Legislatura: 17Seduta di annuncio: 267 del 18/07/2014
Primo firmatario: BINETTI PAOLA
Gruppo: PER L'ITALIA
Data firma: 18/07/2014
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 18/07/2014
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 18/07/2014
RITIRATO IL 22/07/2014
CONCLUSO IL 22/07/2014
BINETTI. —
Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
nel centro socio-riabilitativo per giovani disabili «Casa di Alice» di Grottammare (AP) gestito dal comune attraverso una cooperativa esterna sono stati arrestati dai carabinieri di San Benedetto del Tronto, cinque educatori in servizio presso il centro. Il centro ospita persone affette da autismo di età compresa dagli 8 ai 20 anni;
due osservazioni importanti: in primo luogo si trattava di una struttura modello del comune, nata con ottimi propositi e buone scelte educativo-riabilitative, data in gestione a una cooperativa, di piccole dimensioni (12 ospiti dagli 8 ai 20 anni), con una carta dei servizi visibile su internet. E in secondo luogo, si trattava di giovani con autismo estremamente severo, dato che si parla di ricoveri, in una struttura semi-residenziale, per ragazzini ancora in età scolastica;
le accuse sono maltrattamenti e sequestro di persona. Nel centro è stata sequestrata una cosiddetta «stanza di contenimento» buia e stretta, dove i ragazzi venivano denudati e rinchiusi. Tuttavia occorre sottolineare che nei disabili c'era una «totale assenza di comportamenti violenti o di azioni che giustificassero il loro “contenimento”, all'interno di quell'ambiente, usato come strumento per reprimere e punire la “vivacità” dei ragazzi»;
fortunatamente l'uso delle tecnologie permette oggi di monitorare la vita all'interno di questi centri. La tecnologia mette a disposizione vari tipi di aiuto, comprese le telecamere, che possono essere di aiuto anche per i genitori. Forse l'uso delle telecamere non è sufficiente a garantire una maggiore sicurezza a tutte quelle categorie di persone, disabili, minori, anziani, che non sono in grado di provvedere da soli alla propria incolumità. Ma è certo che si rende necessaria una supervisione e che anche i genitori hanno il diritto di avere informazioni precise e puntuali, a 360o riguardo gli ambiti frequentati dai figli, nella scuola, nelle strutture riabilitative, sportive o quant'altro;
certi episodi si ridurrebbero drasticamente se queste strutture fossero aperte al territorio nei due sensi dall'interno verso l'esterno e viceversa. In strutture semiresidenziali come quella in questione vanno previsti nei programmi educativi varie forme di collaborazione con attività con altri centri giovanili, con associazioni di volontariato, con occasione sociali come feste, sagre, e altro. Analogamente le strutture possono invitare la cittadinanza al loro interno in varie occasioni;
appare sempre più urgente mantenere uno stretto rapporto di collaborazione tra genitori, educatori e personale terapeutico che si fanno carico di persone fragili. Tanto più intenso quanto più fragili sono queste persone. In Inghilterra esiste un documento fondamentale l'IMP o Individual management plan, dove vengono delineati comportamenti, eventuali fattori scatenanti, notizie mediche, problemi sensoriali, interessi e attività preferite del soggetto, comprese eventuali strategie di contenimento approvate dai genitori, che ne autorizzano l'uso nei casi estremi in cui dovessero essere necessarie; ma sempre in un clima di collaborazione tra genitori ed educatori –:
quale sia il livello di formazione di base e di competenza specifica richiesto per il personale impegnato nel rapporto con i soggetti autistici, anche nel caso di cooperative che gestiscono strutture semi-residenziali come quella citata in premessa, e se non intenda assumere iniziative, anche normative, al riguardo.
(5-03262)
GEO-POLITICO:GROTTAMMARE,ASCOLI PICENO - Prov,MARCHE
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