ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03229

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 265 del 16/07/2014
Firmatari
Primo firmatario: MALPEZZI SIMONA FLAVIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 16/07/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RAMPI ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 16/07/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 16/07/2014
Stato iter:
25/09/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 25/09/2014
Resoconto BORLETTI DELL'ACQUA ILARIA CARLA ANNA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
 
REPLICA 25/09/2014
Resoconto MALPEZZI SIMONA FLAVIA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 16/07/2014

DISCUSSIONE IL 25/09/2014

SVOLTO IL 25/09/2014

CONCLUSO IL 25/09/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03229
presentato da
MALPEZZI Simona Flavia
testo di
Mercoledì 16 luglio 2014, seduta n. 265

   MALPEZZI e RAMPI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   il liceo musicale sperimentale del conservatorio G. Verdi di Milano nasce come sperimentazione nel 1971: il punto di forza di questa sperimentazione si trova nella perfetta sinergia tra l'alta formazione musicale e quella culturale tipica del liceo. La chiave del successo dell'iniziativa sta nella compresenza nello stesso stabile delle due istituzioni, che non solo garantisce l'indispensabile ottimizzazione degli aspetti logistici legati alla doppia scolarità (tutti gli studenti del liceo sono liceali e obbligatoriamente iscritti al conservatorio), ma crea un «continuum formativo» che armonizza in modo unico le materie curricolari con quelle musicali, con eccellenti risultati nella formazione dei giovani musicisti;
   il liceo musicale «G. Verdi» è ad oggi l'unico caso di scuola superiore operante all'interno di un conservatorio;
   da coltre quarant'anni, dunque, tale liceo musicale svolge le sue lezioni all'interno del conservatorio di Milano: gli allievi hanno in pratica una doppia scolarità liceo e conservatorio), ed è diffusamente riconosciuto che ciò ha rappresentato finora una specificità favorendo la formazione di ottimi musicisti;
   con la riforma Gelmini, in particolare con il decreto ministeriale n. 17 del 22 settembre 2010, tutte le sperimentazioni in ambito musicale sono riportate in licei «di ordinamento» (liceo musicale o coreutico);
   il conservatorio, per tramite del suo presidente, dottoressa Maria Grazia Mazzocchi, in data 23 aprile 2014 (conservatorio, comunicato prot. 3028 del 23 aprile 2014) ha disdettato la convenzione in essere con il liceo musicale, comunicando nel contempo di non poter continuare a ospitare le lezioni curricolari liceali dal momento in cui si concluderà la fase di passaggio del liceo da sperimentale a ordinamentale, ovvero al termine dell'anno scolastico in corso. A seguito di ulteriori incontri è stata concessa una proroga per il trasferimento al settembre 2015, concedendo però, al momento, l'utilizzo solo di un numero limitato di aule;
   in altre parole il liceo, prima dipendente dal conservatorio ai sensi della sperimentazione, è stato inserito dal settembre 2013 in un istituto omnicomprensivo verticale musicale insieme al ciclo della primaria e della secondaria di primo grado della scuola ex-Cuoco Sassi (ora G. Verdi) di via Corridoni. Il comune di Milano ha condiviso con provincia, conservatorio e ufficio scolastico regionale il suddetto progetto, che rappresenta un'assoluta novità su scala non soltanto locale ma anche nazionale;
   tuttavia, l'istituto omnicomprensivo di via Corridoni ha evidenziato l'impossibilità di ospitare il liceo musicale, se non a valle di un processo di trasformazione organizzativa e strutturale a livello dello stabile stimato in diversi anni come si evince dalla seguente nota: «...tali trasformazioni necessitano di una progettazione e di un lasso di tempo di alcuni anni scolastici...» (comunicato prot. 984/A23 del 27 maggio 2014);
   in questo scenario non solo viene improvvisamente a mancare l'elemento essenziale di compresenza delle due realtà formative, ma si prefigura una situazione di totale assenza del necessario supporto logistico per le lezioni curricolari del liceo, che si troverebbe all'inizio dell'anno scolastico 2014/15 privo di una sede;
   inoltre, a seguito della comunicazione di «sfratto» da parte del conservatorio e dei numerosi colloqui tra gli enti preposti, la provincia ha messo a disposizione aule alternative in via San Marco (adiacenti al liceo Parini). Tale soluzione è risultata del tutto inadeguata in quanto crea a studenti e insegnanti notevoli e ingestibili disagi. La struttura del curriculum, infatti, prevede un alternarsi di discipline musicali (che avrebbero comunque luogo presso il conservatorio) e materie curricolari (da svolgersi in San Marco) ed è impossibile pensare a spostamenti così frequenti, con strumenti talvolta ingombranti (e sempre molto fragili e costosi) sulle spalle. Tutto ciò, inoltre, provocherebbe di fatto l'esclusione di alunni con handicap fisici dalla frequentazione del liceo musicale;
