ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03084

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 252 del 25/06/2014
Firmatari
Primo firmatario: DI VITA GIULIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 25/06/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 25/06/2014
CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 25/06/2014
RIZZETTO WALTER MOVIMENTO 5 STELLE 25/06/2014
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 25/06/2014
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 25/06/2014
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 25/06/2014
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 25/06/2014
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 25/06/2014
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 25/06/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 25/06/2014
Stato iter:
26/06/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 26/06/2014
Resoconto DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 26/06/2014
Resoconto BIONDELLI FRANCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 26/06/2014
Resoconto DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 26/06/2014

SVOLTO IL 26/06/2014

CONCLUSO IL 26/06/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03084
presentato da
DI VITA Giulia
testo di
Mercoledì 25 giugno 2014, seduta n. 252

   DI VITA, SILVIA GIORDANO, CECCONI, RIZZETTO, LOREFICE, GRILLO, MANTERO, DALL'OSSO, BARONI e COMINARDI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   la procedura di accertamento dell'invalidità civile è stata radicalmente modificata dall'articolo 20 del decreto-legge 1° luglio 2009, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n. 102, titolato «Contrasto alle frodi in materia di invalidità civile», che attribuisce all'INPS nuove competenze per l'accertamento dell'invalidità civile, cecità civile, sordità civile, handicap e disabilità con l'intento di ottenere tempi più rapidi e modalità più chiare per il riconoscimento dei relativi benefici;
   in seguito alla riforma, con specifico riferimento al fenomeno dei cosiddetti «falsi invalidi», l'istituto previdenziale ha intrapreso un capillare piano di verifiche straordinarie nei confronti dei titolari di invalidità civile volto a contrastare il fenomeno delle indebite riscossioni di prestazioni di invalidità;
   la Corte dei conti nel 2012 ha calcolato che dalla revoca di 39 mila invalidità sono conseguiti allo Stato risparmi per 170 milioni. Per far fronte ai piani straordinari di controllo in questi anni i 500 medici in forza all'ente non sono, tuttavia, risultati sufficienti. L'ente è pertanto corso ai ripari, impiegando nuove risorse: oltre un migliaio di ausiliari convenzionati che costeranno 110 milioni di euro in quattro anni. Il rapporto costi-benefici, sul piano dei conti, non è dunque così scontato e lineare. Il contenzioso, poi, aggiunge ulteriori margini d'incertezza: l'ultima relazione della Corte dei conti segnala che nel 2012 l'ente è stato soccombente nel 60 per cento delle controversie sulle invalidità revocate;
   già con interrogazione n. 4-01640 dell'8 agosto 2013, la prima firmataria del presente atto chiedeva al Ministro del lavoro e delle politiche sociali se non ritenesse opportuno avviare iniziative, anche di carattere normativo, più appropriate di quelle attualmente in atto, utili a garantire finalmente una concreta semplificazione dell'attuale iter amministrativo di riconoscimento dell'invalidità civile;
