ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03230

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 265 del 16/07/2014
Firmatari
Primo firmatario: MALPEZZI SIMONA FLAVIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 16/07/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CAROCCI MARA PARTITO DEMOCRATICO 16/07/2014
ROCCHI MARIA GRAZIA PARTITO DEMOCRATICO 16/07/2014
COSCIA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 16/07/2014
GHIZZONI MANUELA PARTITO DEMOCRATICO 23/09/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 16/07/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 16/07/2014

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 23/09/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03230
presentato da
MALPEZZI Simona Flavia
testo presentato
Mercoledì 16 luglio 2014
modificato
Martedì 23 settembre 2014, seduta n. 296

   MALPEZZI, CAROCCI, ROCCHI, COSCIA, GHIZZONI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
con i decreti del Presidente della Repubblica n. 89, n. 87 e n. 88 del 15 marzo 2010 è stato avviato il riordino del ciclo secondario d'istruzione;
la cosiddetta «riforma Gelmini» ha previsto un drastico e pesante taglio delle ore di insegnamento negli istituti tecnici e professionali, per quanto riguarda gli insegnamenti cosiddetti «di indirizzo» degli istituti tecnici, come l'insegnamento della materia «tecnologie e disegno tecnico» dove, a seguito della riforma, è stata attuata la riduzione di 1/3 delle ore di lezione, e conseguentemente delle relative cattedre e quindi del personale docente;
il regime di razionalizzazione della spesa, infatti, che ha accompagnato il riordino del secondo ciclo ha determinato, nell'istruzione tecnica e nell'istruzione professionale, nonché in alcuni indirizzi del liceo artistico, riduzioni orarie a carico dei diversi insegnamenti. Tra questi, notevoli tagli risultano a carico degli insegnamenti tecnico-pratici affidati a docenti con competenze teorico-pratiche specifiche, cui era affidata la responsabilità in piena autonomia delle attività didattiche che si svolgono nei laboratori, in un ampio numero di ore in compresenza con un insegnante laureato;
l'intero comparto degli indirizzi, il quale era composto, prima del riordino, da oltre 800 corsi sperimentali, 200 progetti assistiti e tantissimi altri percorsi, opzioni e sperimentazioni autonome, diverse e distinte da scuola a scuola con quadri orari a scelta e indipendenti, di licei, istituti tecnici e professionali è stato completamente snellito, ridotto e tagliato drasticamente, e il tutto è stato riordinato e semplificato a soli 20 indirizzi di ordinamento uguali, obbligatori e unitari per tutto il Paese, venendo aboliti, cancellati, eliminati e tagliati definitivamente tutte le sperimentazioni, i progetti assistiti, le opzioni a scelta e i tirocini dei licei, istituti tecnici e professionali precedentemente esistenti;
solo per citare alcuni esempi, con il riordino degli istituti tecnici si è passati da 10 settori e 39 indirizzi a 2 settori e 11 indirizzi. Le ore scolastiche sono state diminuite da 36 a 32. Le ore di laboratorio sono passate da 1.122 a 264 ore nel biennio e con 891 ore nel triennio;
gli istituti professionali erano suddivisi in cinque settori con 27 indirizzi, mentre con la riforma sono stati suddivisi in due macrosettori con 6 indirizzi. Come per gli istituti tecnici le ore verranno ridotte a 32 per settimana;
sono, stati eliminati gli istituti d'arte che, in un Paese come il nostro, hanno invece rappresentato un legame tra tradizioni territoriali, scuola e mondo del lavoro. Non si è adeguatamente pensato e ragionato sul coordinamento tra i cicli e tra istruzione secondaria e istruzione universitaria/mondo del lavoro;
con l'anno scolastico 2014-2015 il riordino della scuola secondaria di II grado entrerà a regime su tutte le classi. Si estenderanno ulteriormente, pertanto, gli effetti determinati dalla riduzione del tempo scuola e degli spazi per le attività di laboratorio;
la necessità di riformare la scuola secondaria era fuori discussione. Ma il modo in cui si è proceduto ha determinato interventi palesemente illegittimi: i regolamenti sono entrati in vigore molti mesi dopo le iscrizioni, si è proseguito nonostante mancassero atti importanti quali quelli relativi alle classi di concorso e nonostante il parere contrario del Consiglio nazionale della pubblica istruzione;
il decreto-legge n. 104 del 2013 convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2013, n. 128, recante «Misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca», aveva previsto l'avvio entro gli inizi del mese di febbraio 2014 del monitoraggio e della valutazione dei sistemi di istruzione professionale, tecnica e liceale finalizzati anche alla ridefinizione degli indirizzi, dei profili e dei quadri orari previsti dai relativi percorsi di studio;
il monitoraggio e la valutazione avrebbero dovuto concludersi entro 12 mesi (febbraio 2015);
in tal senso, l'articolo 5, comma 1, del suddetto decreto-legge stabilisce che «il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca avvia, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, il monitoraggio e la valutazione dei sistemi di istruzione professionale, tecnica e liceale, come previsto dai regolamenti di cui ai decreti del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 87, n. 88 e n. 89, al fine di garantirne l'innovazione permanente, l'aggiornamento agli sviluppi della ricerca scientifica e tecnologica e il confronto con gli indirizzi culturali emergenti, nonché l'adeguamento alle esigenze espresse dalle università, dalle istituzioni dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica, dagli istituti tecnici superiori e dal mondo del lavoro e delle professioni. Il monitoraggio e la valutazione dei sistemi di istruzione professionale, tecnica e liceale devono concludersi entro dodici mesi dal loro avvio e i relativi risultati sono considerati nella ridefinizione degli indirizzi, dei profili e dei quadri orari di cui ai citati regolamenti di cui ai decreti del Presidente della Repubblica n. 87, n. 88 e n. 89 del 2010»;
tuttavia, ad oggi tale non è stata ancora avviata la fase di monitoraggio stabilita dal dettato della legge –:
quali siano le ragioni di tale ritardo e quali iniziative urgenti intenda adottare affinché si proceda in tempi rapidi alla valutazione del riordino dei cicli prima di procedere alla definizione di ipotesi di revisione del sistema che non tengano in considerazione gli effetti prodotti dal riordino suddetto. (5-03230)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

istruzione professionale

istruzione tecnica

istruzione secondaria