   per ovviare alle gravi conseguenze che tali scelte potrebbero determinare, si sono attivati alcuni tavoli di discussione, il più significativo dei quali ha portato all'identificazione di una possibile soluzione congiunta che vede la collaborazione di ufficio scolastico per la Lombardia, la direzione del conservatorio e la presidenza dell'omnicomprensivo. Un primo incontro ha prodotto una bozza di soluzione, la cui fattibilità dev'essere comunque confermata (verbale del 21 maggio 2014). Questa soluzione prevede la distribuzione delle lezioni su tre plessi (con al seguito strumenti musicali delicati, ingombranti e di alto valore): conservatorio, omnicomprensivo di via Corridoni e 10 aule «provvisorie» in via S. Marco presso l'università della terza età, con un progressivo spostamento delle lezioni dal conservatorio verso via S. Marco e quindi verso l'omnicomprensivo, che potrebbe arrivare a fornire 9 aule per il liceo (rispetto alle 10 necessarie) solo nel 2017/18;
   appare evidente come tale situazione provocherebbe un grave ritardo organizzativo che rischierebbe di portare alla conclusione di una così valida esperienza. Un sondaggio effettuato tra i genitori ha evidenziato, infatti, quanto segue:
    • il 95 per cento ritiene fondamentale la compresenza di liceo e conservatorio nello stesso stabile;
    • l'81 per cento non avrebbe iscritto il proprio figlio a questo liceo se non fosse stato come finora;
   con una premessa di questo tipo è facile capire che già a partire dall'anno 2015/16 potrebbe essere molto difficile formare anche una sola classe prima, innescando il processo di estinzione del liceo che si concluderebbe nell'arco del ciclo attualmente in corso;
   la «riforma Gelmini» ha separato la formazione accademica da quella liceale ed ha cancellato le sperimentazioni. Tuttavia, in nessun punto del decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 2010, dove si parla dell'istituzione dei licei coreutico – musicali, si dice che tali licei non possano avere sede all'interno delle strutture architettoniche dei conservatori. Altre motivazioni, quali ad esempio la necessità di ristrutturazione e messa «a norma» del conservatorio, giustificherebbero esclusivamente un disagio temporaneo ma non l'allontanamento definitivo del Liceo;
   gli effetti negativi di questa azione sono innumerevoli:
    • gli studenti del liceo saranno estromessi dal conservatorio, terminando l'ultima sperimentazione di successo;
    • l'omnicomprensivo dovrà fornire spazi al liceo a scapito delle attuali scuole elementari e medie che subiranno una riduzione di sezioni e degli spazi destinati ai laboratori;
   sarà necessaria una significativa ristrutturazione dello stabile dell'omnicomprensivo (con evidenti disagi e costi annessi) per «compartimentare» le aule separando fisicamente quelle del liceo da elementari e medie;
   se il permanere negli attuali locali non fosse realmente possibile per motivi oggettivi, sarebbe auspicabile che almeno nell'arco del prossimo anno scolastico tutte le istituzioni coinvolte potessero completare con successo la realizzazione del progetto «omnicomprensivo musicale», che rappresenta una grande opportunità per garantire una graduale e qualificata formazione musicale a partire già dalla scuola primaria, così come giustamente e correttamente previsto dall'ufficio scolastico regionale stesso. Questo auspicio, dal punto di vista meramente logistico, richiederebbe come elemento essenziale che il liceo possa permanere – nel suo attuale assetto di aule e orari – pienamente all'interno del conservatorio per l'intero anno scolastico 2014/15;
   in un momento in cui il mondo musicale di Milano è già scosso per le note vicende scaligere, sarebbe preoccupante assistere a un ulteriore affossamento di un'istituzione musicale cittadina di grande prestigio come il liceo musicale G. Verdi, che in quarant'anni di storia non solo ha dato a Milano tante eccellenze musicali, ma ha anche guidato la sperimentazione che, a livello nazionale, ha portato alla nascita dei licei coreutico – musicali –:
   se non ritenga necessario verificare le ragioni per cui il liceo musicale non possa continuare ad avere la sua sede all'interno del conservatorio salvaguardando in questo modo la qualità dell'insegnamento e l'ambiente nel quale i giovani musicisti si formano;
   se non ritenga opportuno, nel caso il liceo musicale dovesse suo malgrado trasferirsi fuori dal conservatorio, esplorare tutte le possibili soluzioni affinché gli allievi possano frequentare serenamente e con profitto le lezioni, verificando l'opportunità che l'edificio ex-Cuoco Sassi possa effettivamente ospitare in prospettiva, nell'arco di due – tre anni, tutto il liceo senza che ciò sia vissuto come una mera sottrazione di spazi agli altri ordini di scuola, posto che la compresenza di cicli diversi va vista come uno stimolo e un arricchimento per tutti;
   se non ritenga di farsi garante, quale che sia la soluzione finale, del mantenimento di una convenzione forte tra conservatorio e liceo per garantire la continuità di questa grande esperienza.
(5-03229)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 25 settembre 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-03229