   seguiva in data 20 febbraio 2014 la risposta dell'allora vice ministro del lavoro e politiche sociali, l'onorevole Maria Cecilia Guerra, la quale; in merito al piano di verifiche straordinarie dell'INPS, affermava: «Tale attività si protrarrà fino al 2015 con contingenti di 150 mila verifiche annue. [...] Naturalmente (e come indicato dallo stesso interrogante) occorre agire nel prossimo futuro in modo da attivare adeguati meccanismi di controllo, ma senza intervenire, in modo eccessivo (o, addirittura, vessatorio) nei confronti dei beneficiari delle prestazioni. Si assicura che l'istituto è comunque impegnato ad adottare azioni di potenziamento operative e procedurali mirate a raggiungere il migliore risultato, con il minor coinvolgimento delle categorie svantaggiate, assicurando la massima tempestività e trasparenza. Sulla questione peraltro il Ministero da me rappresentato ha avviato, sin dal febbraio 2012, un tavolo tecnico tra regioni, Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Ministero della salute e Inps, diretto all'approfondimento delle diverse tematiche afferenti i diversi aspetti procedurali dell'accertamento dell'invalidità civile, al fine di assicurare la corretta gestione degli accertamenti socio sanitari, inclusi gli aspetti relativi alle visite straordinarie. A tale ultimo proposito va evidenziato che le principali federazioni delle associazioni delle persone con disabilità hanno costantemente rappresentato forti riserve in merito alla prosecuzione della effettuazione delle verifiche straordinarie, soprattutto in termini rapporto costi/benefici»;
   con sentenza 3851/14 del 9 aprile 2014, il tribunale amministrativo regionale (TAR) del Lazio si è pronunciato su un giudizio avviato dall'ANFFAS (Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale), con l'intervento di supporto (ad adiuvandum) della FISH (Federazione italiana per il superamento dell'handicap), contro una serie di messaggi e circolari con cui l'INPS, tra il 2011 e il 2012, aveva disciplinato proprio tali controlli dei piani straordinari di verifica sui cosiddetti «falsi invalidi» per 500.000 persone;
   il TAR è stato molto chiaro e netto nella sua pronuncia: «Le modalità adottate dall'INPS per le verifiche straordinarie sui cosiddetti “falsi invalidi” sono state illegittime e lesive dei diritti delle vere persone con disabilità e i dati forniti dall'istituto “gonfiati” e forieri solo di costi per l'Amministrazione»;
   la sentenza, si ribadisce, riconosce in ultima analisi che le modalità adottate dall'INPS per le verifiche straordinarie sono state «illegittime e lesive dei diritti delle vere persone con disabilità» e sconfessa ancora una volta anche i dati forniti dall'istituto in materia;
   in un'intervista rilasciata il 1° marzo 2013, appena ricevuto l'incarico di sottosegretario alle politiche sociali, l'onorevole Franca Biondelli individuava come prima riforma attuabile subito e a «costo zero» quella dell'istituzione del certificato unico per il riconoscimento dell'invalidità civile e dell'indennità di accompagnamento, facendo esplicito riferimento alle prescrizioni del Piano d'azione biennale sulla disabilità adottato dal precedente governo e al quale, ha dichiarato, va ora data attuazione;
   l'interesse generale non è certo quello di contrastare l'individuazione dei «falsi invalidi», ma di fare in modo che siano rispettati i diritti fondamentali delle vere persone con disabilità e che i controlli siano condotti con le opportune garanzie, in modo efficace e mirato, evitando inutili disagi e vessazioni –:
   se, alla luce della sentenza del TAR del Lazio citata in premessa, non intenda fornire ulteriori chiarimenti relativi al piano straordinario INPS di verifica sui cosiddetti «falsi invalidi» e, consideratone l'esito attuale, se non ritenga doveroso sospenderne immediatamente il corso, avviando al contempo ogni attività, anche di carattere legislativo, volta a riformare l'intero sistema di accertamento di invalidità civile, stato di handicap e disabilità che risulta ormai obsoleto, farraginoso e inefficiente, secondo quanto previsto nello stesso Programma d'azione biennale per la promozione dei diritti e l'integrazione delle persone con disabilità che il Governo si è impegnato a mettere in atto per garantire il rispetto dei diritti umani delle persone con disabilità. (5-03084)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 26 giugno 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-03084

