ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/02972

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 243 del 11/06/2014
Firmatari
Primo firmatario: RIZZO GIANLUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 11/06/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BERNINI PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 11/06/2014
TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 11/06/2014
ARTINI MASSIMO MOVIMENTO 5 STELLE 11/06/2014


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 11/06/2014
Stato iter:
12/06/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 12/06/2014
Resoconto ARTINI MASSIMO MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 12/06/2014
Resoconto ALFANO GIOACCHINO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
 
REPLICA 12/06/2014
Resoconto ARTINI MASSIMO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 12/06/2014

SVOLTO IL 12/06/2014

CONCLUSO IL 12/06/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-02972
presentato da
RIZZO Gianluca
testo di
Mercoledì 11 giugno 2014, seduta n. 243

   RIZZO, PAOLO BERNINI, TOFALO e ARTINI. — Al Ministro della difesa . — Per sapere – premesso che:
   il Governo con la decisione assunta dal Ministro della difesa pro tempore Di Paola comunicò a suo tempo l'intenzione di non volere più acquistare la tranche 3-B degli Eurofighter (25 velivoli);
   nel corso dell'indagine conoscitiva della IV Commissione difesa sui sistemi d'arma, l'esperto del settore Enzo Casolini nella sua audizione affermava: «Per quanto riguarda il discorso delle penali, queste sono un fatto derivante da accordi governativi. Se, per assurdo, tutte e quattro le nazioni decidessero di non andare avanti, nel caso in cui si interrompessero le linee di produzione, l'industria avrebbe diritto ad avere un compenso che verrà valutato. Se, però, le nazioni dichiarano di non poter comprare la tranche 3-B, ma di voler aiutare a esportarla ad Arabia Saudita, Emirati, Malesia, e sostituire i loro numeri con quelli dell’export, questa sarà già una compensazione. Consideriamo che un export in Arabia Saudita è di 10 miliardi di euro. Stiamo parlando di un rilevante sostegno al bilancio dei pagamenti dei quattro Paesi»;
   se esistono questi accordi sulla eventuale «compensazione» per evitare costose penali, alla data odierna sono ad avviso degli interroganti totalmente sconosciuti –:
   quali Paesi si siano dichiarati disponibili, anche solo in via informale o preliminare, a subentrare all'Italia per il loro acquisto e, nel caso non ve ne fossero, quale sia la situazione in merito alle eventuali penali che il nostro Paese dovrebbe pagare in caso di rinuncia alla tranche 3-B degli Eurofighter. (5-02972)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 12 giugno 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione IV (Difesa)
5-02972

  In relazione alla questione della Tranche 3B del velivolo Eurofighter si rappresenta che, al momento, dei quattro Paesi Partner la Germania ha reso noto ed ufficializzato che non procederà con ulteriori ordini.
  Gli altri Paesi partner (Italia, Regno Unito e Spagna) hanno recentemente anticipato la medesima intenzione.
  In tale ipotesi l'interruzione del programma a questo stadio potrebbe comportare la negoziazione tra ogni singolo Paese e la propria Industria nazionale di riferimento in termini di compensazioni economico-finanziarie.
  D'altra parte, qualora una Nazione intenda continuare da sola (o, comunque, non su base quadrinazionale) con le acquisizioni della Tranche 3B del programma, non verrebbe più garantita l'equazione che prevede che l'industria lavori per un valore equivalente al costo sostenuto dalla Nazione (cosiddetto principio «cost-share/work-share»). Tale eventualità potrebbe comportare scenari economico-finanziari e contrattuali ad oggi non regolamentati con il necessario livello di dettaglio e, pertanto, imprevedibili e da definire.
  In tale quadro, il contratto di produzione del velivolo EF2000 non prevede esplicitamente penali nel caso in cui non si proceda ad ordinare il numero totale di velivoli previsti nel 1997 (620, di cui 121 per l'Italia) anche se il contratto originale prevederebbe la possibilità di rivedere il prezzo complessivo in caso di mancato raggiungimento del totale previsto inizialmente.
  Per far fronte a tale limitazione, in un accordo siglato nel 2011 le 4 nazioni partecipanti ed il consorzio industriale Eurofighter hanno stabilito che, in virtù del supporto governativo assicurato all'industria per le campagne di esportazione del velivolo, ogni ulteriore ordine da parte di altri Paesi sarebbe stato conteggiato ai fini della quantificazione del numero di velivoli ordinati rispetto ai 620 previsti.
  Ad oggi le 4 nazioni partecipanti (Germania, Italia, Regno Unito, Spagna) hanno commissionato in totale 496 velivoli su 620, di cui 96 su 121 per l'Italia.
  Dopo l'accordo del 2011 è stato siglato il contratto per la vendita di 12 velivoli all'Oman che, unitamente ad ogni ulteriore ordine export che dovesse materializzarsi nel prossimo futuro, concorrerà ai fini della potenziale compensazione.
  Ad oggi diverse Nazioni sono interessate all'acquisto di velivoli EF2000 e sono in avanzato stato di discussione i negoziati per la vendita di ulteriori 100 velivoli di tale tipologia.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

aereo

sovvenzione all'esportazione