ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03098

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 252 del 25/06/2014
Firmatari
Primo firmatario: BUSINAROLO FRANCESCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 25/06/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 25/06/2014
SPESSOTTO ARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE 25/06/2014
TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 25/06/2014
SPADONI MARIA EDERA MOVIMENTO 5 STELLE 25/06/2014
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 25/06/2014


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 25/06/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 25/06/2014

SOLLECITO IL 17/05/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03098
presentato da
BUSINAROLO Francesca
testo di
Mercoledì 25 giugno 2014, seduta n. 252

   BUSINAROLO, SILVIA GIORDANO, SPESSOTTO, TOFALO, SPADONI e D'UVA. — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   presso il noto ristorante Assunta Madre situato in via Giulia in centro a Roma, nei pressi tra l'altro della Procura Nazionale Antimafia, sono state effettuate recentemente alcune intercettazioni ambientali, autorizzate dal giudice per le indagini preliminari il 15 aprile 2013, al fine di fare luce sulla vicenda di riciclaggio che vedeva come indagato Gianni «Johnny» Micalusi, titolare del locale;
   per circa otto mesi, sono state intercettate anche le conversazioni dei clienti del locale: essendo il ristorante Assunta Madre molto a la page frequentato da faccendieri, imprenditori, politici, magistrati ed in generale avventori famosi, le conversazioni captate sono state ben maggiori rispetto ai fatti oggetto dell'indagine iniziale, con grande sorpresa degli ascoltatori;
   per questo motivo, oltre alle microspie, è stato autorizzato il posizionamento di telecamere, al fine di identificare voci e volti protagonisti dei colloqui in corso durante le cene;
   dalle intercettazioni è così emerso, ad esempio, che un notissimo imprenditore romano, a tavola con più commensali, raccontava di aver fatto pressioni su alcuni magistrati di Roma per scongiurare una serie di arresti. L'imprenditore in una conversazione dello scorso novembre si è attribuito il ruolo di interdizione nell'ambito di un'inchiesta, ruolo che sarebbe stato condiviso con un alto funzionario del Ministero dell'interno, due magistrati di Roma e un professionista che è familiare di una carica istituzionale;
   malgrado tutto ciò, non risulta al momento che la procura di Roma abbia mandato a quella di Perugia, competente per fatti penali che coinvolgano magistrati della Capitale, alcuna intercettazione derivante dall'inchiesta su Gianni «Johnny» Micalusi;
   nel locale sono state intercettate, ancora ad esempio, alcune conversazioni tra il fratello dell’ex-senatore Marcello dell'Utri e l'imprenditore Vincenzo Mancuso, riguardanti un presunto piano di fuga all'estero del cofondatore di Forza Italia. Il colloquio intercettato nel ristorante, avvenuto l'8 novembre 2013, è stato sbobinato e trasmesso per competenza alla procura di Palermo il 20 febbraio scorso. Per inciso, l'ex senatore è poi effettivamente volato in Libano con 50 chili di bagaglio e 30 mila euro. È stato poi fermato lo scorso 12 aprile in Libano, dove si trova tuttora ricoverato nel reparto detenuti di un ospedale di Beirut. Il tribunale del riesame di Palermo il 28 aprile 2014 ha rigettato il ricorso contro l'arresto presentato dai difensori dell'ex senatore: per i giudici, da parte di Dell'Utri c'era «la deliberata volontà di fuga e appare irrilevante l'utilizzo del proprio cellulare e della propria carta di credito»;
   il 20 novembre 2014 con una direttiva il procuratore di Roma, Giuseppe Pignatone, e il sostituto procuratore Francesco Minisci, considerato che «il ristorante in questione potrebbe essere un punto di incontro e di riunione tra gli indagati» e più in generale «tra gli indagati ed esponenti vari della criminalità operante a Roma», avevano precisato che «questa squadra mobile non procederà alla registrazione dei colloqui che si collocano in un ambito diverso da quello delineato dal giudice per le indagini preliminari, avendo cura di sospendere le attività tecniche relative a quei colloqui che, a fronte di un iniziale interesse per le indagini, nel corso delle conversazioni risultino estranee alle stesse;
   la squadra mobile dovrebbe, stando alle informazioni giornalistiche, ad oggi ancora inviare la propria relazione conclusiva al procuratore capo di Roma;
   dall'articolo di stampa, Panorama del 30 aprile 2014 n. 18 pagina 76, è emerso infine che un componente del Csm avrebbe saputo già da qualche mese dell'esistenza delle cimici nel ristorante, dal cui pesce era necessario restare lontani, e avrebbe effettuato una sorta di passaparola a Palazzo dei Marescialli –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto rappresentato in premessa e se non ritenga opportuno disporre un'iniziativa ispettiva al fine dell'esercizio di ogni potere di competenza presso la procura di Roma;
   se intenda assumere iniziative normative al fine di estendere l'utilizzabilità dello strumento delle intercettazioni al fine di favorire un rafforzamento della lotta al crimine;
   se il Ministro sia a conoscenza del perché la Squadra Mobile di Roma debba ad oggi ancora inviare la propria relazione conclusiva al procuratore capo di Roma. (5-03098)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

ROMA,ROMA - Prov,LAZIO

EUROVOC :

inchiesta giudiziaria

lotta contro la criminalita'

relazione

protezione delle comunicazioni

industria della ristorazione

magistrato