ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/02970

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 243 del 11/06/2014
Firmatari
Primo firmatario: IANNUZZI TINO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 11/06/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
REALACCI ERMETE PARTITO DEMOCRATICO 11/06/2014
BORGHI ENRICO PARTITO DEMOCRATICO 11/06/2014
BRATTI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 11/06/2014
MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO 11/06/2014
BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 11/06/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 11/06/2014
Stato iter:
12/06/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/06/2014
Resoconto IANNUZZI TINO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 12/06/2014
Resoconto VELO SILVIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 12/06/2014
Resoconto IANNUZZI TINO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 12/06/2014

SVOLTO IL 12/06/2014

CONCLUSO IL 12/06/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-02970
presentato da
IANNUZZI Tino
testo di
Mercoledì 11 giugno 2014, seduta n. 243

   TINO IANNUZZI, REALACCI, BORGHI, BRATTI, MARIANI e BRAGA. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   il decreto-legge 10 dicembre 2013 n. 136, convertito con modificazioni nella legge 6 febbraio 2014 n. 6, ha dettato una serie di importanti disposizioni per affrontare efficacemente la gravissima situazione determinatasi nel corso degli anni nella cosiddetta Terra dei Fuochi;
   tali disposizioni, molte delle quali introdotte la sede di conversioni alla Camera dei deputati grazie al lavoro unitario e positivo della VIII Commissione hanno notevolmente arricchito e migliorato il testo originario del decreto-legge n. 136;
   queste misure incidono su diversi ambiti, tutti strettamente collegati e funzionali a realizzare una seria ed efficace risposta delle Stato e delle Istituzioni a questioni drammaticamente avvertite dalle popolazioni e dalle comunità locali interessate: censimento e mappatura dei terreni destinati all'agricoltura;
   screening ed accertamenti sanitari preventivi e diagnostici a tutela della salute delle persone;
   misure per la sicurezza agroalimentare e per la valorizzazione delle relative produzioni;
   introduzione della nuova fattispecie di reato, inerente alla combustione illecita dei rifiuti;
   invio di 850 militari delle forze armate per operazioni di sicurezza e di controllo del territorio;
   rafforzamento dei controlli antimafia per prevenire infiltrazioni della criminalità organizzata negli appalti relativi a lavori di bonifica delle aree inquinate;
   destinazione di nuove risorse per la esecuzione delle bonifiche prioritarie;
   la indicata normativa deve essere integralmente e rapidamente attuata in tutte le sue diverse parti, al fine di assicurare una adeguata, coordinata ed organica azione delle Istituzioni per avviare a soluzione tale rilevante ed urgente vicenda e ripristinare il dovuto ed indispensabile rapporto di fiducia con i cittadini che vivono in quei territori della Campania;
   hanno suscitato giusto e fondato allarme e grande preoccupazione nei giorni scorsi, la decisione, adottata dal Comitato interministeriale competente, di sospendere i campionamenti e le indagini in corso sulle aree e sui siti più pericolosi dal punto di vista di possibili fenomeni di inquinamento e di contaminazione;
   proprio per questi terreni, quindi, occorre con massima rapidità e rigore continuare e completare tutti gli accertamenti necessari, per addivenire ad una valutazione certa e definitiva della reale situazione dei terreni e per adottare le conseguenti decisioni circa la possibilità di proseguire le attività di coltivazione;
   la situazione complessiva di grave allarme e di enorme preoccupazione è stata efficacemente ed accoratamente evidenziata in un editoriale su l'Avvenire del 7 giugno 2014 da Don Maurizio Patriciello, riferimento esemplare e limpido, che ha avuto la capacità di suscitare e motivare la reazione civile di quelle comunità;
   appare sempre più necessario ed urgente un coordinamento permanente ed incisivo fra i differenti Ministeri e fra tutte le Istituzioni coinvolte, coordinamento quanto mai urgente ed indispensabile per garantire la applicazione del decreto-legge 136, che è attesa giustamente dalle popolazioni di quei territori –:
   quando saranno, con massima celerità ed urgenza, ripresi continuati e completati le indagini ed i campionamenti nei terreni a più alto rischio (inopinatamente sospesi nei giorni scorsi), realizzando in capo al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare adeguate sedi e forme di coordinamento fra i diversi Ministeri per la compiuta attuazione del decreto-legge n. 136 del 2013. (5-02970)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 12 giugno 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-02970

