ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03233

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 265 del 16/07/2014
Firmatari
Primo firmatario: SEGONI SAMUELE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 16/07/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2014
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2014
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2014
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2014
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2014
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2014
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 16/07/2014
Stato iter:
17/07/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 17/07/2014
Resoconto SEGONI SAMUELE MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 17/07/2014
Resoconto DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 17/07/2014
Resoconto SEGONI SAMUELE MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 17/07/2014

SVOLTO IL 17/07/2014

CONCLUSO IL 17/07/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03233
presentato da
SEGONI Samuele
testo di
Mercoledì 16 luglio 2014, seduta n. 265

   SEGONI, BUSTO, DAGA, DE ROSA, MANNINO, MICILLO, TERZONI e ZOLEZZI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   con la delibera CIPE n. 121 del 21 dicembre 2001, è stato approvato il I Programma delle opere strategiche, tra cui i «Sistemi stradali e autostradali» del Corridoio plurimodale tirrenico – Nord Europa e, in particolare, l’«Asse autostradale Cecina-Civitavecchia»;
   la convenzione tra ANAS spa e Società autostrada tirrenica (SAT) spa del 2009 prevede la cessione della tratta della SS 1 Aurelia, compresa tra Civitavecchia e Rosignano in favore di SAT spa e, pertanto, il nuovo tracciato autostradale si svilupperà interamente in sovrapposizione all'attuale sede della SS 1 così che, attraverso opere di allargamento dell'asse stradale in alcuni tratti e l'installazione di caselli, una tratta di oltre 200 chilometri di strada pubblica verrà convertita in autostrada a pagamento;
   il prezzo che SAT dovrà corrispondere ad ANAS per la concessione della strada statale è irrisorio in rapporto al valore economico della stessa e al peso economico che andrà a ricadere sulla popolazione delle aree interessate (per la tratta compresa tra Rosignano e Grosseto Sud SAT si è impegnata a versare un canone annuo pari al 2 per cento del pedaggio al netto di imposte e sovrapprezzi; per la tratta compresa tra Grosseto Sud e Civitavecchia SAT non dovrà versare nulla ad ANAS, pertanto la predetta tratta viene di fatto concessa in uso gratuito a SAT);
   alcuni enti locali hanno espresso parere contrario ai progetto SAT e, infatti, la provincia di Grosseto ed il comune di Orbetello, oltre a molte altre associazioni e comitati cittadini, nel febbraio 2013 hanno presentato ricorso al TAR a seguito della delibera CIPE del 2012, che ha approvato il progetto definitivo solo di alcuni tratti autostradali (compiendo un'approvazione frammentaria di un progetto difforme dalle scelte progettuali preliminari ed eludendo, in tal modo, il codice degli appalti senza garantire una valutazione ambientale dell'opera nel suo complesso);
   SAT spa è proprietà di quattro soci riconducibili alla famiglia Benetton, ad Holcoa (etichettabile, utilizzando un termine giornalistico, come «cooperativa rossa»), al Monte dei Paschi di Siena e al Gruppo Caltagirone attraverso la società Vianini;
   SAT spa è titolare della concessione dell'autostrada tirrenica sin dal 1969 e ha ricevuto varie proroghe, senza gara, l'ultima delle quali attraverso la delibera CIPE del 18 dicembre 2008 che le ha garantito la concessione fino al 2046;
   la Commissione dell'Unione europea ha aperto una procedura di infrazione nei confronti di SAT per accertare eventuali irregolarità nell'affidamento dei lavori;
   il piano economico-finanziario (PEF) redatto da SAT (peraltro non ancora presentato in via definitiva) prevede il finanziamento privato al 100 per cento dell'opera da 2 miliardi e un valore di subentro «pressoché nullo» (negli anni scorsi si calcolavano circa 3,5 miliardi di euro di costo e un subentro record da 3,8 miliardi), tuttavia il presidente della SAT Antonio Bargone (che è stato al contempo anche Commissario straordinario dell'opera) ha chiesto 270 milioni di euro di contributo pubblico tramite missiva inviata il 6 marzo scorso al Governo, come conditio sine qua non per poter realizzare l'opera;
   nella risposta all'atto camera 5-01946 il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha affermato che: «[...] il costo dell'intero intervento è tutto a carico del Concessionario SAT, secondo il piano economico e finanziario da ultimo elaborato dalla medesima SAT e che verrà recepito dal CIPE, dopo l'approvazione dei progetti definitivi di tutti i lotti, nell'atto aggiuntivo alla Convenzione Unica vigente» ma al contempo il Ministro Lupi ha confermato in Commissione Lavori Pubblici al Senato l'impegno del Governo a trovare le risorse pubbliche per far quadrare il «Progetto della Tirrenica» e all'assemblea ANITA ha annunciato che un decreto sblocca-cantieri sarà approvato dal governo a fine luglio;
   lo stesso Ministro, durante la procedura informativa dell'8 luglio 2014 presso la Commissione lavori pubblici al Senato, ha confermato l'impegno del Governo ad elargire i 270 milioni di euro, giustificando ciò come «una semplice garanzia dello Stato, necessaria ad assicurare il closing finanziario dell'operazione»;
   il governo Renzi, il 15 aprile 2014, nel testo dell'accordo di programma per la riconversione del porto di Piombino (articolo 9), ha assunto «l'impegno a ricercare le risorse necessarie per realizzare il completamento dell'autostrada Tirrenica anche prevedendo un'integrazione con le risorse pubbliche»;
   il predetto accordo, la realizzanda opera e, nel complesso, l'intero «progetto SAT», risultano secondo gli interroganti altamente lesivi per gli interessi delle popolazioni abitanti nelle aree interessate perché miranti a «regalare» una cospicua tratta di una delle più importanti arterie stradali pubbliche ad una società privata che si accinge ad imporre sulla stessa pedaggi, riducendo, rendendo gravosa o, in alcuni casi, impedendo la mobilità dei residenti all'interno del sistema stradale pubblico poiché il tutto verrebbe realizzato senza alcuna previsione di idonee strade parallele o complanari alternative a percorrenza gratuita, che invece dovrebbero essere previste obbligatoriamente per garantire la mobilità a chi non voglia o non possa assoggettarsi ad un pedaggio (ciò rende evidente l'intento perseguito da SAT spa, cioè rendere quanto mai difficoltosa la viabilità ordinaria alternativa in modo da introitare tutto il traffico sull'autostrada a pagamento) –:
   in che modo si possa giustificare l'elargizione di fondi pubblici a «garanzia» o, più semplicemente, per il «salvataggio» di una società privata come SAT spa, dopo averle già concesso la trasformazione di una strada pubblica come la SS 1 in un'autostrada a pagamento, invece di utilizzare tali fondi pubblici per l'ammodernamento e la messa in sicurezza dell'Aurelia mantenendola pubblica e gratuita, come previsto dal progetto ANAS 2001, evitando così di gravare doppiamente (fondi pubblici e pedaggio autostradale) sui contribuenti. (5-03233)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 17 luglio 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-03233

