ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03121

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 254 del 01/07/2014
Firmatari
Primo firmatario: CANCELLERI AZZURRA PIA MARIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 01/07/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RUOCCO CARLA MOVIMENTO 5 STELLE 01/07/2014
VILLAROSA ALESSIO MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 01/07/2014
ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE 01/07/2014
PESCO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 01/07/2014
PISANO GIROLAMO MOVIMENTO 5 STELLE 01/07/2014
BARBANTI SEBASTIANO MOVIMENTO 5 STELLE 01/07/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 01/07/2014
Stato iter:
02/07/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 02/07/2014
Resoconto CANCELLERI AZZURRA PIA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 02/07/2014
Resoconto ZANETTI ENRICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 02/07/2014
Resoconto CANCELLERI AZZURRA PIA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 02/07/2014

SVOLTO IL 02/07/2014

CONCLUSO IL 02/07/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03121
presentato da
CANCELLERI Azzurra Pia Maria
testo di
Martedì 1 luglio 2014, seduta n. 254

   CANCELLERI, RUOCCO, VILLAROSA, ALBERTI, PESCO, PISANO e BARBANTI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   con l'articolo 23-quater del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, è stata stabilita l'incorporazione dell'amministrazione autonoma dei monopoli di Stato e dell'Agenzia del territorio rispettivamente, nell'Agenzia delle dogane e nell'Agenzia delle entrate; come indicato nella relazione resa dal Ministero dell'economia e delle finanze ai sensi del comma 1 dell'articolo 23-quater del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, il suindicato accorpamento è finalizzato al conseguimento di «obiettivi di risparmio, razionalizzazione gestionale ed efficientamento delle strutture»: una operazione che si inquadra, come precisato nel documento, «in una più ampia manovra di revisione degli apparati amministrativi, finalizzata a ridurre la spesa pubblica ma anche ad accrescere l'efficienza delle strutture»; i risultati attesi comprendono il miglioramento dei servizi resi all'utenza, lo sviluppo della tax compliance, una maggiore efficacia della lotta all'evasione fiscale e, al contempo, la riduzione del costo attraverso lo sfruttamento delle economie di scala e di gestione;
   l'avvio del processo di accorpamento è stato accompagnato da un ampio dibattito di carattere politico, giuridico e sindacale, tuttora insopito, che ha messo più volte in discussione l'opportunità della manovra sia con riferimento ai pretesi guadagni di efficienza – tutt'altro che scontati – sia con riguardo all'ancora più delicato problema del rapporto tra cittadino e pubblica amministrazione che risulterebbe alterato e compromesso da ingiustificati processi di concentrazione delle burocrazie pubbliche;
   in particolare, dubbi sono stati sollevati sulla reale possibilità di conseguire sinergie operative ed economie di scala attraverso l'accorpamento di strutture con mission e operatività del tutto differenti quali l'Agenzia del territorio e l'Agenzia delle entrate o, come nel caso della gestione dei giochi, rispetto al funzionamento dell'apparato doganale;
   dall'esame delle esperienze di «merging» maturate negli altri Paesi europei non emerge una tendenza all'accorpamento tra le agenzie delle entrate e quelle del territorio né, tantomeno, dei giochi alle dogane: nel Regno Unito, ad esempio, le attività del catasto sono separatamente attribuite al valuation office agency dell'HMRC, mentre le attività delle conservatorie dei registri immobiliari sono svolte da un'altra agenzia, la HM Land Registry; in Spagna entrate e dogane sono gestite dall'agenzia tributaria (Aeat), mentre l'attività del catastale della conservatoria è svolta direttamente dal ministero delle finanze; in Francia, ove non vige il sistema delle agenzie ma quello tradizionale ministeriali e l'attività del catasto, del demanio e della conservatoria dei registri immobiliari è gestita specificamente dal service France domaine della Dgfip e i dirigenti di questa struttura hanno un separato percorso di carriera rispetto agli altri burocrati. In tutte le citate esperienze, inoltre, i processi di accorpamento si sono rivelati difficili e costosi a causa dell'eterogeneità tecnica ed operativa delle funzioni conglobate e dell'adeguamento del sistema informatico e delle competenze dei funzionari;
   analoghe perplessità sono manifestate nella risoluzione in Commissione n. 8-00185 del 4 luglio 2012 ove «si evidenzia come eventuali accorpamenti o trasferimenti di funzioni da un settore all'altro dell'Amministrazione finanziaria, non potranno essere realizzati in forma generica, meccanica o irrazionale, ma debbano invece tenere attentamente conto delle diversità e delle omogeneità nelle attività svolte, dell'articolazione degli interessi pubblici coinvolti, delle peculiarità delle materie trattate, nonché delle necessità di assicurare un adeguato presidio territoriale e di rispondere alle legittime esigenze dei cittadini e degli operatori professionali»;
   nel medesimo documento si formula la fondamentale raccomandazione, con riferimento alle operazioni di riforma del catasto «di mantenere distinte le funzioni di attribuzione del valore e della rendita catastale dei fabbricati da quelle di accertamento e liquidazione dei tributi immobiliari basati su tali valori» –:
   se non ritenga opportuno fornire una dettagliata esposizione circa l'effettiva sussistenza di economie di scala e sinergie operative nelle summenzionate operazioni di accorpamento delle agenzie fiscali, corredata di una stima quantitativa delle economie finora conseguite e di quelle conseguibili nel medio e lungo periodo anche allo scopo di rivalutare l'opportunità di mantenere «distinte le funzioni di attribuzione del valore e della rendita catastale dei fabbricati da quelle di accertamento e liquidazione dei tributi immobiliari basati su tali valori» attraverso la riassegnazione delle summenzionate funzioni a separate ed autonome amministrazioni o agenzie, così come indicato nella risoluzione in Commissione n. 8-00185 del 4 luglio 2012. (5-03121)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 2 luglio 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-03121