  In merito all'interrogazione a risposta immediata a firma dell'Onorevole Iannuzzi e altri, occorre premettere che le attività di campionamento e analisi nella Regione Campania – previste dal decreto-legge del 10 dicembre 2003, n. 136, recante «Disposizioni urgenti dirette a fronteggiare emergente ambientali e industriali ed a favorire lo sviluppo delle aree interessate» (convertito in legge 6 febbraio 2014, n. 6) – sono programmate ed attuate dal Gruppo di Lavoro previsto dalla Direttiva Interministeriale del 23 dicembre 2013.
  A tal proposito, si riferisce che il precitato Gruppo di lavoro, coordinato dall'ex Commissario straordinario dell'Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (AGEA), e composto dal CRA, ISPRA, ISS, Regione Campania, ARPAC, IZS Abruzzo e Molise, IZS del Mezzogiorno, Università degli Studi di Napoli Federico II, ha completato nei termini previsti dalla normativa di riferimento, i compiti ad esso assegnati, e, in particolare ha proceduto:
   a) alla individuazione dei siti interessati da sversamenti e smaltimenti abusivi sul territorio;
   b) alla definizione di un modello scientifico di riferimento per la classificazione dei terreni agricoli ai fini delle diverse tipologie di utilizzo;
   c) alla predisposizione della Relazione con i risultati delle indagini svolte e delle metodologie tecniche usate, con le relative proposte operative ai Ministri competenti sulle misure da adottare.

  La attività operativa del Gruppo di lavoro ha prodotto, secondo quanto evidenziato nella predetta Relazione inviata ai Ministri competenti il 10 marzo 2014, la classificazione, per livello di gravità del rischio, dei terreni agricoli da sottoporre ad ulteriori indagini analitiche (suolo, matrici vegetali) da effettuarsi prioritariamente al fine della corretta individuazione dei terreni che non possono essere destinati alla produzione agroalimentare, ma esclusivamente a colture diverse.
  Il coordinamento del Gruppo di lavoro, in questa prima fase, ha concentrato la propria azione nell'organizzazione delle diverse fasi propedeutiche allo svolgimento delle indagini, e cioè:
   alla individuazione di oltre 1.500 punti di prelievo georiferiti;
   alla definizione delle procedure e dei verbali di campionamento dei terreni agricoli;
   alla produzione del materiale informatico a supporto delle attività di notifica.

  In particolare, sotto il coordinamento di Agea, ha avviato prioritariamente le attività di indagine con campionamenti e prelievi relativamente a 40 siti, dei 51 complessivamente classificati con livello di rischio alto (categorie 5, 4 e 3), le cui risultanze saranno rese disponibili nei termini previsti dal già citato decreto-legge n. 136 del 2013.
  Quanto ai residui 11 siti con livello di rischio 5 e 3, il differimento dei prelievi, determinato dalla necessità – come dal Gruppo di lavoro evidenziato – di «accertare l'eventuale presenza di interramenti di materiali contaminanti» prima di procedere ai campionamenti stessi, non solo non ha interrotto le attività di indagine sul campo ma neanche incide sul rispetto delle tempistiche previste dalla norma.
  Nel corso della riunione tenutasi presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali il 10 giugno 2014, alla presenza dei tre Ministri competenti e del Presidente della Regione Campania, sono stati condivisi gli interventi necessari al rapido completamento delle indagini, individuando, in questa nuova fase operativa caratterizzata dalla necessità di agire direttamente sul territorio, nella figura dell'ingegnere Cesare Patrone, Capo del Corpo Forestale dello Stato, il nuovo Coordinatore del Gruppo di lavoro.
  In conclusione, con riguardo agli adempimenti normativi relativi al decreto-legge n. 136 del 2003 su materie di competenza del Ministero dell'ambiente, sono stati costituiti due appositi gruppi di lavoro al fine di:
   1. definire i parametri fondamentali di qualità delle acque destinate ad uso irriguo su colture alimentari e le relative modalità di verifica, con provvedimento di concerto con il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano e sentiti i competenti istituti di ricerca;
   2. adottare il Regolamento relativo agli interventi di bonifica, ripristino ambientale e di messa in sicurezza delle aree destinate alla produzione agricola e all'allevamento, di cui all'articolo 241 del decreto legislativo n. 152 del 2006 e successive modificazioni e integrazioni.

  Il Gruppo finalizzato alla predisposizione del «Regolamento aree agricole» dovrà predisporre il decreto disciplinante le procedure di valutazione della qualità dei suoli destinati alla produzione agricola e all'allevamento, e le misure da attuare al fine di prevenire ed eliminare i rischi derivanti dalla contaminazione dei suoli e garantire la salubrità delle produzioni agroalimentari. Ad oggi si sono tenute quattro riunioni e il prossimo incontro è programmato per il 25 giugno 2014. Il testo del regolamento è stato predisposto ed è in fase di perfezionamento negli allegati tecnici.
  Il Gruppo di Lavoro finalizzato alla predisposizione del «Regolamento acque uso irriguo» deve definire i parametri fondamentali di qualità delle acque destinate ad uso irriguo su colture alimentari e le relative modalità di verifica, è costituito anche dai rappresentanti degli Enti territoriali, si è riunito in aprile 2014. In tal sede, è stato delineato l'approccio metodologico di massima da seguire. Attualmente sulla base degli esiti dei lavori è stata predisposta una bozza del provvedimento, attualmente al vaglio degli uffici competenti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Campania

politica sanitaria

incenerimento dei rifiuti

protezione dell'ambiente

zona inquinata

inquinamento