  Con riferimento al quesito posto dagli Onorevoli Interroganti è utile ricordare che con il «decreto del fare» (n. 69 del 2013 e relativa legge di conversione), il Governo e il Parlamento sono già intervenuti per assicurare una quota di contributo pubblico destinato al completamento di alcuni interventi, e precisamente:
   l'asse autostradale Tangenziale Esterna Est di Milano;
   l'asse autostradale Pedemontana Veneta.
  Al primo intervento il richiamato provvedimento legislativo ha assicurato 330 milioni di euro, al secondo 370 milioni.
  In questi due casi le motivazioni che hanno portato il Governo ad una simile decisione sono state:
   il cambiamento delle condizioni finanziarie iniziali;
   il crollo della domanda di trasporto lungo tali assi.
  La SAT, nello scorso mese di febbraio, ha avanzato richiesta di contributo pubblico mettendo in evidenza che, alla luce del decreto interministeriale n. 490 del 31 dicembre 2013, il quale fissava l'incremento tariffario autorizzato per tale asse nel periodo 2014-2019 e visto il crollo della domanda di trasporto nonché delle mutate condizioni finanziarie e del servizio del debito, l'intero Piano Economico Finanziario diventava non più bancabile. In tale stato di cose, l'assenza di un contributo pubblico avrebbe reso impossibile il completamento di un intervento strategico non solo per le due regioni attraversate, Toscana e Lazio, ma per l'intero sistema Paese che vede nel Corridoio tirrenico uno degli assi portanti nei collegamenti Nord-Sud-Nord del Paese.
  Alla SAT è stato quindi chiesto di simulare le soglie minime di contributo pubblico che, come nel caso richiamato dei due assi autostradali ubicati in Lombardia ed in Veneto, potevano rendere bancabile l'intervento e assicurare così la realizzazione di un'opera che vede un coinvolgimento privato di 2 miliardi di euro e un subentro quasi nullo alla fine dell'arco temporale della concessione.
  Detta società, a seguito di alcune simulazioni, ha indicato una esigenza finanziaria pubblica minima pari a 270 milioni di euro.
  Dalla documentazione prodotta si evince che le esigenze finanziarie aggiuntive trovano motivazione sia nel forte ridimensionamento della domanda di traffico, sia nella particolare natura del tracciato; infatti, l'asse autostradale tirrenico trova nel pendolarismo locale un ulteriore vincolo nel recupero degli investimenti tramite pedaggio. In proposito, evidenzio che nei Piani Economici e Finanziari è stata prevista una particolare forma di esenzione del traffico pendolare a carico degli oneri concessori.
  Ritengo utile precisare che l'obiettivo del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e del Governo tutto è quello di realizzare gli interventi strategici cercando di superare tutte le criticità, ed evitando in tal modo che le crisi economico-finanziarie generate nel tempo possano annullare gli effetti benefici che determinati interventi generano sulla collettività, sul territorio e sulla crescita del Paese.
  Quanto alla proposta degli Onorevoli Interroganti circa la possibilità di mettere in sicurezza l'attuale asse stradale, concludo precisando che il costo di tale intervento risulterebbe pari a circa 2 miliardi di euro e tale importo graverebbe integralmente sullo Stato e quindi sui contribuenti.
  Preciso infine che il canone annuo che la Società SAT dovrà versare al Concedente è del 4 per cento e non del 2 per cento: tale canone andrà versato sull'intero asse autostradale e nessuna tratta verrà concessa in uso gratuito.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

AZIENDA NAZIONALE AUTONOMA DELLE STRADE STATALI ( ANAS )

EUROVOC :

pedaggio

tariffazione delle infrastrutture

costruzione stradale

circolazione stradale

rete stradale

sicurezza stradale

tariffa stradale