  L'Onorevole interrogante segnala la situazione del Liceo ad indirizzo musicale «Giuseppe Verdi» di Milano, fino ad oggi operante nei locali dell'omonimo Conservatorio di musica in virtù di un'apposita convenzione che lo stesso Conservatorio ha annunciato di non voler proseguire. Chiede, al riguardo, che vengano verificate le ragioni del trasferimento del liceo musicale presso un'altra sede, anche al fine di assicurare agli allievi un ambiente sereno per lo svolgimento delle lezioni.
  Al riguardo, pur in considerazione del fatto che l'individuazione dei locali necessari per lo svolgimento dell'attività didattica nelle scuole è di competenza degli enti locali, comuni e province, ai sensi dell'articolo 3 della legge n. 23 del 1996, il Ministero dell'istruzione si è comunque adoperato per il tramite dell'Ufficio scolastico regionale per la Lombardia per valutare la possibilità di trovare un accordo tra le parti e consentire alle stesse di proseguire tale esperienza formativa. In particolare, l'Ufficio scolastico, sentito sulla vicenda, ha, riferito, che «si è cercato, ad ogni buon conto, di contemperare i diversi interessi degli enti coinvolti e dell'utenza». Ha precisato, inoltre, che l’«accordo di massima, ad oggi raggiunto, prevede la collocazione del liceo ordinamentale presso l'Istituto comprensivo ex «Cuoco - Sassi» in Milano a partire dall'anno scolastico 2015/2016 e la conferma della disponibilità da parte del direttore del Conservatorio a continuare ad ospitare le classi terminali del liceo sperimentale».
  Ciò posto, tengo ad evidenziare che il mio Ministero attribuisce un'importanza fondamentale allo studio della musica, in considerazione dell'alto valore culturale che essa assume nella formazione dei giovani studenti.
  Ricordo che è punto fondamentale del Rapporto «La buona scuola», pubblicato il 3 settembre 2014, ove si rappresenta la necessità che la conoscenza dell'arte e della cultura, in particolare di quella musicale, sia resa maggiormente presente negli insegnamenti forniti dalle istituzioni scolastiche, fin dalla primaria, e che tale processo si svolga in sinergia con le diverse istituzioni musicali (conservatori, enti lirici e sinfonici, bande militari e civili) esistenti nel nostro Paese.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

musica

istruzione secondaria

formazione professionale