  Con il documento in esame gli Onorevoli interroganti evidenziano che ai sensi dell'articolo 23-quater del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 135 è stata disposta l'incorporazione dell'Agenzia del territorio nell'Agenzia delle entrate e dell'Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato nell'Agenzia delle dogane, e che tale accorpamento è stato giustificato dall'esigenza di conseguire obiettivi di risparmio e, razionalizzazione gestionale ed efficientamento delle strutture.
  Tenuto conto di ciò, gli Onorevoli chiedono al Governo se non ritenga opportuno fornire una dettagliata esposizione in ordine all'effettiva sussistenza di economie di scala e sinergie operative nelle operazioni di accorpamento tra le Agenzie fiscali, corredata da una stima quantitativa delle economie finora conseguite e di quelle conseguibili nel medio e lungo periodo.
  In particolare tali informazioni devono considerarsi utili tra l'altro, a parere degli Onorevoli interroganti, al fine di riconsiderare l'opportunità di «mantenere distinte le funzioni di attribuzione del valore e della rendita catastale da quelle di accertamento e liquidazione dei tributi immobiliari basati su tali valori» che, in esito al suddetto accorpamento sono attribuite alla competenza dell'Agenzia delle entrate.
  Al riguardo l'Agenzia delle entrare rappresenta quanto segue.
  Ai sensi del citato articolo 23-quater del decreto-legge 95 del 2012, convertito con modificazioni dalla legge n. 135/2012, è stato previsto dal 1o dicembre 2012 che l'Agenzia del Territorio venisse incorporata nell'Agenzia delle Entrate.
  L'operazione rientrava in una più ampia manovra di revisione degli apparati amministrativi, finalizzata a ridurre la spesa pubblica ma anche ad accrescere l'efficienza delle strutture. L'incorporazione è avvenuta alla data fissata.
  Il processo di integrazione, ancora in corso di attuazione, si propone di perseguire a regime questi obiettivi:
   migliorare i servizi all'utenza e sviluppare la tax compliance (un solo accesso in ufficio e un solo punto di riferimento per tutte le problematiche legate alla fiscalità immobiliare);
   potenziare l'azione di contrasto all'evasione (gestione integrata delle banche dato delle proprietà immobiliare);
   realizzare economie di scala nelle attività indirette e di gestione (personale, amministrazione, I.C.T., audit e sicurezza, comunicazione, governo strategico e pianificazione).

