ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03128

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 254 del 01/07/2014
Firmatari
Primo firmatario: MANTERO MATTEO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 01/07/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VALENTE SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE 01/07/2014
BATTELLI SERGIO MOVIMENTO 5 STELLE 01/07/2014
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 01/07/2014
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 01/07/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 01/07/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 01/07/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03128
presentato da
MANTERO Matteo
testo di
Martedì 1 luglio 2014, seduta n. 254

   MANTERO, SIMONE VALENTE, BATTELLI, LOREFICE e GRILLO. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   con il decreto-legge n. 135 del 2012 (cosiddetto Balduzzi) era stata disposta la funzionalità e la persistenza degli ospedali posizionati in aree disagiate, ovvero in quelle zone in cui il tempo di percorrenza delle autoambulanze, dal punto di partenza al più vicino pronto soccorso, è molto superiore ai 90 minuti;
   questo è il caso dell'ospedale S. Giuseppe di Cairo Montenotte, nato nel dopoguerra, che, come dimostrato e calcolato in base ad oggettive tecniche di misurazione, è l'unico presidio ospedaliero entro i 90 chilometri di distanza nella zona della Val Bormida, rientrando così nei parametri del «decreto Balduzzi»;
   dunque, l'ospedale di una zona disagiata nella quale per raggiungere il pronto soccorso più vicino si impiega più di un'ora, deve essere considerato presidio ospedaliero di base; come tale deve mantenere un pronto soccorso idoneo, medicina interna, chirurgia ridotta con day surgery o week surgery con la possibilità di appoggio nei letti di medicina;
   lo stesso ospedale, che inizialmente contava 120 posti letto, oggi ridotti a soli 68, a causa dei «tagli» voluti dall'assessore regionale Montaldo e dal direttore generale della Asl2, Neirotti, è l'unico ospedale della Val Bormida, bacino di quasi 50 mila abitanti, ultimo baluardo della provincia di Savona, territorio collinare che si trova a nord degli Appennini;
   con lo smantellamento del pronto soccorso di Cairo Montenotte, trasformato in un punto di primo intervento, si è assistito ad un notevole trasferimento di malati dalla Val Bormida verso la costa, Savona, Genova, quando in realtà il medesimo potrebbe diventare un punto centrale e strategico sia per il Basso Piemonte (poiché si trova ai confini con la regione piemontese) sia per la stessa zona della Val Bormida, evitando la «fuga di pazienti» che ogni anno pesano per milioni di euro per la regione Liguria;
   questo perché molti cittadini della Val Bormida preferiscono addirittura raggiungere gli ospedali di Ceva o Mondovì, che seppur distanti quanto l'ospedale di Cairo, hanno in più il privilegio della comodità data dal fatto che negli ospedali piemontesi vi è un servizio più immediato;
   si tratta di un fattore che ha determinato una riduzione delle prestazioni fornite dall'attuale pronto intervento di Cairo, che dal 2011 ad oggi ha subito un calo: si è passati dalle 12780 prestazioni circa del 2011, alle 8000 circa nel 2012 sino alle sole 480 circa nel 2013, portando ad un utilizzo spropositato, in chilometri di percorrenza, dei mezzi di soccorso che sono passati dai 40 mila chilometri all'anno ai circa 120 mila chilometri all'anno;
   inoltre la trasformazione del pronto soccorso in punto di primo soccorso, prevede lo svuotamento dell'ospedale di tutte le sue prerogative, riducendo i medici di cardiologia, chiudendo il servizio di endoscopia, del laboratorio TSA, di endocrinologia, del servizio di centralino e della chirurgia, e costituendo un day surgery, dove in caso di emergenza si passerà ad uno stato di day service, tutto a carico dei cittadini, oltre alla soppressione nelle ore notturne e festive della reperibilità del tecnico radiologo e di laboratorio, sostituiti da apparecchiature automatiche;
   aiuti e richieste provengono dai cittadini del territorio cairese e dal Comitato sanitario locale che si batte per la difesa dell'ospedale di Cairo Montenotte e del distretto sanitario contro la ventilata chiusura dell'ospedale da parte della regione –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza della situazione espressa in premessa;
   quali iniziative, per quanto di competenza, intenda mettere in atto per favorire il mantenimento dei presidi ospedalieri in aree disagiate come quella di cui in premessa, salvaguardando così i livelli essenziali di assistenza. (5-03128)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

pronto soccorso

politica sanitaria

istituto ospedaliero