciò non ha fatto venir meno la volontà del Governo di continuare a offrire ogni sostegno affinché le parti raggiungessero un accordo che potesse garantire la continuità produttiva e il consolidamento dell'occupazione dell'AST di Terni.
  In questo scenario, il 16 ottobre si è svolto presso la Presidenza del Consiglio dei ministri un nuovo incontro con i rappresentanti delle istituzioni territoriali (comune e regione Umbria), al termine del quale, oltre a stigmatizzare il comportamento dell'azienda lesivo di una concreta possibilità di ripresa del confronto e di raggiungimento di un'intesa, il Governo si è riservato di convocare le parti al fine di acquisire ogni utile elemento che possa favorire l'accordo sulle basi già individuate.
  Infine, il 6 novembre scorso, alla riunione tenutasi al MiSE, presieduta dal Ministro dello sviluppo economico, Federica Guidi, e alla quale erano presenti: Il viceministro Claudio De Vincenti, il Sottosegretario al lavoro, il Presidente della regione Umbria, il Sindaco di Terni, i sindacati di categoria nazionali con i propri Segretari e le RSU, l'azienda, attraverso il suo amministratore delegato Lucia Morselli – ha accolto le indicazioni del Governo illustrando le modifiche apportate al piano industriale, e mostrando la propria disponibilità a procedere al pagamento degli stipendi.
  Il sindacato da parte sua, ha dichiarato di cogliere le novità e ha esonerato dallo sciopero che era in atto le aree amministrative competenti, al fine di predisporre i pagamenti degli stipendi a tutti i dipendenti.
  Lunedì 10 novembre azienda e organizzazioni sindacali si sono incontrate nuovamente per cominciare a entrare nel merito del nuovo piano industriale. La ricerca di un accordo assume veste di un obbligo morale che ricade su tutte le parti in causa, in questa direzione il Ministero proseguirà il proprio impegno.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

TERNI,TERNI - Prov,UMBRIA

EUROVOC :

politica industriale

amministrazione del personale

industria siderurgica

soppressione di posti di lavoro