  La Relazione del Sig. Ministro dell'economia e delle finanze presentata in Parlamento ai sensi del citato articolo 23-quater, comma 1 della legge 95 del 2012 ha tracciato gli orizzonti temporali del processo di integrazione che prevede governance integrata dei processi no core – già realizzata – e quella dei processi core, da realizzare entro il 31 dicembre 2015.
  In particolare, per i processi no core, dal 1o dicembre 2012 sono state soppresse quattro Direzioni Centrali provenienti dall'Agenzia del Territorio (Risorse Umane e Organizzazione, Sistemi informativi, Pianificazione Controllo e Amministrazione, Audit) nonché, l'area Coordinamento e integrazione funzionale e l'area Comunicazione e relazioni internazionali: le articolazioni interne delle strutture soppresse sono confluite senza modifiche nelle corrispondenti Direzioni centrali dell’ Agenzia delle Entrate.
  Con successivo atto direttoriale del 30 aprile 2013 è stato ridisegnato l'assetto interno della Direzione Centrale Amministrazione, Pianificazione e Controllo, della Direzione Centrale Audit e Sicurezza, della Direzione Centrale del Personale e del settore comunicazione, eliminando le sovrapposizioni dovute all'accorpamento.
  A seguito del riassetto, il numero complessivo delle posizioni dirigenziali centrali è stato ridotto di 33 unità, rispetto alle posizioni esistenti presso l'Agenzia delle Entrate e V Agenzia del Territorio all'atto dell'accorpamento.
  Anche a livello regionale sono state eliminate le duplicazioni, sopprimendo 23 posizioni preposte ad attività no core presso le Direzioni regionali-Territorio e assegnando le relative funzioni alle Direzioni regionali «area Entrate».
  Con atto direttoriale del 15 maggio scorso, si è infine completata l'integrazione delle strutture anche a livello regionale.
  Le Direzioni regionali-Territorio sono state soppresse e le relative funzioni di coordinamento tecnico operativo degli uffici provinciali-Territorio sono state affidate alle Direzioni regionali «area Entrate».
  Gli interventi complessivamente adottati in applicazione all'articolo 23-quinquies del decreto-legge n. 95/2012, hanno comportato la riduzione di circa 180 posizioni, pari a circa la metà dell'obiettivo da raggiungere ai sensi del suddetto articolo 23-quinquies.
  Nell'ambito del processo di integrazione dei processi core, tutt'ora in fase di realizzazione, significativi risparmi potranno derivare dalle attività di razionalizzazione della logistica. Ciò potrà avvenire attraverso la riduzione della spesa per canoni di locazione; infatti, la riconduzione delle attività nello stesso immobile comporterà un fabbisogno finanziario minore e favorirà l'integrazione delle attività. In tale contesto è partito uno specifico progetto di razionalizzazione, nell'ambito del quale sono state avviate alcune iniziative pilota di accorpamento degli uffici e di razionalizzazione degli archivi, dato – quest'ultimo – di particolare rilievo per la logistica dell'incorporata Agenzia del Territorio.
  Come già accaduto in precedenti processi di riorganizzazione dell'Agenzia (ad es. l'accorpamento degli uffici II.DD., IVA e registro), il conseguimento di effettivi risparmi e l'ottimizzazione dei processi lavorativi richiederà tempi adeguati, anche per assicurare alle strutture di continuare ad operare a pieno regime evitando rallentamenti che potrebbero compromettere il raggiungimento degli obiettivi.
  Per quanto di competenza, l'Agenzia delle dogane e dei monopoli riferisce quanto segue.
  L'Agenzia ha regolarmente monitorato lo stato dell'organizzazione dopo l'incorporazione dell'ex Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato al fine di verificare la «tenuta» dei processi di razionalizzazione in atto e l'entità delle economie realizzate e realizzabili.