  L'Onorevole Di Vita – nell'atto parlamentare che passo ad illustrare – richiama l'attenzione del Governo sui cosiddetti Piani straordinari di verifica, nonché sull'opportunità di riformulare l'attuale sistema di accertamento dell'invalidità civile, stato di handicap e disabilità.
  Al riguardo, è opportuno precisare, in primo luogo, che i Piani straordinari di verifica – espressamente previsti da disposizioni di legge – sono predisposti dall'INPS al fine di accertare la permanenza dello stato invalidante a distanza di tempo dall'originario riconoscimento.
  Il giudizio medico-legale di permanenza, infatti, pur presupponendo la continuità nel tempo del complesso menomativo – sulla base di un criterio di ragionevole certezza o, quantomeno, di elevata probabilità – non esclude, tuttavia, in termini teorici ipotesi di miglioramenti o di aggravamenti nel corso del tempo.
  Proprio in virtù di ciò, è stato introdotto, in ambito assistenziale e previdenziale, l'istituto della revisione che consente una diversa valutazione di una patologia esistente ma in evoluzione nel tempo, fatta eccezione per le patologie cosiddette ingravescenti o stabilizzate, di cui al decreto ministeriale 2 agosto 2007.
  Da quanto detto discende che i giudizi di mancata conferma dei requisiti sanitari, formulati all'esito delle nuove verifiche, non possono essere assimilati semplicemente a false invalidità, da intendersi come comportamenti dolosi finalizzati al conseguimento di erogazioni non spettanti, il cui accertamento esula dai compiti dell'Istituto.
  Per espressa definizione di legge, invece, l'attività di verifica comporta giudizi attualizzati al momento della verifica e aventi ad oggetto le patologie riscontrate all'atto del primo accertamento.
  Ciò premesso, la scelta da parte dell'INPS di effettuare nell'ambito delle verifiche straordinarie anche le visite ordinarie di revisione si è resa necessaria per garantire alle persone disabili con prestazione a scadenza la continuità del beneficio economico, ove permanga il diritto, procedendo alla visita presso l'INPS con una programmazione temporale tale da consentire lo svolgimento dei necessari accertamenti sanitari e dei conseguenti adempimenti entro la data di scadenza del beneficio, tale procedura è stata, peraltro, condivisa dai tavoli tecnici istituiti presso il Ministero che rappresento, con la partecipazione delle rappresentanze della Conferenza Stato-Regioni.
  Va altresì precisato che tutte le iniziative assunte dall'INPS si sono rese necessarie a fronte della mancata adozione, da parte di diverse aziende sanitarie locali, del sistema di calendarizzazione informatizzato fornito dall'istituto. Tale connotazione di sussidiarietà dell'intervento dell'INPS rispetto all'attività delle ASL, e la sua natura di garanzia a favore del cittadino disabile, trovano piena conferma nel fatto che laddove queste ultime abbiano potuto espletare tempestivamente il proprio compito di revisione ordinaria, l'Istituto ha provveduto a disporre l'automatico annullamento della programmazione delle verifiche straordinarie.
  Ricordo inoltre che – prima dell'inizio dell'attività di verifica – è previsto l'invio ai soggetti interessati di una lettera contenente l'invito a far pervenire al Centro Medico legale dell'INPS – indicato nella comunicazione stessa – la documentazione posseduta, utile ai fini di una preventiva valutazione dello stato invalidante in essere, anche al fine di escludere – ove possibile – l'accertamento medico diretto. Tale architettura ha consentito di dare applicazione all'esonero da ulteriori visite per oltre 15.000 soggetti e ciò ha evitato l'interruzione dell'erogazione delle prestazioni economiche già in essere.
  Con riferimento invece, all'opportunità di una revisione complessiva dell'attività di accertamento ordinario occorre evidenziare che la linea di intervento n. 1 del Programma d'Azione biennale per la promozione dei diritti e l'integrazione delle persone con disabilità persegue l'obbiettivo di una riforma del sistema di valutazione/accertamento della condizione di disabilità che crei le condizioni di contrasto alle discriminazioni e di promozione delle pari opportunità, dell'inclusione sociale e dell'incremento della qualità della vita delle persone con disabilità, mediante un cambio di prospettiva nell'organizzazione delle politiche basato sul funzionamento globale della persona valutata nel complesso dei suoi diritti e doveri, superando le logiche «al negativo» di percentualizzazione dell'inabilità/invalidità e della capacita lavorativa.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DECRETO LEGGE 2009 0078

EUROVOC :

assicurazione per invalidita'

diritti umani

lotta contro la criminalita'

procedura amministrativa

associazione