  Sullo stato della incorporazione l'Agenzia si impegna a riferire più compiutamente al Ministro dell'economia e delle finanze, anche tenuto conto di quanto previsto dall'articolo 9, comma 1, lettera h) della legge 11 marzo 2014, n. 23, legge di delegazione fiscale, in base al quale si dovrà «alla revisione della disciplina dell'organizzazione delle agenzie fiscali, in funzione delle esigenze di contenimento della spesa pubblica e di potenziamento dell'efficienza dell'azione amministrativa, nonché ai fini di una più razionale ripartizione delle funzioni tra le diverse agenzie» in modo da perseguire il rafforzamento dei controlli fiscali.
  Le azioni di razionalizzazione sin qui condotte nell'ambito della prima fase del processo di incorporazione (riguardanti in prevalenza le attività di supporto e la logistica ma realizzate anche in settori elettivi di attività) sono state studiate per garantire durevoli effetti di risparmio ed efficienza, senza peraltro pregiudicare la possibilità che i due enti originari possano tornare a separarsi.
  Va, incidentalmente, precisato che alcuni risparmi sono riconducibili non già all'incorporazione ma al taglio delle dotazioni organiche previsto autonomamente per le due amministrazioni e incidente, in particolare, nel caso dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli sul numero delle posizioni di vortice. La soppressione di cinque posizioni dirigenziali di livello generale comporta a regime un risparmio di circa 1,3 milioni di euro annui.
  All'indomani dell'incorporazione è stato messo a punto un primo piano di razionalizzazione logistica, allo scopo di conseguire una contrazione della spesa per gli oneri di locazione passiva, mantenendo invariato il livello di servizio nei confronti degli operatori e rispettando i parametri imposti dal novellato articolo 2, comma 222-bis della legge n. 191 del 2009 (20-25 mq per addetto).
  Il risparmio conseguibile, derivante dai canoni di affitto che a regime non verranno più corrisposti e dai minori costi di gestione è stimato in circa 1 milione di euro annui. Medio tempore, sono programmabili ulteriori interventi di razionalizzazione logistica (in dipendenza anche da ulteriori modificazioni organizzative) che riguardano circa 60 uffici, e che potrebbero consentire un risparmio stimato in circa 3 milioni di euro.
  Sul versante delle attività istituzionali dell'Area Monopoli, è in corso di definizione il piano di riorganizzazione degli uffici sull'intero territorio nazionale. Questo specifico piano condizionerà ovviamente anche il processo di razionalizzazione e della logistica che coinvolgerà gli uffici di entrambi gli enti originari. In coerenza con la revisione organizzativa è già stato rivisto il piano dei controlli affidati ad altri enti con un risparmio stimato nella prima fase sperimentale di circa 3 milioni di euro.
  Un'attenta opera di revisione di tutte le commissioni di controllo e certificazione sugli esiti dei giochi, il reinquadramento giuridico di queste attività, l'esclusione dei direttori di vertice dalle Commissioni, nonché l'applicazione a queste fattispecie degli istituti contrattuali del comparto agenzie fiscali, consentiranno a regime un risparmio di circa il 20 per cento su una spesa di circa 350.00 euro annui.
  Il nuovo regime entrerà in vigore dal 1o agosto 2014.
  Infine, è opportuno ricordare come l'operazione di incorporazione abbia comportato un trasferimento di funzioni e di risorse umane dall'Ente incorporato all'Ente incorporante, con mantenimento, da parte del personale trasferito, dello stesso trattamento economico fondamentale e accessorio, limitatamente alle voci fisse e continuative, corrisposto al momento dell'inquadramento nel ruolo dell'Ente incorporante.
  Ne è conseguita la previsione di più sezioni del ruolo – introdotta dal decreto ministeriale dell'8 novembre 2012 su proposta dell'Agenzia – per consolidare l'impostazione normativa e consentire, al contempo, di ipotizzare un passaggio parziale di personale da una sezione all'altra al fine di accompagnare il processo di razionalizzazione organizzativa, senza toccare, almeno nel breve periodo, l'integrità operativa delle due principali aree di attività.
  L'Agenzia ha avanzato una proposta normativa circa la possibilità di legittimare la mobilità interna di parte del personale dell'Area monopoli all'Area dogane. La proposta è stata approvata da un ramo del Parlamento ma poi abbandonata.
  Tale proposta, nel caso di consolidamento del processo di integrazione, conserva la sua attualità – rispetto a ipotesi di «parificazione» generalizzata dei trattamenti economici, ovvero di mero rinvio agli esiti del contenzioso – se commisurata all'esigenza di favorire processi di razionalizzazione organizzativa e cogliere, quindi, appieno i vantaggi dell'operazione di incorporazione.
  Per il momento, secondo quanto disposto dal legislatore fino al completamento del processo di riorganizzazione, le attività proprie dell'ente incorporato, ossia facenti capo all'Area monopoli o all'ex Agenzia per lo Sviluppo del Settore Ippico (A.S.S.I) continuano a essere svolte dai relativi uffici e dal relativo personale, che continua a percepire lo stesso trattamento economico già in godimento presso l'ex l'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato (ovvero presso l'ex A.S.S.I).
  Tuttavia, una norma capace di garantire maggiore flessibilità nell'utilizzo del personale favorirebbe il concretizzarsi di tutti i risparmi già associabili all'integrazione delle strutture e delle funzioni.
  Per esempio, la concentrazione di tutte le funzioni di supporto (personale, amministrazione e finanza, pianificazione e controllo di gestione, affari legali), avviata nel corso del 2013 e destinata a completarsi nel corso del 2014, consentirà, sulla base di alcune ipotesi, un risparmio di risorse umane compreso tra le 200 e le 250 unità (ovvero circa 10 milioni di euro). Allo stato, queste unità vengono reimpiegate nell'Area monopoli, ossia nel settore di attività che meno necessita di potenziamento, considerato che l'ex Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato è stata destinataria, nel recente passato, di un cospicuo innesto di personale (proveniente da altre amministrazioni). Di converso, il libero reimpiego di queste risorse consentirebbe di valorizzarne l'apporto nei settori che necessitano di un rafforzamento.
  Infine, sempre con riguardo alle attività istituzionali, l'Agenzia delle dogane e dei monopoli ritiene opportuno menzionare i positivi effetti associabili nel tempo al trasferimento delle metodologie di analisi e di controllo finalizzate al contrasto delle frodi già ampiamente sperimentate nel settore dogane.
  A parere dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, anche questi effetti di positiva contaminazione sono destinati a durare indipendentemente dalla sorte congiunta o disgiunta delle attuali due aree di attività.
  Tutto ciò premesso, nel ritenere già significative queste prime indicazioni fornite dalle competenti amministrazioni nei ristretti tempi concessi per la predisposizione della presente risposta, si conviene senz'altro circa l'opportunità di una più approfondita valutazione della natura e dimensione delle economie di scala e delle sinergie operative determinate, sia in chiave storica che prospettica, dalle operazioni di accorpamento oggetto della presente interrogazione, al fine di confermare con adeguato livello argomentativo la positività del trade off tra l'opportunità di tale scelta e quella di mantenere distinte le funzioni di attribuzione del valore e della rendita catastale dei fabbricati da quelle di accertamento e liquidazione dei tributi immobiliari basati su tali valori.
  Considerato che, come emerge dalla risposta, l'orizzonte temporale per il completamento dei processi di integrazione degli accorpamenti in questione è stato individuato nel 31 dicembre 2015, si ritiene che questo approfondimento di verifica consuntiva e prospettica possa essere più opportunamente sviluppato nel corso del 2015.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

risoluzione

autonomia amministrativa

ente pubblico